Non si sa da dove sia venuto, né perché si sia fermato su uno dei Gicas della piazza.
Di certo lo sciame ha inviato le esploratrici per trovare e scegliere la nuova dimora.
Alla scelta è seguito il grande volo verso la colonizzazione di un altro territorio, di un altro orizzonte.
E' affascinante che sia la regina vecchia che sfida la sorte e i pericoli di un nuovo insediamento e lascia la situazione consolidata alla figlia che sta per nascere.
Certo che ha fatto paura a chi passando vicino ha visto un migliaio di api che inseguivano la loro Ape Regina.
Qualcuno ha chiamato i carabinieri.
Su posto la pattuglia guidata dal Brigadiere Francesco Spina che ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco che non sono potuti intervenire perché si tratta di specie protetta.
Allora è iniziata la ricerca di un esperto apicoltore capace di catturare lo sciame.
Una operazione spesso semplice perché le api, sono piene di prezioso miele che servirà nella prima fase di fondazione della nuova colonia e quindi sono poco inclini a pungere e ad assumere un atteggiamento aggressivo.
Non sempre però la raccolta di uno sciame è semplice ...
La cattura dello sciame comincia sempre dalla individuazione della regina che viene posta nell’arnia.
Poi le api vengono stordite con il fumi ed avviate dentro l’arnia dove si trova la Regina.
A catturare lo sciame si è prestato Mendicino Antonio detto Michele di Cleto chiamato dal vicesindaco Andrea Ianni Palarchio che è giunto in Piazza Unità d’Italia seguito dal suo amico Pino.
Nemmeno il tempo di catturare lo sciame che sono giunti da Belmonte Calabro anche Alfredo Mazzotta ed il padre.
Beh, meglio due che nessuno.
Resta il problema però di ringraziare le persone che hanno offerto la loro disponibilità, giungendo con mezzi propri e carburante proprio, se non altro per evitare in altre occasioni un netto rifiuto.
Comunque ora la piazza è agibile.