
Una pattuglia della
Guardia di Finanza di Amantea ha salvato un'intera famiglia prigioniera dell'auto in fiamme.
Il fatto è avvenuto sulla Strada Statale 107 nel tratto che collega Paola e Cosenza.
La pattuglia avvertiva la presenza di fiamme nella parte sottostante la macchina che li precedeva a breve distanza.
La pattuglia, intuito il pericolo, ha proceduto con immediatezza a superare l’autovettura intimando l’alt.
Il conducente era totalmente ignaro di quanto stava avvenendo.
L’auto è stata fermata proprio prima dell'imbocco della galleria e quindi in luogo che permetteva un facile deflusso.
Gli agenti della pattuglia impiegando gli estintori in dotazione hanno domato le fiamme e soccorso i quattro passeggeri tra cui due bambini.
I finanzieri hanno anche evitato che il fuoco si propagasse nella adiacente boscaglia.
Subito dopo sono giunti sul posto anche i vigili del fuoco.
Solo una buona dose di paura ma nessun danno per la famigliola.
Tutte da scoprire le ragioni dell’incendio.
Aveva il sorriso sempre pronto. Per tutti.
Ed insieme sempre un momento di attenzione ed una buona parola. Per tutti.
Amava fare politica perché così riusciva a dare attenzione a chi ne aveva bisogno.
Non l’ho quasi mai sentito o visto chiedere qualcosa per sè, ma sempre per gli altri.
Ma questa sua signorilità, questa sua bontà non gli è bastata perché dall’alto “qualcuno” lo aiutasse a stare insieme ai suoi cari , ai suoi amici.
Ma forse siamo noi a non capire le ragioni della vita e della morte!
Né sono bastate le nostre preghiere, forse poche!
Ora tutti lo piangiamo.
Anche coloro che avrebbero potuto soddisfare il suo unico desiderio, la sua unica richiesta , quella di diventare consigliere provinciale.
Desiderio non da tutti soddisfatto.
Anche “loro” andranno a porgere le “doverose” condoglianze. E faranno finta di essere affranti.
Speriamo almeno che si siano pentiti.
Ed insieme , forse, andranno coloro che lo hanno omaggiato dei proiettili, evento questo che almeno temporalmente sembra aver dato la stura al triste epilogo della sua esistenza.
Ai suoi cari il nostro sincero cordoglio nella consapevolezza della grande perdita che hanno avuto e che nessuna condoglianza potrà colmare, e nella certezza che Franco avrà almeno in cielo quanto in terra non è riuscito ad avere.
Il termine fronda è un termine usato per indicare un movimento di reazione popolare.
Dal termine francese fronde , cioè fionda, per ricordare l'arma utilizzata dal popolo parigino per distruggere le finestre degli appartamenti del cardinale Mazarino nei moti di protesta.
La Fronda, infatti, fu quel movimento di opposizione alla politica del Cardinale Mazarino che nacque clandestino e che si manifestò poi apertamente.
Ricordiamo tale fatto storico perché il movimento nacque improvviso e venne generato dalla fortissima pressione fiscale in quel momento imperversante in Francia
Un po’ come sta succedendo oggi qui ad Amantea
Dopo lunghi ed impossibili silenzi , interrotti solo dalle voci o dagli scritti di pochi , e nemmeno politici, ecco la fronda sessantottina di un paese pervaso di finto buonismo ma in realtà pauroso ed ordinariamente avvezzo a subire a reagire, addirittura senza nemmeno parlare.
Ma poi come ogni cosa tutto ha un limite e quando il vaso è pieno basta una goccia per farlo traboccare.
Complice un errore fortemente amplificato ecco la fronda
Tutto sommato un piccolo errore. Un costo aggiuntivo di poco più di un euro a persona quale è quello della nuova distribuzione delle bollette della TARI
Troppo poco come valore per essere credibile, ma un errore che è assurto a dimensioni mastodontiche e tali da far diventare secondario il fatto che quasi tutte le famiglie ne risparmieranno in tasse quasi 50 o cento volte tanto!
In sostanza è la prima volta che le tasse per le famiglie vengono ridotte ed il popolo disorientato reagisce!
Mah!
E’ evidente che allora le ragioni della fronda vanno cercate in altro. Forse negli altri errori di questa amministrazione
Per esempio nel fatto di aver spostato i fondi dal lungomare verso il ponte di Colongi, la passerella di Campora, il ponte sul Catocastro, l’allargamento di via Neto e via PO.
E nasce una reazione “popolare” per recuperare l’intervento sul lungomare, così dimenticando che le strade interne ed i relativi marciapiedi ( lungomare compreso) e le strade interpoderali versano in condizioni pietose e dovrebbero essere le prime opere da realizzare.
Comunque ben venga questa fronda , ben venga anche se ben sappiamo che alla fine vinse Mazarino che dopo l’esilio ritornò acclamato dal popolo ed ottenne i divieto per i magistrati di prendere conoscenza degli “affari di stato”.
Ci volle la rivoluzione francese ma i francesi dovettero aspettare ancora molto tempo.