Nei giorni scorsi, durante la trasmissione Rai Linea Blu, tutti abbiamo ammirato le bellezze paesaggistiche della nostra amata Amantea.
I colori del mare, gli angoli del centro storico, la grotta, le bellezze degli scogli di Isca si scontrano, purtroppo, con l’inabilità di una programmazione amministrativa poco o per nulla incisiva.
Per mia abitudine, non ho mai avuto la presunzione di pensare di essere il migliore, piuttosto cerco sempre il confronto con umiltà come metodo di crescita verso nuovi orizzonti; per dirla tutta “non si finisce mai di imparare”.
Questa mia buona abitudine, mi ha permesso di acquisire una sufficiente dose di obiettività che utilizzo sempre con spirito costruttivo.
Quell’obiettività che peraltro dovrebbe avere anche la nostra comunità, evidentemente rassegnata alla mediocrità che da tempo ha preso il sopravvento su tutti noi.
Si ignora con troppa facilità che le località a noi vicine, fanno di tutto per presentarsi agli occhi del mondo utilizzando la cura in ogni particolare.
A riguardo, voglio condividere con voi, quanto ho visto e apprezzato giorni fa durante una visita di lavoro, sul lungomare di Ardore marina, comune di circa cinquemila abitanti.
Guardate che cura dei dettagli sulla doccia del lungomare, confrontatela con le nostre docce e capirete che siamo lontanissimi da quella che dovrebbe essere la normalità per una località che fa del turismo, il principale core business dell’economia di un paese.
Per non parlare poi di quella solita baracca, posizionata per tutta l’estate in prossimità del monumento ai caduti del mare, addirittura ripresa anche durante la registrazione di Linea Blu, orrendo!!
Come più volte detto, non sono le grandi cose a fare la differenza, ma la cura dei particolari.
La domanda turistica è sempre più attenta ad un prodotto di eccellenza, soprattutto per la concorrenza dei paesi stranieri, che a prezzi più bassi, offrono un prodotto decisamente più concorrenziale.
È fin troppo chiaro, avere la consapevolezza che le sole bellezze del posto, tra l’altro abbandonate a se stesse, possono essere sufficienti a reggere un mercato così complesso è anacronistico.
Il turismo non è certamente organizzare un concerto di piazza con i Dirotta Su Cuba, Bianca Atzei e Ivana Spagna; la programmazione di una stagione turistica passa attraverso un lavoro che inizia a fine stagione (settembre) e termina ad Agosto dell’anno successivo, con competenza e attenzione alla ricerca della valorizzazione di ogni angolo del territorio, senza tralasciare nulla al caso.
Non ci vogliono grandi investimenti, c’è bisogno solo di tanta buona volontà e una dote smisurata di amore per la nostra Amantea.
Certamente lo spunto della doccia è solo la punta di un iceberg per un complesso di cose che non possono essere più ignorate.
Purtroppo sono trent’anni che l’amore per Amantea è sopraffatto dagli interessi personali di chi amministra; o si svolta o il nostro destino verso il declino sarà segnato per sempre.
Vincenzo Lazzaroli