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Redazione TirrenoNews

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Arrestati 2 giovani per maltrattamenti alle compagne

Mercoledì, 09 Maggio 2018 19:36 Pubblicato in Lamezia Terme

Due eventi contemporanei, posti in essere da due distinte persone ed avvenuti in località diverse , cioè a Carlopoli e Martirano Lombardo, nel Catanzarese.

Le donne impaurite e in lacrime, hanno chiesto aiuto ai carabinieri.

 

Tutto è successo venerdì sera intorno alle 21.

I due giovani rientrati a casa, probabilmente sotto i fumi dell'alcool, hanno iniziato a lanciare oggetti ed a mettere a soqquadro le proprie abitazioni, inveendo e maltrattando le rispettive compagne in entrambi i casi in presenza di bambini piccoli.

Quando sul posto sono giunti i militari delle Stazioni di Carlopoli e Martirano Lombardo hanno constatato ambienti a soqquadro e le donne vittime delle violenze subite in pianto, con evidenti ecchimosi sul viso, abbracciate ai loro bimbi, rispettivamente di soli 7 mesi e 2 anni.

I mariti, invece, in evidente stato di alterazione psicofisica ponevano in essere minacce ed insulti, anche in presenza dei militari intervenuti, nei confronti delle conviventi.

I due, sono stati dapprima trattenuti nelle camere di sicurezza delle stazioni dei carabinieri e, dopo l’udienza di convalida nel tribunale lametino stante i gravi indizi di colpevolezza derivanti anche dalla condotta minacciosa ed aggressiva, sussistenti le esigenze cautelari in ragione della personalità dei soggetti, della gravità dei fatti e del pericolo di recidiva, gli arresti sono stati convalidati, i due giovani sono stati tradotti in carcere di Siano per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Ah. Dimenticavamo solo per un caso i due sono romeni, uno di 36 anni, S.F. ed uno di 31 anni A.I.

E sempre per un caso i due sono censurati.

Le due donne, tranquillizzate dalla presenza dei Carabinieri, sono state accompagnate al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli e dimesse con pochi giorni di prognosi.

Le donne, inoltre, sono state indirizzate presso il Centro Antiviolenza di Lamezia Terme per intraprendere il percorso contro la violenza di genere.

Gli episodi erano stati reiterati ma, secondo le dichiarazioni delle vittime, però non erano mai stati denunciati fino a quel momento.

Poi quando le violenze, i soprusi e le continue minacce, anche di morte, non sono stati più sostenibili, le due giovani donne hanno chiesto giustizia denunciando i fatti.

Amantea.La Finanza effettua perquisizioni

Mercoledì, 09 Maggio 2018 18:26 Pubblicato in Politica

E pur si move!

Lo avrebbe detto Galileo Galilei uscendo dal tribunale dell’Inquisizione nel 1633.

Galileo, come è noto, venne costretto all’abiura delle sue teorie astronomiche (aveva sostenuto, come già il collega Copernico, che fosse la Terra a ruotare intorno al Sole e non il contrario), e disse ai giudici: “Con cuor sincero e fede non finta, abiuro, maledico e detesto li suddetti errori et heresie”.

Ma poi nell’atto di andarsene, riferendosi alla Terra, disse “Eppur si muove”.

In realtà, la frase gli fu attribuita più tardi, dallo scrittore Giuseppe Baretti.

Fu lui a ricostruire così la vicenda nel 1757, in un’antologia scritta in difesa dello scienziato.
Il nostro “E pur si move!”, invece, lo riferiamo alla Procura di Paola.

Tanti in questo paese aspettano che venga posto fine a tutte le forme di intollerabili abusi, di inerzie ingiustificate, di inaccettabili omissioni, di scelte diversificate, di comportamenti impropri ed inadeguati , di soprusi ingiustificati , di eccessive differenziazionie dei comportamenti pur in casi identici, di interessi privati, di danni erariali, eccetera.

Crediamo sia dipendente da tanto il fatto che una sirena nell’aria crea la speranza che sia successo o potrebbe succedere qualcosa.

O che una divisa che bussa alla porta del “nostro nemico” ci suggerisce di credere che quegli uomini notifichino la giusta punizione terrena in attesa di quella divina.

Ma anche un volto sconosciuto in giacca e cravatta o camicia e pantaloni che accede sempre a casa della persona odiata.

Forse è per questo che oggi chi hanno chiesto di scrivere sulla perquisizione effettuata ad Amantea.

Sappiamo nulla della medesima ma registriamo che dietro c’è la speranza , o forse certezza, che la Giustizia abbia aperto sul territorio non già i suoi occhi e le sue orecchie, ma le sue mani.

Spes- dicevano i romani- ultima dea.

Un incidente similare a quella di oggi è già successo ad Amantea, in occasione della fiera di Ottobre, quando Natale Bonavita finì sotto un camion fratturandosi gli arti inferiori e poi morendo presso l’ ospedale di Cosenza.

 

(Nella foto la scarpa del ciclista)

Anche in quel caso il camion doveva svoltare a destra .

Anche oggi, in questo caso, il ciclista sembra si sia portato a fianco del camion, in posizione non avvertibile( il camion ha la guida a sinistra ed il ciclista è molto più basso del finestrino destro) finendo sotto il mezzo quando questo ha svoltato a destra.

Comunque sia, Carabinieri e Polizia Municipale stanno studiando la possibile dinamica di questo ennesimo incidente stradale occorso sulla micidiale SS18.

All’uopo saranno visionate telecamere private.

Per fortuna immediati sono stati i soccorsi del 118 che ha chiesto l’intervento dell’eliambulanza che ha parcheggiato nello spiazzale del vicino .

Il ciclista stava risalendo la penisola e probabilmente rientrando in Francia.

Non è, purtroppo, il primo, né sarà l’ultimo ad avere danni.

Il traffico sulla SS18, infatti, è diventato impossibile, tanto che l’Anas ha vietato il transito delle bici nella galleria di Coreca.

Ma non basta , oltre alla galleria ci sono altri punti pericolosi ed uno di questio è certamente lo svincolo di Campora San Giovanni dove si incrociano la SS18, la variante SS18 e Corso Italia .

Sul posto i Carabinieri della caserma di Amantea , guidata dal maresciallo Cerza, e la Polizia municipale di Amantea guidati dal Comandante Emilio Caruso presente sul luogo dell’incidente.

Il ciclista francese è stato trasportato dall’elicottero presso l’ ospedale dell’Annunziata in Cosenza.

Per fortuna pur traumatizzato non versa in condizioni di pericolo di vita .

La bici del ciclista

Carabinieri e Polizia Municipale

La bici sotto il camion

Il camion ed il 118 che estrae il ferito

L'eliambulanza al porto

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