
Incessante la azione di Gaetano Cortese , amanteano d’affezione, che continua a propagandare la sua idea del monumento in onore dei “Donatori e degli Eroi quotidiani”.
La storia è nota: ne abbiamo già scritto.
Gaetano passeggiando sul lungomare di Amantea è rimasto affascinato dagli Scogli di Isca, due scogli naturali che da millenni sopravvivono alle violenti onde delle forti mareggiate che imperversano sulla costa calabrese del Tirreno.
Forti. Immobili. E si innamorò dello scoglio grande , svettante verso il cielo.
Scogli che nel tempo sono stati il punto di riferimento per tutti i naviganti, sin dai tempi di Ulisse, come ricorda Omero nella sua Odissea, ed oggi sono stati reinterpretati da Gaetano Cortese come punto di riferimento per la società . Piccoli eroi del mare vicini ai tanti eroi quotidiani che incontriamo senza nemmeno conoscerli. E loro simbolo.
Ed in questa incrollabile fede Gaetano sparge la sua idea ed invia le foto del piccolo grande faraglione che fa ricca la costa di Amantea.
Tra i tanti gli ha risposto Antonio Catricalà, calabrese (è nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952), giurista, già Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011, oggi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Monti con funzioni di segretario dello stesso .
Ecco cosa ha scritto Catricalà:
“Gentile Signor Cortese,
La ringrazio per il gradito omaggio della fotografia che ritrae la deposizione della bandiera sullo scoglio di Isca, avvenuta anche quest’anno in onore dei “Donatori e degli Eroi quotidiani”.
In questo difficile periodo storico, la consapevolezza dell’esistenza di tante persone che sanno offrire così numerose prove di solidarietà e impegno infonde in tutti noi un’ulteriore forza per operare verso lo sviluppo e la crescita del Paese.
Le sono grato, inoltre, poiché attraverso La Sua idea è possibile rendere un simbolico omaggio alla spontanea capacità di donarsi agli altri, una qualità in cui il popolo italiano sa spesso primeggiare.
Con i miei migliori saluti. Antonio Catricalà “
Siamo stati “contestati” di non aver dato sufficiente attenzione alle lamentele degli abitanti delle colline amanteane che riferivano dello stato pietose delle strade interpoderali.
Contestazioni rese in modo civile quasi come una richiesta di soccorso che altro.
Poi abbiamo letto di frane, di case in pericolo ed allora siamo andati alla ricerca della frana e della case a rischio di crollo ma con un occhio di riguardo allo stato delle strade.
Abbiamo percorso sia la strada di san Procopio fino a Lacquari e poi quella di San Giorgio, fino alla chiesetta di sant’Elia
Di giorno. Quando cioè si riesce a vedere meglio le buche e soprattutto quando ci si può difendere dalle più pericolose. Ed ovviamente a velocità bassissima.
Pensando a come si riducono le auto che percorrono queste strade ed alla loro incapacità di parlare se non per bucature, cigolii e danni ci è venuto in mente il famoso film “Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs)”, quello del 1991 con Jodie Foster e Anthony Hopkins.
Innumerevoli le buche e poche le cunette. La loro mancanza porta l’acqua a dilavare il poco bitume. Vergognoso è poi che là dove esistono sono anche interrotte da accessi e nessuno che sanzioni tali situazioni. Condizioni delle strade aggravate da incredibili tagli mai riparati, quasi che fosse una terra di nessuno. E forse è così.
Ve ne presentiamo solo una delle centinaia viste e fotografate
La telefonata arriva poco prima delle ore 13.00 a confermare quella che era una supposizione generale e cioè che con questo tempaccio era impossibile che i carri uscissero rischiando di rovinarsi sotto l’acqua che poteva cadere improvvida e forse copiosa. Ed il rischio della grandine era ancora maggiore.
Ed allora dopo una riunione alla quale hanno partecipato non solo gli organizzatori ma anche l’assessore Tonino caratelli si è deciso di non uscire: troppo rischioso.
Ovvia la delusione di tutta una città ed anche dei ragazzi del Manzoni che avrebbero dovuto uscire venerdì 8 febbraio alle ore 9.30 per raggiungere Piazza cappuccini, sfilata,poi, non tenutasi per via del maltempo.
E così ora si spera di poter fare la sfilata di domani e di carnevale.
E poi non si esclude nemmeno che i carri, se sopravviveranno al maltempo, possano, anche, uscire domenica prossima 17 febbraio.