
Gli arresti, in verità, risalgono sia a ieri che ad oggi.
Ieri due maliani hanno litigato violentemente fino a che uno di loro ha morso il connazionale ad un occhio costringendolo ad andare in ospedale per ricevere i necessari soccorsi.
Amantea, come ben si sa, non ha né un ospedale, né un pronto soccorso.
Stamani le sirene dei carabinieri hanno riempito la città costringendo gran parte della comunità ad affacciarsi alle finestre ed ai balconi e ad interrogarsi su quanto stesse succedendo.
Centinaia di telefonate sono così partite alla ricerca di maggiori informazioni.
E finalmente, in attesa del comunicato stampa normalmente diretto esclusivamente alla carta stampata, si è saputo dell’arresto di due profughi che sono stati portati prima in caserma ad Amantea ( nella foto) e poi in carcere a San Lucido, in attesa che il giudice esamini le ragioni di causa
Sconosciute al momento le ragioni dell’arresto.
Sabato 23 luglio Amantea celebrerà il trentennale di uno dei gruppi più longevi della tifoseria cosentina: Amantea ovunque 1986.
La prima presenza in curva, il primo stendardo in trasferta, i tanti viaggi per gli stadi del nord Italia (in cui il Cosenza calcio diventava collante per una comunità di giovani emigrati), passando per le amicizie fraterne con realtà del tifo organizzato come Bergamo, Genova, Ancona, Terni, Caserta, Lanciano, Nocera e tutti i gruppi della tifoseria Cosentina.
Trenta anni di gioie, aneddoti e anche qualche momento critico, raccontati a partire dalle ore 17.00 con la prima presentazione del libro di Fabio Besaldo “Di Rosso e di Blu”, edito da CoesSenza, con una prefazione di Claudio Dionesalvi.
Si prosegue fino alle ore 19.30 con una discussione con le realtà del tifo organizzato che arriveranno dal resto dello stivale sul “Futuro delle tifoserie in tempi di repressione”.
La serata – intervallata dalla consegna di targhe celebrative e interventi sul palco – sarà all’insegna della musica con Nando Brusco, Enzo Ruffolo, Lumpen, Zeta Vibe e il teatro popolare dell’associazione “La Terra di Piero” Romeo con gastronomia popolare, street food e la specialità marinara amanteana de “La pasta con la mollica”.
L’evento si svolgerà presso le Scuole Medie di via Aspromonte ad Amantea (Cosenza).
PROGRAMMA:Ø
Ore 17 apertura della festa con la presentazione del libro tematico-celebrativo “Di rosso e di blu”, il nuovo libro di Fabio Besaldo
A seguire dibattito sul tema, “Il futuro delle tifoserie calcistiche in Italia, in tempi di repressione”
Dalle ore 21 serata “PALCO” con: – Riconoscimenti, testimonianze, interviste a protagonisti che hanno caratterizzato questi 30 anni di attività ULTRAS e a rappresentanti di tifoserie amiche, ospiti della serata – Intrattenimento musicale con:
§ Nando Brusco (etno-folk)
§ Enzo Ruffolo (etno-folk)
§ Lumpen (street punk)
§ Zeta Vibe (reggae music)
– Momenti teatrali a cura dell’Associazione “La Terra di Piero” – Saluti finali
All’interno della festa saranno presenti:
• Punti di ristoro con somministrazione di specialità locali e bevande
• Mostre fotografiche-documentali
E’ lo sfogo social dell’ex deputato Franco Laratta, attualmente consigliere d’amministrazione dell’Ismea, che scrive poche ore fa sulla sua pagina Facebook, queste poche righe, emblematiche di un fenomeno e di un disagio.
La prostituzione è evidentemente diffusa nelle zone della statale 18, che vanno da Campora San Giovanni fino a Nocera per poi proseguire a Gizzeria e in alcune zone della statale ricadenti nel comune di Lamezia e di Pizzo.
Un fenomeno che il nostro giornale, come altre testate hanno già più volte posto all’attenzione di tutti, adesso lo fa un personaggio pubblico e vogliamo riecheggiare le sue parole decise e riprendere anche le foto troppo eloquenti.
Statale 18, tra Nocera Marina e Campora San Giovanni.
Sono le 13 di oggi.
E siamo in un’area di grande attrattiva turistica.
Lo spettacolo – scrive franco Laratta – è a dir poco indecente e indecoroso. Decine le prostitute a bordo strada.
Tutte giovanissime.
Una di loro mima gesti ai limiti del pornografico, davanti ad una lunga fila di auto ferme ad semaforo.
Va bene tutta la tolleranza possibile, ma questo è veramente troppo.
E si ripete ogni giorno, da tanto tempo.
Nessuna autorità o istituzione ritiene di intervenire?
NdR. Ma Franco Laratta è l’unico che passa dalla SS18? Ed è l’unico che apre gli occhi per vedere quanto succede ? Od, infine, è l’unico che si interessa di quanto avviene sulla nostra strada?.
Nessun altro vede e parla.