Gli Alunni del Sole cantavano “A canzuncella” nella quale la frase più famosa era “E torna 'n'ata vota addu chillu”
E sembra che anche il personale del comune di Amantea la canti ogniqualvolta si vede costretto a tornare sulla nuova strada che porta al Polo scolastico dai cui pozzetti “sorge” l’acqua piovana incapace di scendere a valle opportunamente regimentata come dovrebbero essere tutte le acque di tutto il mondo per evitare danni.
Non si sa bene cosa succeda
Sembra, però, che il tubo di raccolta della acque piovane , sia insufficiente ad assicurarne l’avvio a rifiuto e quindi ogni volta il personale del comune si vede costretto a “tornare addu chillu” , ed a scavare per trovare una soluzione.
Sembra che ci si trovi di fronte ad un tappo così che l’acqua sia costretta a salire verso l’alto per diversi metri camminando sulla strada anziché nei tubi
Il tubo infatti cammina diversi metri sotto il manto stradale imponendo profondi scavi e notevoli lavori.
Inutile chiedersi se i si trovi dinanzi ad un errore progettuale o dinanzi ad un errore esecutivo; è ben noto infatti che ad Amantea non sia stato mai contestato nessun errore progettuale od esecutivo.
Ad Amantea vige a legge del “caso fortuito”, del destino.
Anche su questa strada.
E quindi il personale ( compreso quello delle cooperative) ed i relativi costi è condannato a lavorare ripetitivamente negli stessi luoghi e sugli stessi problemi, in qualche modo ringraziando il “Signore” perché così nasce sempre nuovo lavoro.
Gli strumenti per misurare la profondità
Il luogo della "fracoma"