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CuccioliDaSalvare

Riceviamo e pubblichiamo da un nostro gentile utente una comunicazione importante.

Sperando di fare qualcosa di utile e di trovare una casa alle nostre amiche a quattro zampe

 

Queste due "lupacchiotte" cercano una famiglia che le voglia adottare.

Si trovano ad Amantea, in provincia di Cosenza.

Ottime per la guardia.

Hanno cinque mesi e sono già state vaccinate.

 

Per info 3479955568

Pubblicato in Primo Piano

È stata elevata una contravvenzione (salata in verità) a carico di un proprietario di un terreno in località Colongi, responsabile di non avere pulito il terreno stesso da erbacce e simili.

 

Non è il solo, sembra. Ci sono altri proprietari di terreni che sono spesso anche sollecitati a manutenzionare queste loro aree pulendole da erbacce infestanti che sono la base per il proliferare di ratti e serpi.

Diversi di loro però ( e non solo di loro) ci hanno pubblicamente invitato e visionare la zona sostenendo, addirittura, che vi si stesse realizzando l’isola ecologica lato sud del capoluogo.

 

Non era affatto vero.

Al più i soliti cittadini senza rispetto per l’ambiente hanno utilizzato l’area per sversarvi di tutto.

Ma più delle parole saranno le prossime foto a farvi capire la gravità delle situazione ambientale della zona.

Sono stati rubati o semplicemente smontati alcuni gard rail.

 

Sono stati rubati i chiusini in ferro o cemento delle fogne e delle reti per le acque bianche.

Potete trovarvi decine di cassette di plexiglas per il pesce

Pezzi di muretti divisori.

Secchi di pittura.

Frigoriferi.

Immondizia varia in proporzioni notevoli.

Insomma di tutto e di più.

Ora sembra che l’amministrazione intenda impiantare telecamerine atte a riprendere questi inquinatori che senza ritegno sporcano in modo inverosimile.

Sono , ci sembra, soprattutto questi che devono essere sanzionati.

Pubblicato in Cronaca

Sergio avverte, forte, la necessità si spiegare e di spiegarsi; una condi zione inusuale nella politica amanteana , da sempre fatta da uomini che esprimevano ed esprimono le loro decisioni senza possibi lità di assoggettarle a riflessioni, spiegazioni e tantomeno a possibili critiche o che stavano o stanno in un profondo ed inaccettabile silenzio.

E Sergio Ruggiero, nel denunciare la sua sofferenza in questo contesto umano oltre che politico, non vuole che restino dubbi e spiega le sue ragioni. Eccole.

“Avverto il bisogno di spiegare, così come ho fatto ad apertura dell’Assise, le ragioni per le quali ho deciso di abbandonare l’Aula. Sia chiaro, le mie considerazioni hanno carattere politico, ferma restando l’amicizia personale con tutti i membri del Consiglio Comunale. Si tratta di una forma di protesta contro l’inutilità della funzione di Consigliere di Minoranza, completamente svuotata, a mio parere, della dignità istituzionale e del significato costruttivo che invece immaginavo dovesse rivestire. Così com’è, non può funzionare, e non serve a niente, se non vuole limitarsi ad assistere a quel che la Maggioranza decide di fare, dato che è largamente maggioritaria avendo legittimamente vinto le elezioni. La gente vota, e liberamente sceglie da chi farsi rappresentare.

Commissioni Consiliari:

Sin dall’inizio della Consiliatura, ho chiesto alle Presidenti di Commissione l’indizione di riunioni tecniche per affrontare i più svariati temi: Centro storico e case sciullate (ripetutamente); Vigili urbani (ripetutamente); Riordino scarichi fognari (le colate notturne a Santa Maria e Cristaudo fanno impressione); Gruppo d’Azione Costiera; Sgravi tributari per investimenti privati nel centro storico e promozione del comparto; Sgravi tributari per rimozione amianto; Disciplina delle acque superficiali ai fini della sicurezza idrogeologica dei versanti. Ho citato solo quelle di cui ho memoria, ognuna delle quali profila una “visione”, ma sono molte di più, e altre ne avevo in mente, e per ciascuna sarei stato pronto a formulare ipotesi di lavoro, rilevare ostacoli, cercare e proporre soluzioni. E mi domando: Perché la Maggioranza ignora queste disponibilità? Per una ragione, credo, che io ho nominato “leggerezza dell’arroganza”, tendente a derubricarle come “inutili complicazioni”, e ad asservire spesso la politica a logiche diverse da quelle veramente costruttive.

Preciso che i punti all’Odg di sabato, e l’ho detto, erano condivisibili (non ho mai disconosciuto, se del caso, la ragionevolezza di certe iniziative della Maggioranza), anche se, francamente, la richiesta delle altre Minoranze di spostare di qualche giorno la data del Consiglio, a mio parere poteva e doveva essere accolta.

Interrogazioni a risposta scritta:

In quanto rappresentante del Gruppo “La Nuova Primavera”, in numerose circostanze, e anche di recente, ho inoltrato interrogazioni al Sindaco a risposta scritta, senza mai, dico mai, ottenere uno straccio di risposta.

Infine, ho rammentato che all’indomani degli eventi delittuosi culminati con lo scoppio di un ordigno che ha distrutto un’automobile ad Acquicella, ho invitato la Presidente del Consiglio a rendersi promotrice di una iniziativa consiliare di condanna dell’accaduto e di sostegno alle forze dell’Ordine. Poiché “l’Anticristo a volte si avvale del silenzio della brava gente”, ritengo che la “brava gente” debba farsi sentire, e che l’esteriorità di un messaggio in certi casi assuma i “crismi della sostanza”. Ma chi lo deve lanciare il messaggio? La Politica innanzi tutto, le Istituzioni e la Cultura, che di fronte a certi fatti non possono mostrarsi pavide o distratte, ma devono mostrare la propria schiena dritta se pretendono di rivestire un Ruolo eticamente positivo in un percorso di emancipazione della società. Ma dalla Presidente non è pervenuto nessun colpo, e nessun colpo, mi pare, sia giunto dalla Maggioranza, consegnando i fatti ad un colpevole silenzio.

Per tutte queste ragioni ho proposto le dimissioni della Presidente Linda Morelli, alla quale ho chiesto scusa per averla epitetata “zerbino della Maggioranza”. Rinnovo alla Signora le scuse e l’amicizia, precisando di voler significare “acriticamente piegata agli intendimenti della Giunta”.

E’ seguito un battibecco con Rubino sulla questione GAC. Ho chiesto scusa anche per questo, ma la commissione che avevo proposto nel merito e mai convocata, avrebbe facilmente evitato anche lo spiacevole episodio.

Ho ascoltato le garbate parole, ma a mio parere poco convincenti, di GB Morelli, ho augurato buon lavoro a tutti quanti e me ne sono andato. Avevo deciso di farlo al primo Consiglio utile, mi è consentito di farlo e l’ho fatto.

I meno distratti ricorderanno che in passato più volte avevo protestato, e che una volta per le medesime ragioni avevo abbandonato una Seduta di commissione.

Ed oggi, ancora mi domando lì dentro che cosa ci sto a fare.

Amantea 29.02.2016              Sergio Ruggiero Gruppo “La Nuova Primavera”

Pubblicato in Cronaca

Un giornalista sensibile racconta una storia di solitudine e di abbandono di alcuni profughi che vivono su una terrazza che si è trasformata nel rifugio di alcuni senzatetto del quartiere.

Descrive uno scenario fatto di lenzuola, indumenti e materassi accatastati l’uno sull’altro.

Conosce Khaled, un marocchino che da quasi quindici anni si è trasferito in Italia.

Narra della sua vergogna a mostrarsi, del fatto che vive di elemosina e di piccoli lavoretti, quando riesce a trovarne.

Khaled, ha gli occhi stanchi e gli dice di essere tornato da poco, dopo una lunga giornata senza aver guadagnato quasi nulla, mangiando dove e quando può, e senza avere la possibilità di accedere sempre alle mense pubbliche.

Una vicenda strappalacrime, così tanto che un qualsiasi lettore sarà obbligato a chiedersi perché Khaled continui a restare in questa Italia insensibile al suo dramma ( salvo il giornalista, ovviamente) e non ritorni nel suo paese dove SICURAMENTE starebbe meglio, dove avrebbe di che mangiare ogni giorno e dove dormire ogni notte, dove avrebbe la speranza di un futuro roseo e non a certezza di un futuro nero e drammatico come quello che aspetta in quel di Napoli.

Perchè insomma un quotidiano infame e senza futuro e non la sua terra, la sua patria.

Che cosa ha lasciato Khaled per fargli accettare questa condizione impossibile?

E’ venuto qui in Italia pieno di speranze ed ora il ritorno in patria sarebbe una inaccettabile confessione del fallimento ?

Non solo ma in questo tugurio sempre più spesso ci sono“nuovi arrivi”.

E quando sono in parecchi e si ubriacano “urlano e danno fastidio, a volte arrivano anche alle mani”.

Tanto che i condomini, sono stati costretti a rivolgersi alle forze dell’ordine per liberare la zona.

Sgomberi eseguiti puntualmente anche se puntualmente la necessità riporta questi “clochard a occupare nuovamente il posto”.

Poi la reazione delle gang e dei delinquenti del quartiere che li violentano.

Quante sono le situazioni simili in Italia?

E che cosa occorre fare?

Rimpatriare queste persone come faceva l’America agli inizi del novecento?

Chiedere al governo tunisino ed alla famiglia di rimpatriare essi Khaled ?

Chiedere alla Chiesa il minimo della assistenza dovuta?

Assistere a spese dello Stato Khaled e quanti altri a tal punto verranno in Italia?

Far finta di niente, leggere l’articolo e farselo scorrere sulla pelle?

Chiedersi se sia umanamente giusto che i giornalisti che vengono a conoscenza di queste situazioni drammatiche rimangano inerti o chieder loro di adottarne uno per dargli speranza ed amore e non solo parole.

Pubblicato in Mondo
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