
Redazione TirrenoNews
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Amantea. L’Arpacal fa sorridere: ma nessuno contesta le sue attestazioni
Sabato, 12 Maggio 2018 15:14 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLeggiamo sul sito dell’Arpacal quanto segue:
Balneazione 2018: punto non conforme ad Amantea
Con una nota inviata questa mattina al Sindaco di Amantea(CS), e contestualmente al Ministero della Salute
ed al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, il Servizio Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha comunicato che le analisi relative al campionamento prelevato ai sensi dell'allegato IV - art 6 D.lgs. n.116/08 in data 08/05/18 delle acque destinate alla balneazione aventi codice univoco IT 018078010005 e denominato: ZONA LIDI è stato riscontrato un valore di Escherichia coli superiore ai limiti del D.lgs. n.116/08.
Pertanto l 'area corrispondente non è al momento idonea alla balneazione
“Sarà compito del Comune avvisare la cittadinanza, identificare e rimuovere la causa dell'inquinamento, dandone comunicazione al Servizio tematico Acque del Dipartimento Arpacal di Cosenza, al Ministero della Salute e alla Direzione Scientifica di Arpacal”
Ma per amor del cielo!
Che significa “zona lidi” ?
Amantea ha lidi da Catocastro a Campora san Giovanni
Più di 10 km di spiaggia!
Ma quanti prelievi sono stati effettuati ?
Uno?
Che varrebbe a tal punto per 10 km?
Impossibile!
E poi, ci si scusi l’ardire della domanda, le acque del Catocastro, dell’Oliva e degli altri torrenti sono pulite?
Si è vero, ci dire di aver dato comunicazione al Comune di Amantea che resta obbligato a rimuovere la causa dell’inquinamento.
Ma a noi cittadini chi deve dire le cose?
Ma non è che sia rinvenibile una omissione di atti d’ufficio nel vostro comportamento, o quantomeno una sostanziale imprecisione.
Non vi rendete conto che in tal modo nessuna arte della spiaggia di Amantea appare balneabile?
Dai! Che diamine!
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Magorno si arrabbia contro la Rai, ma solo per Cetraro!
Sabato, 12 Maggio 2018 14:42 Pubblicato in Storia locale della CalabriaEcco cosa scrive Magorno del giro d’Italia che ha attraversato la Calabria
“«Nave dei veleni citata al Giro, individuare la regia»
Ci sono più aspetti da chiarire nella brutta vicenda della telecronaca Rai della tappa calabrese del Giro d’Italia sulla costa tirrenica.
Non sono sufficienti le scuse della Tv di Stato per aver impropriamente evocato il caso della nave dei veleni, archiviato come inesistente dalla procura nazionale Antimafia nel 2009.
Ho intenzione di presentare una interrogazione in Parlamento per chiedere conto dell’accaduto ma anche rivolgermi alla Procura per denunciare la vicenda, intraprendere le necessarie azioni legali e fare luce su tutti gli aspetti.
È necessario capire, per esempio, chi ha fornito ai telecronisti le false informazioni, chi ha trasferito ai giornalisti Rai le indicazioni su un caso chiuso, con l’evidente fine di gettare discredito su un territorio che con tanta fatica si è tirato fuori da una buia pagina che nel recente passato ha ferito più comunità.
Ricordo a me stesso gli anni in cui da sindaco di Diamante, insieme a Giuseppe Aieta all’epoca primo cittadino di Cetraro, abbiamo condotto coraggiose battaglie di verità e giustizia anche contro pezzi del mondo calabrese, ostinatamente convinti che il nostro mare custodisse veleni e improbabili segreti
I fatti poi ci hanno dato ragione, ecco perché oggi non accettiamo di rivivere una pagina di umiliazione e falsità. Farò di tutto affinché giustizia sia fatta: è fondamentale che la Rai ripristini la giusta verità dei fatti con una trasmissione riparatoria.
Non solo, in questa direzione mi spenderò per una grande mobilitazione di tutti i sindaci, le amministrazioni e le associazioni al di là degli schieramenti politici.
La Calabria ha tante fragilità ma trasformare un momento sportivo e di festa nell’ennesima occasione per dileggiare un territorio è inaccettabile.
di Ernesto Magorno senatore Pd
Ndr Signor Magorno e delle altre notizie dissacranti non fa menzione? Parliamo di Longobardi e di Paola, per esempio. Non è che si tratti di una precisa strategia? C’entra qualcosa il fatto che la Calabria è stata l’ unica Regione partner ufficiale dell'evento ciclistico nazionale giunto alla sua 101esima edizione? Ha parlato con Oliverio?
http://www.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/news_pdf.cfm?8068
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Amantea per rinascere, ha bisogno di coraggio e audacia; lo dice il M5s
Venerdì, 11 Maggio 2018 23:33 Pubblicato in CronacaRiceviamo e pubblichiamo:
“È passato quasi un anno dall’insediamento della nuova amministrazione nella nostra città, tante cose sono successe e tante no.
Noi come cittadini, prima ancora che come amministratori, ci siamo fatti delle domande e abbiamo cercato delle risposte.
Certo è che la logica nella lettura degli avvenimenti inspiegabilmente non basta, perché davanti all’evidenza non si dovrebbe fare altro che prendersi la responsabilità delle proprie azioni e ammettere di aver sbagliato o quantomeno di non essere riusciti.
Perché questo è accaduto fino ad adesso ad Amantea anche con l' amministrazione Pizzino: nulla è cambiato, né il modo di amministrare né il modo di scegliere.
La litania è sempre la stessa come se fosse un disco rotto: ”Eh, ma c’è il dissesto… eh ma abbiamo trovato un disastro!!!!” ..
Ecco, in effetti l’unica certezza che avevamo tutti come futuri amministratori di questa città era proprio questa sul dissesto e sulla situazione grave in cui versa il comune, ma allora sul palco lor signori promettevano tutt’altro, si riempivano la bocca di promesse e idee irrealizzabili, rassicurando il cittadino come sempre hanno fatto con ”ce la faremo, non abbiamo paura del dissesto, risanerò tutto, sono io l’uomo dello stato (nel caso del sindaco), siamo in politica da sempre e sappiamo come fare”.
Ma la realtà, quella vera, è un' altra:
Amantea per rinascere, ha bisogno di coraggio e audacia; ha bisogno di una volontà forte, di scelte anche impopolari, ma necessarie per uscire da questa agonia.
Ci vogliono menti e mani libere.
Ci vogliono scelte brillanti, lungimiranza e visione.
Ci vuole futuro e sforzo per arrivarci.
Ci vuole un coraggio da leoni per sanare un dissesto.
Ci vuole soprattutto un assessore al bilancio competente per trovare soluzioni e soldi dove non ce ne sono più.
Ma di tutto questo “nuovo” niente.
E così ancora una volta ci troviamo a dover dire a noi stessi che non possiamo essere complici di questo scempio e di questa inerzia: così abbiamo deciso di non partecipare più alle Commissioni consiliari per una serie di ragioni quali il rispetto e la serietà.
L’attività di un comune così come dice l’art. 6 dello Statuto “persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione” che abbiamo chiesto dal primo giorno, che purtroppo non è stata mai attuata.
E nonostante questa nostra richiesta sia stata ignorata insieme a tutte le altre, abbiamo comunque partecipato ai tavoli di lavoro fino a lunedì scorso.
Tavoli incuranti innanzi tutto della puntualità e quindi del rispetto: non c’è stata una commissione dove non abbiamo dovuto aspettare almeno un’ora prima dell’arrivo dei consiglieri di maggioranza (a parte Giacco), dove spesso se non era per noi non si raggiungeva nemmeno il numero legale.
A tutto ciò si aggiunga che per lo più si è trattato di una perdita di tempo quasi inenarrabile.
A parte la commissione per il consiglio comunale dei ragazzi, tutte le altre sono dei cantieri sempre aperti dove non si arriva mai ad una conclusione reale: basti pensare che solo per i mercati sono state convocate sei commissioni che però di fatto non hanno portato ancora a nulla.
Oppure (in quel caso interessante) le commissioni sulle “case sciullate” che dopo avere iniziato un dialogo con i proprietari privati del sito si sono poi arenate e non ne abbiamo saputo più nulla.
O ancora la commissione sulla consulta delle associazioni con un calendario delle attività che sistematicamente non è stato rispettato; le commissioni sul porto, con i diportisti sempre puntuali e presenti, che non hanno portato a nulla; o ancora della commissione di lunedì dove si è parlato di un regolamento per la biblioteca che di fatto allo stato non esiste, sollecitando il presidente Giacco a chiedere prioritariamente dei finanziamenti per allestirla, senza ottenere risposte certe in merito. Così come nessuna risposta ci ha dato (sempre Giacco in qualità di presidente della Commissione Bilancio) sui conti del comune che sono all’esame del Ministero dell’Interno e ci ha risposto candidamente che non aveva notizie.
L’attività delle commissioni è un punto importantissimo del Consiglio, ma non fatta in questo modo che rappresenta una perdita di tempo e di denaro pubblico visto che ogni volta vengono calcolati i gettoni di presenza ai presenti.
Sono successe tante cose gravi in questi 11 mesi, ma nessuno se ne cura, né gli amministratori nonostante ne siano coinvolti, né i cittadini (non tutti ovviamente) che assistono rassegnati alle ripetute mortificazioni che subiscono ininterrottamente ormai da un trentennio.
Qualcuno più saggio dice che se vuoi cambiare la situazione in cui ti trovi, devi fare delle cose diverse rispetto a quelle che fai di solito, devi prendere delle nuove decisioni, altrimenti come puoi aspettarti che accada qualcosa di diverso?
Eh già! Qualcuno si aspettava che accadesse qualcosa di nuovo, ma facendo la stessa scelta degli ultimi trent’anni.
Ci si aspettava il cambiamento, dagli stessi politici che hanno ridotto la città in questo stato: questa non è una speranza, ma un' illusione, a volte complice.
La realtà è che a distanza di un anno, siamo ancora preda di un incubo, senza via di soluzione.
Fino a quando si rimarrà in superficie, non cambierà niente.
Fino a quando non si guarderanno in faccia i problemi veri che affliggono la città quali sono il voto di scambio, la politica clientelare, l’atteggiamento mafioso, l’uso privatistico del bene comune e tutto quello che sappiamo, non cambierà nulla, come dimostrano i fatti.
Lo Statuto è un bellissimo documento, i suoi articoli hanno un profumo di libertà e bellezza!
Il primo per esempio dice questo: “il comune di Amantea è un Ente locale autonomo, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo” … fino a quando non si tratta di operare con i soldi e con il potere!
Gruppo consiliare M5s Amantea
Francesca Menichino
Francesca Sicoli