E' morto nel pomeriggio di venerdì 28 novembre Mohamed Ebno Errida, di 37 anni, marocchino, residente a Lamezia con la moglie e 2 figli e che faceva l’interprete e mediatore culturale del Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.
Mohamed, era stato trovato privo di sensi nella sua abitazione giovedì 27 novembre ed era stato immediatamente ricoverato presso l’Ospedale di Crotone
Era stato colpito da una forma di meningite, di tipo batterico, che era apparsa subito particolarmente grave al punto da dover essere ricoverato nel reparto di rianimazione.
Ovviamente il caso ha procurato allarme .
La direzione generale dell'Asp di Crotone, per tranquillizzare ha emanato il seguente comunicato: "Relativamente al ricovero del soggetto affetto da meningite batterica presso l’Ospedale di Crotone e al successivo decesso si rende necessario fornire corrette informazioni al fine di evitare vari allarmismi. Si è trattato di un caso “ sporadico” che rientra nella normale casistica dei ricoveri e nessuna correlazione può essere fondatamente posta con il suo lavoro presso il Campo Profughi “ S. Anna” di Isola Capo Rizzuto . Si è trattato di un paziente con positività ad un germe specifico che è arrivato al nostro nosocomio con un grave quadro clinico già altamente compromesso.
L’Azienda Sanitaria ha da subito gestito il caso con tutte le procedure cliniche ed assistenziali previste. Nel contempo sono state attuate tutte le misure di prevenzione atte a sanificare gli ambienti di contatto. A tale proposito va segnalato che il germe non sopravvive all’ambiente esterno e quindi all’aria e che la profilassi antibiotica va effettuata solo nei confronti di quei soggetti che hanno avuto contatti diretti e prolungati con il malato, si sottolinea che la profilassi non va effettuata nei soggetti che non hanno avuto contatti diretti con lo stesso. Ad ogni modo presso l’Azienda Sanitaria è attiva una Task Force che costantemente monitorizza tutto il territorio"
Il Coisp Calabria, il sindacato indipendente di Polizia e il segretario Giuseppe Brugnano ha chiesto "un'ispezione medica per capire realmente per quale cause è deceduto il mediatore culturale e se c'è il pericolo di contagio".
Inoltre è stato anche chiesto uno screening dei migranti all'interno del centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto". "Siamo veramente all'assurdo: gli operatori di polizia - aggiunge Brugnano - non possono lavorare in queste condizioni di pericolo assoluto per loro e per le loro famiglie".