Su richiesta del pm Anna Chiara Fasano, il gip Rosamaria Mesiti ha sequestrato lo stabile dopo che la Guardia di finanza, durante il sopralluogo, ha chiesto un intervento sul posto di un ispettore dell’Asp di Cosenza.
Quest’ultimo ha confermato le “precarie” condizioni igienico-sanitarie dei locali affittati, risultati incompatibili con le “normali condizioni di vita”.
Nella palazzina, infatti, le fiamme gialle hanno trovato cucine alimentate pericolosamente con bombole a gas e stoviglie ed accessori in pessime condizioni.(vedi foto)
I bagni e le docce erano addirittura fuori dall’edificio.
Complessivamente, al termine delle indagini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica i 2 soggetti locatori, per il reato di “Favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero nello Stato”, con conseguente sequestro (ai fini della confisca) degli immobili aventi una superficie di oltre 700 mq, disposto dal G.I.P. dott.ssa Rosamaria Mesiti, su richiesta della dott.ssa Anna Chiara Fasano, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Paola, diretta del dott. Pierpaolo Bruni.
Denunciati anche 5 clandestini, per il reato di “Ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato”.
Infine denunciati 3 stranieri identificati e 2 ignoti fuggitivi, per i reati di “Detenzione per la vendita di prodotti industriali recanti marchi contraffatti” e “Ricettazione”, ai quali sono stati sequestrati n. 409 beni di note case di moda, recanti marchi contraffatti (fra scarpe, borse, borsellini ed occhiali da sole).
La Procura di Paola, guidata da Pierpaolo Bruni, adesso calcolerà gli affitti percepiti in nero negli ultimi anni e li sottoporrà a tassazione.
Tutti i 15 Bengalesi pagavano, in nero, 100 euro al mese per vivere in un fabbricato di 700 metri quadri, tra cumuli d spazzatura, stanze sporche prive di pavimenti, mobili e letti.
I canoni di locazione percepiti “in nero”, nel tempo saranno calcolati e sottoposti a tassazione.
I cittadini extra-comunitari, che dormivano per terra, sono stati accompagnati presso la caserma delle Fiamme Gialle, per essere identificati compiutamente mediante rilievi foto-dattiloscopici, così individuando, all’esito delle predette attività, anche i 7 cittadini stranieri privi di titolo di soggiorno. Complessivamente, al termine delle indagini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica.