
Riceviamo e pubblichiamo:
Direttore carissimo. Sfogliando e leggendo il giornale “Gazzetta del Sud” di oggi Domenica 29 ottobre 2017 a pag. 32 ho trovato molto interessante un articolo del corrispondente di Amantea Ernesto Pastore:- Il reparto di radiologia rischia il ridimensionamento-.
Ma del problema, se non vado errato, se ne era occupato alcuni giorni addietro per primo Tirreno News.
Sì, la scure dei tagli alla sanità, come ha scritto giustamente Pastore si abbatterà ancora una volta sulla comunità amanteana.
Il reparto di radiologia rischia di essere spostato altrove, nelle altre strutture della provincia.
E tutti stanno a guardare.
Senza fare alcuna polemica i Sindaci del comprensorio di Amantea con la fascia tricolore hanno partecipato all’inaugurazione della Fiera, mi auguro che con la stessa fascia e con i gonfaloni del proprio comune scendano in piazza a protestare per far sentire la voce dei cittadini che dicono di no ai tagli dei servizi del poliambulatorio di località Santa Maria.
Mi ha fatto piacere che ancora una volta Ernesto Pastore ha voluto ricordare il Centro diurno per i diversamente abili di San Pietro in Amantea, chiuso da diversi anni per un cavillo burocratico.
Anche io, nel mio piccolo, mi sono interessato del Centro.
Nella copertina del mio libro pubblicato lo scorso anno: Paese in lenta agonia -, ho voluto mettere la foto del Centro abbandonato e circondato da sterpaglie, spine e “calavruni”. Nel capitolo: Lenta agonia – così scrissi:- Esisteva fino a pochi anni fa un Centro diurno per i diversamente abili.
Chiuso anche questo, malgrado le proteste dei genitori dei portatori di handicap per un semplice cavillo burocratico: la struttura era stata concepita originariamente come residenza per anziani.
I ragazzi che frequentavano il Centro hanno interessato finanche l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non hanno avuto neppure una risposta.
Le istituzioni regionali e i giudici, insensibili al loro grido di dolore, tacciono e non vogliono affrontare la questione e pronunciarsi per la riapertura della struttura che si trova in contrada Terramarina sulla via che porta ai Quattrocanali.
Il giornalista della “Gazzetta del Sud” Ernesto Pastore, in occasione della serata di gala “Grotta dei Desideri” XI Edizione, ha affidato a Valeria Marini e alla giornalista sportiva RAI Sig.ra Peroni, presenti alla manifestazione, di farsi carico del problema perché le istituzioni, ancora una volta, latitano e restano insensibili di fronte alla categoria dei più deboli.
Caspita! Questa è disperazione vera.
Vuol dire che i Sindaci del comprensorio non sono stati capaci di nulla -.
Ma la cosa che mi ha colpito e mi ha fatto sorridere è questa falsa notizia: G.B. Morelli è il Vice Sindaco di Amantea.
Ma Morelli non ricopriva la carica di Vice Sindaco della città di Amantea quando era Sindaco la signora Sabatino?
O forse c’è stato in questi giorni un rimescolamento nella Giunta del Sindaco Pizzino?.
NdR. Rassicuriamo l’amico Gagliardi, sempre sul pezzo e sempre attento alle cose dei nostri paesi, che il Vice sindaco di Amantea è Andrea Ianni Palarchio, e non già GB Morelli ( era vicesindaco al tempo di Monica Sabatino), ma, come può notarsi, in politica ed in sanità, MAI DIRE MAI!
Poi, perdonaci, per ora ( e meno male) è stato trasferito solo il radiologo, anzi la futura “Casa della Salute” aspetta nuove apparecchiature radiologiche !
Amantea si sta preparando alla fiera e stamattina l’autogru della Premasud aveva portato i primi plinti cementizi antintrusione da collocare per impedire atti di violenza ai frequentatori dell’evento.
Proprio sotto questa autogru è finito il povero Natale Bonavita, un sessantanovenne che gira sempre in bicicletta per le strade di Amantea.
Procedeva su Via Margherita( non come ha detto il TG3 sulla SS18), veniva dal lungomare vero il centro del paese e si era fermato al semaforo prossimo alla SS18.
Allo stesso semaforo era ferma l’autogru.
Non sappiamo se il ciclista si sia portato fino alla linea dello stop mentre l’autocarro era fermo in attesa del verde, così che l’autista potrebbe facilmente non averlo visto, o se l’autista si sia avvicinato allo stop quando il Bonavita era già fermo in attesa del verde, affiancandosi allo stesso.
Certo che quando è scattato il verde ed il mezzo ha tentato di svoltare verso sud il Bonavita e la sua bici si sono trovati sotto la ruota anteriore destra dell’autogru.
La dinamica dell’’incidente dovrà essere capita dagli investigatori presenti in grande quantità sul luogo.
Sul posto abbiamo trovato il maresciallo Cerza dei carabinieri ( in borghese), una pattuglia della Polizia stradale di Paola, il comandante della Polizia Municipale di Amantea e numerosi vigili urbani che hanno anche regolato il traffico intenso sulla SS18 ed alla fine effettuata la rilevazione dell’incidente.
Purtroppo non si riusciva ad estrarre il Bonavita dalla brutta posizione nella quale si trovava e si è dovuto procedere chiamare i Vigili Del Fuoco, giunti velocemente e guidati dal caposquadra Romito.
Con capacità, velocità ed efficienza i Vigili del Fuoco hanno sollevato l’autogrù quel poco che è bastato per togliere il malcapitato dalla incomoda situazione e permetterne il trasporto a Cosenza a cura dell’elisoccorso che attendeva sulla spiaggia di Amantea.
Un ennesimo incidente che coinvolge un ciclista.
Sul posto anche il sindaco di Amantea, MarioPizzino, che ha ringraziato le forze dell’ordine, i sanitari e le altre unità di soccorso per la rapidità con cui sono intervenuti.
Bonavita estratto
Bonavita la bici
E’ la domanda che ci è stata rivolta da diversi amanteani.
Perchè a noi? Semplice! E a chi, se no?
Diversi cittadini si sono recati appositamente presso il comune per vedere di persona se i componenti della OSL ci fossero o per sapere quando trovarli.
Viaggi inutili se non per aggravare la situazione del traffico in Corso Umberto Primo.
Al massimo vengono postate sul sito comunale le sue delibere, come quella ultima del 23 ottobre di cui parleremo a breve
E ci hanno, poi, chiesto se sia possibile o meno parlare con la commissione per sottoporre alla medesima in anteprima alcuni problemi che non hanno trovato soluzione con il commissario prefettizio e quello straordinario ed ancora meno con l’amministrazione Sabatino
Ci sembra che si veda da lontano che quella del comune di Amantea sia una situazione grave non tanto, e solo, sotto il profilo economico finanziario, ma anche, se non soprattutto, sotto quello tributario e per taluni versi amministrativo
Proprio per tale ragione sembrerebbe ben logico che l’ OSL valuti la opportunità di “umanizzare” i propri comportamenti pratici stabilendo un calendario di incontri con la comunità.
Magari limitatamente ai legali che si accingono a presentare istanze per i propri clienti.
Ahimè, l’alternativa sarà solo il sistema epistolare attualmente praticato e che per la gente sembra significare una mancanza di dialogo con la stessa amministrazione comunale alla quale vengono chieste relazioni scritte sui principali problemi cittadini
Intanto una domanda la rivolgiamo anche noi alla OSL, domanda che, in attesa di una email, non abbiamo altra alternativa che postare tutto sul nostro sito web( chissà che lo leggano!)
La Unione Consumatori Calabria parla di una “Truffa Tari da parte dei Comuni”.
Questo il testo tratto dal web:
“Il Ministero delle Finanze ha chiarito che la TARSU e quindi anche la TARI succedutasi nel tempo è stata gonfiata a dismisura dai Comuni, che l’hanno utilizzata in maniera illegittima e del tutto arbitraria, applicando più volte la quota variabile che andava viceversa conteggiata una sola volta, su tutta la superficie dell'utenza, quindi sia la parte abitativa che le pertinenze che sono situate nello stesso Comune.
Tutto ciò costituisce una colossale truffa a discapito delle famiglie, sostiene l’Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria, perché secondo un recente calcolo effettuato dal Sole 24 Ora, l’applicazione illegittima della TARI arriva a costare ad una famiglia di quattro persone, oltre 280 euro in più all’anno.
Come è risaputo, il calcolo della Tari deriva da due quote: una quota fissa che è connessa ai metri quadrati dell'immobile e una quota variabile, mutevole a seconda del numero dei componenti della famiglia.
Come è emerso dalle indicazioni fornite dal Ministero delle Finanze, il calcolo corretto doveva essere eseguito sommando i metri quadrati dell’abitazione e delle pertinenze costituite da cantine, garage, solai, ecc. ed applicando una sola volta le tariffe.
I Comuni, invece hanno diviso l’abitazione dalle pertinenze ed hanno applicato la quota variabile più volte e cioè sia all’abitazione che alle pertinenze con conseguente moltiplicazione dell'importo complessivo della tassa, come se la presenza di garage e cantina moltiplicasse la capacità degli abitanti di produrre rifiuti, incidendo negli anni in maniera significativa sulle tasche dei contribuenti.
La fantasia dei Comuni negli anni non ha avuto limiti nell’applicazione della TARI, alcuni hanno tassato il garage come l’appartamento, ma non i solai e le cantine, altri hanno considerato le pertinenze come occupate da una sola persona, altri ancora come locali di depositi (e quindi applicando la tariffa per le utenze «non domestiche», addebitando sia la quota fissa sia una quota variabile diversa da quella per l’appartamento) e così via, ma tutte in maniera illegittima.
Il cittadino oppresso da una fiscalità nazionale e locale ormai senza limiti e diventata insopportabile, (ricordiamo che l’Italia è al secondo posto in Europa per l’aumento della pressione fiscale rispetto al PIL dal 2005 al 2015), viene letteralmente truffato dall’applicazione della TARI, tanto più perché essa costituisce una vera patrimoniale sui metri quadri della propria casa a prescindere dalla produzione di rifiuti e dal servizio di raccolta e smaltimento spesso inefficiente o del tutto assente da parte dei Comuni.
Anche la Cassazione ha di recente riconosciuto con propria sentenza (settembre 2017), che i cittadini hanno dei diritti e non sono bancomat da spremere a piacimento da Comuni incapaci di gestire l’emergenza rifiuti, condannando un Comune a riconoscere ad un contribuente la riduzione della Tassa rifiuti (Tarsu) del 40% a causa dell’assenza del servizio di raccolta e spaiamento avvenuta durante una delle tante crisi del servizio.
Per tali motivi l’Unione Nazionale Consumatori Calabria, diffida i Comuni ad applicare in maniera corretta la TARI secondo le indicazioni fornite dal Ministero delle Finanze e nel contempo chiederà il rimborso di quanto pagato illecitamente negli ultimi 5 anni a causa della moltiplicazione arbitraria della quota variabile e nel caso di esito negativo avvierà azioni collettive dinanzi le Commissioni Tributarie per la disapplicazione delle delibere illegittime adottate dai Comuni.
Il Presidente Regionale Avv. Saverio Cuoco( nella foto)”
La domanda: Quale è , in merito, la posizione del comune di Amantea?