Il sogno fatto dal Faraone delle sette vacche grasse e delle sette vacche magre e raccontato dalla Genesi, è così conosciuto ed uniformemente interpretato che ognuno, anche Freud,oggi allude ad una alternanza di fasi di recessione e sviluppo della economia, vuoi delle micro che della macro realtà sociali ed umane.
Il senso comune è che ad ogni fase di sperpero segue una fase di economia.
Se mangi troppo un giorno, in quello successivo probabilmente ti contieni, magari solo per non scoppiare o per non stare male.
Se spendi troppo in un determinato periodo in quello successivo provi a risparmiare; in specie se ha fatto debiti.
Ed è così, almeno apparentemente, anche con la pubblica illuminazione.
Lo strano è che si realizzano impianti di illuminazione faraonici e dai costi iperbolici così che durante la stagione delle vacche magre, poi si è costretti a spegnere almeno la metà degli organi illuminanti.
Ovviamente, non dappertutto.
Basta guardarsi attorno e noterete che ci sono sempre aree protette.
Ma qui il Faraone e Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, non c’entrano.