Aveva il sorriso sempre pronto. Per tutti.
Ed insieme sempre un momento di attenzione ed una buona parola. Per tutti.
Amava fare politica perché così riusciva a dare attenzione a chi ne aveva bisogno.
Non l’ho quasi mai sentito o visto chiedere qualcosa per sè, ma sempre per gli altri.
Ma questa sua signorilità, questa sua bontà non gli è bastata perché dall’alto “qualcuno” lo aiutasse a stare insieme ai suoi cari , ai suoi amici.
Ma forse siamo noi a non capire le ragioni della vita e della morte!
Né sono bastate le nostre preghiere, forse poche!
Ora tutti lo piangiamo.
Anche coloro che avrebbero potuto soddisfare il suo unico desiderio, la sua unica richiesta , quella di diventare consigliere provinciale.
Desiderio non da tutti soddisfatto.
Anche “loro” andranno a porgere le “doverose” condoglianze. E faranno finta di essere affranti.
Speriamo almeno che si siano pentiti.
Ed insieme , forse, andranno coloro che lo hanno omaggiato dei proiettili, evento questo che almeno temporalmente sembra aver dato la stura al triste epilogo della sua esistenza.
Ai suoi cari il nostro sincero cordoglio nella consapevolezza della grande perdita che hanno avuto e che nessuna condoglianza potrà colmare, e nella certezza che Franco avrà almeno in cielo quanto in terra non è riuscito ad avere.