Dopo le dure critiche pervenutegli ecco che il governatore fa un ennesimo passo indietro.
Palese dimostrazione della sua improvvisazione e della sua mancanza di democrazia.
Ora, in sostanza, dichiara di non essere un evangelista per cui le sue delibere non sono intoccabili come la Bibbia!
Ma ecco che il governatore si dichiara disposto ad apportare correttivi all'atto di giunta che rimodula le tariffe per il conferimento e dice che: «Nei prossimi giorni convocherò un'assemblea dei sindaci, che sarà la sede dell'autodeterminazione».
Che incredibile faccia tosta!
Solo ora scopre la democrazia e dichiara che saranno i sindaci a determinare le tariffe!
Ecco che scatta la trappola!
Poi, fa eco a quanto dichiarato dall’assessore all’ambiente Antonella Rizzo ed insiste sollecitando « fin da ora i Comuni a definire gli Ambiti territoriali ottimali, che sono gli organi che devono operare queste scelte».
Infine ci sembra menta spudoratamente sostenendo che « C'è un ritardo nella creazione degli Ato ed è per questo che la Regione supplisce a questa assenza»- e che- «la nostra impostazione agevola la raccolta differenziata, non la mortifica. In pochi anni siamo passati dal 12,5 a oltre il 30%!».
Ma come può farci credere che la delibera contestata muova nella direzione dell’aumento della raccolta differenziata se invece di premiare i comuni che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta differenziata li penalizza?
La verità è che ora comunque Oliverio e Rizzo passano la patata bollente ai sindaci.
Sapranno i sindaci, i nostri eroi, tutelare gli interessi dell’ambiente e dei loro stessi amministrati, contenendo le tariffe e non aumentandole?
Hanno i sindaci compreso che, come ci sembra, la delibera intendeva favorire proprio la costituzione degli Ambiti territoriali ottimali che unificheranno la tariffe dei comuni migliori con quelle dei comuni peggiori?
E lo hanno compreso i partiti che fanno finta di difendere i calabresi?
A noi sembra di no!