sfL’operazione è chiamata “Lavoro Sporco “Il blitz è scattato stamattina 22 settembreall’alba ed è stata eseguita dai militari della Compagnia di Paola che ritengono di aver scoperto, appunto, un giro di sfruttamento dei rifugiati ospitati nei centri di accoglienza.
Le due misure cautelari, sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola, Maria Grazia Elia, su richiesta della Procura.
A finire ai domiciliari i due fratelli, entrambi di Amanteae rispettivamente di 48 e 41 anni.
Sigilli alla loro azienda e ad altri beni di proprietà.
L’accusa è quella di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravati dalla discriminazione razziale.
Secondo quanto accertato, facevano lavorare in nero nella loro azienda agricola migranti africani (oltre a romeni e indiani) e la paga variava in base al colore della pelle: i migranti africani venivano pagati 10 euro in meno al giorno.
Le indagini hanno fatto emergere anche le condizioni di lavoro degradanti a cui erano sottoposti i lavoratori, che dormivano in baracche, mangiavano a terra ed erano sottoposti a stretta e severa sorveglianza.