Era ora: ecco la prima sostanziale conferma della casa della salute di Amantea.
E’ passato quasi un anno dalla nascita della rete Difendiamo la Salute che ha visto le associazioni del comprensorio di Amantea tutte insieme nella direzione della istituzione della casa della salute come futuro della sanità sul territorio.
E dopo un anno e tanti incontri sembra finalmente si apra uno spiraglio di luce.
Proprio in questi giorni infatti è arrivata nel laboratorio di analisi una prima nuova apparecchiatura costituita da due primi apparecchi seriali costituenti l’avvio di un sistema automatico di analisi.
A giorni appena completato il montaggio ed effettuata il collaudo e la formazione del personale sarà a disposizione degli utenti dell’ex distretto di Amantea.
Stiamo parlando del Cobas 6000 dell’Hitachi, uno strumento capace di ricevere 150 campioni con caricamento in due vassoi di 75 , con rack di carico a 5 posizioni per la gestione più efficiente del campion e rotore per la gestione intelligente del campione .
Insieme al Cobas 6000 è giunto lo strumento gemello denominato Cobas C 501 sempre della Hitachi per la Chimica clinica, gli immunodosaggi omogenei, ISE, HbA1c (misurazione sangue intero), capace di 1.000 test / ora , con 60 canali di reagenti più 3 ISE e replica automatica.
Si tratta di apparecchiature che sono l’anteprima di altri strumenti finalizzati alla automatizzazione ed insieme alla qualità dei servizi già ampiamente apprezzati del laboratorio di analisi.
Ma stiamo parlando di una precisa volontà politica regionale conclamata nel recente documento emanato dall’ASP e che ha stabilito, finalmente, e giustamente la istituzione della casa della Salute nel territorio di Amantea ed a servizio della popolazione dei comuni dell’interland ( Aiello Calabro, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio) senza escludere i comuni del lametino che si servono del laboratorio amanteano.
Assoluta la soddisfazione del personale laboratoristico che ora sarà ancora più pronto alle esigenze degli ammalati
Totale la soddisfazione della rete Difendiamo la Salute, ne ha parlato per la rete Enzo Giacco, che comincia a vedere un corretto passo nella direzione della Casa della salute e che continuerà nel suo obbiettivo.
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Eccola nota stampa congi unta Bevacqua-Suriano del 31 ottobre 2015:
Bevacqua:“Con riferimento alla questione del potenziamento dei servizi socio -sanitari nel Comprensorio di Amantea è intervenuto il Consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il quale ha dichiarato:
“ Ribadisco l’impellente necessità d’interventi volti al potenziamento dei servizi socio-sanitari e d’assistenza nel territorio di Amantea e del suo vasto Comprensorio, che non possono assolutamente prescindere dal mantenimento del laboratorio di analisi.
Ove si verificassero altre ipotesi migliorative in termini di qualità dei servizi e risposte ai cittadini, sarò particolarmente attento e sensibile al fine di favorire ogni eventuale migliore soluzione possibile.
In tal senso, confermo il pieno sostegno alla meritoria azione portata avanti dalla Rete Comprensorio Amantea “Difensiamo la salute”, preannunciando la presentazione in Consiglio regionale, nei prossimi giorni, di una specifica interrogazione.
L’auspicio è che gli organi competenti accolgano le sacrosante istanze provenienti dai territori che, come nel caso di Amantea, sono da condividere e sostenere coerentemente e concretamente”.
Suriano Gianfranco:
Fa seguito alle dichiarazioni del Consigliere regionale Bevacqua, la seguente nota di Gianfranco Suriano, ex Assessore ai Servizi sociali del Comune di Amantea il quale dichiara:
” Voglio ringraziare l’amico e Consigliere regionale Mimmo Bevacqua per la coerenza e la serietà con cui quotidianamente affronta le diverse problematiche in essere nei territori calabresi. Infatti, anche in occasione del dibattito pubblico relativo al problema della sanità nel nostro territorio, al di là delle appartenenze e dei meri calcoli politici, ha deciso di schierarsi, senza se e senza ma, al fianco della Rete Comprensorio Amantea “Difendiamo la Salute”.
Mentre altre figure istituzionali con grande leggerezza lanciano slogan e proclami, spesso contrastanti e contradditori tra di loro, al fine anche di indebolire l’impegno responsabile e spontaneo di decine e decine di liberi cittadini appartenenti alla Rete, il Consigliere regionale Bevacqua ha, invece, scelto di sostenere lealmente e senza strumentalizzazioni di nessun genere le giuste istanze provenienti dal nostro territorio”.
Ndr: Prendiamo atto che il consigliere Bevacqua conferma il suo impegno a difesa del Poliambulatorio di Amantea e non fa passi indietro come certi gamberi-politici che rischiano, appena indietreggiano rispetto alle sacrosante esigenze degli ammalati, di finire pescati e poi in padella!
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Abbiamo notato una contrazione degli accessi al laboratorio di analisi cliniche del poliambulatorio di Amantea.
Parliamo, soprattutto, di pazienti residenti nei comuni di Falerna, Nocera terinese, Gizzera, San Mango, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia , Conflenti che si sono posti la domanda se fosse logico venire come sempre ad Amantea a fare i prelievi con il rischio di trovarlo chiuso.
Vogliamo tranquillizzare tutti.
Il laboratorio di analisi cliniche di Amantea sta bene, ed è vivo e vitale.
Lavora quotidianamente, con la solita professionalità e con la totale disponibilità del personale addetto.
Non solo, ma appare sempre più importante per la comunità che è scesa in piazza per difenderlo da chi vuole ridurne i servizi.
Nei prossimi giorni la rete incontrerà gli organi regionali ai quali ribadirà, con forza, la volontà di difendere i servi sanitari del distretto di Amantea , ad inizia dal laboratorio, anzi di potenziarli
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Tra tanto silenzio finalmente una voce in difesa di Amantea e del “suo” laboratorio di analisi. E’ quella di Franco Filice Presidente regionale A.N.A.P. Confartigianato, Membro della giunta esecutiva nazionale e Pres. Naz. commissione sanità.
Ecco le sue parole: “L’idea di chiudere il Laboratorio di Analisi dell’Asp del Distretto di Amantea, sancita con il Decreto n. 84 del 21 luglio scorso del Commissario ad Acta, appare sempre di più come un atto di imperio, ingiusto ed ingiustificato.
Molti prima di noi hanno evidenziato il lavoro svolto dal laboratorio, la gravità della chiusura, le conseguenze sulla utenza, l’incertezza sulle procedure future.
A nulla è servita la visita del Commissario Massimo Scura ad Amantea, nei giorni scorsi.
Il Commissario è venuto, ha visitato gli uffici ed i laboratori, ha toccato con mano la situazione reale. Ha richiesto solo la presenza degli Amministratori locali.
Abbiamo letto che il confronto è stato “sereno e costruttivo” e che il Commissario ha ricavato dalla visita un’ “impressione positiva”.
Dichiarazioni che significano tutto e niente.
Che possono essere interpretate in qualsiasi modo e che lasciano aperta la porta ad ogni iniziativa, in ogni direzione.
Ci saremmo aspettati almeno un incontro con la stampa, delle spiegazioni, dei chiarimenti, qualche grafico su prestazioni effettuate e costi relativi, sui saldi finanziari positivi della “chiusura” annunciata, dati sulla destinazione dei macchinari, piano per eventuali spostamenti del personale, scuse per i disagi causati, speranze nelle conseguenze positive dell’operazione.
Nulla di nulla.
Riteniamo che questo modo di procedere sia offensivo verso le Istituzioni locali e verso le popolazioni interessate.
Il Commissario ha ovviamente il potere per assumere le decisioni che ha formalizzato nel Decreto. Ma se non le viene a spiegare ai diretti interessati non svolge bene il suo lavoro.
Il suo compito è difficile – ce ne rendiamo perfettamente conto.
Tagliare sprechi e recuperare risorse è diventata misura non più rinviabile. Soprattutto nella nostra Regione. E per svolgere al meglio il suo compito deve fare pulizia, togliere incrostazioni, vincere la resistenza sotterranea ed il boicottaggio dei centri di potere, individuare ed eliminare rendite parassitarie, fannulloni, situazioni di privilegio, ecc.
Ma ci deve spiegare il significato e le motivazioni di questo drastico provvedimento che crea un enorme disagio al nostro territorio.
Deve farlo sia perché è suo dovere e sia per sgombrare il campo da ogni equivoco.
Dare un senso ai suoi provvedimenti potrebbe anche giustificarli.
Al contrario, agire in questo modo lascerebbe in molti il dubbio che Egli stia agendo con grezzi tagli lineari, senza intaccare i reali luoghi di spreco e di disservizio.
Auspichiamo che le forze politiche cittadine facciano sentire la loro presenza. Costituendo dei luoghi di confronto e di dibattito, dove possano emergere le caratteristiche positive del laboratorio di analisi, dove i cittadini e l’utenza possano manifestare bisogni e richieste.
In una parola: dove si possano capire le ragioni degli uni (i cittadini) e dell’altro (il Commissario).
Senz’altro il Commissario avrà la gentilezza istituzionale di presenziare.
Ma sarà bene che i cittadini si ricordino di essere tali, rifiutando lo sgradevole ruolo di sudditi.
Riappropriarsi del diritto di rivendicare le proprie istanze farà bene a tutti, ne siamo sicuri.
Amantea, 17 agosto 2015 Franco Filice
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Anche nell’impossibile calura agostana di questo 2015, che forse è corresponsabile di talune infelici scelte politico-economiche-amministrative che muovono nella direzione di distruggere quel poco di sanità pubblica che ancora persiste a dispetto degli irresponsabili governanti, i sindaci del Basso Tirreno Cosentino non hanno mancato di aderire alla iniziativa proposta dal sindaco di Belmonte Calabro dr Francesco Bruni che ha promosso per ieri pomeriggio un momento di lavoro in difesa del laboratorio di analisi cliniche del poliambulatorio di Amantea e del suo hinterland.
Oggi il comunicato dei sindaci che vi anticipiamo .
I sindaci del BTC non ci stanno e reagiscono ad una scelta ingiustificabile e dagli aspetti fortemente negativi per i diritti alla salute della popolazione locale
Da qui la richiesta al commissario Scura di soprassedere alla attuazione della assurda iniziativa di portare apparecchiatura, medici e sangue dal Basso tirreno a Cosenza
Forte la voce in tal senso dei partecipanti all’incontro ed in primis di Ciccio Bruno, sindaco di Belmonte Calabro e del vicesindaco di Amantea GB Morelli
Ai lavori della politica del BTC anche altri tra cui l’assessore Emma Pati
L’altra buona nuova viene al PD che ieri si è incontrato ( mancavano solo Guccione e Bevacqua) il quale ha “stigmatizzato «l'autoreferenzialità» del commissario nel suo approccio ai problemi della sanità e proposto alla maggioranza di porre la "questione Scura" direttamente all'attenzione del governo. Con un obiettivo: ottenere defenestrazione e successiva sostituzione del delegato dell'esecutivo. Una proposta che, a parte il silenzio di qualcuno, ha sostanzialmente incontrato il favore della gran parte dei consiglieri regionali, per la felicità di Oliverio
Sempre sperando che poi Oliverio ed il PD non abbandonino del tutto Amantea ed il suo hinterland
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Politica
Uno di “gioielli” del poliambulatorio di Amantea è certamente il laboratorio di analisi cliniche.
Vuoi, anche , perché Amantea,grazie alla sua “sciagurata” classe politica, “selfistica” da sempre , dedita alle parole, più che ai fatti, non ha mai né preteso, né voluto un ospedale, pur assentito dal piano predisposto, suo tempo, con la legge 12 febbraio 1968, n. 132 (cosiddetta "legge Mariotti").
Il piano previde ospedali in Amantea, Paola, Cetraro, Praia a Mare, mentre Belvedere restava assistita dalle numerose cliniche private esistenti.
Solo quello di Amantea non venne realizzato.
Ed ancora oggi Amantea ed il suo hinterland ne pagano le conseguenze.
Errori ed omissioni gravissime , a cui si pose rimedio con la ASL n 1 conseguente alla legge 23 dicembre 1978 n. 833 .
Oggi, invece, siamo in presenza del Piano di disfacimento del servizio sanitario italiano
La prova è nella proposta chiusura dell’unico laboratorio pubblico di analisi cliniche e nella conservazione di ben 3 laboratori privati convenzionati.
Una palese dimostrazione che la sanità pubblica sta per chiudere ed essere sostituita da quella privata.
Non spending rewiew, ma movimento verso la privatizzazione della sanità: alla faccia della sinistra italiana!
Ma il mistero più fitto è quello che siamo in pochi a parlarne ( leggi consiglieri comunali) e meno ancora ad agire.
Eppure …….
In sostanza il commissario per risparmiare soldi pubblici normalmente e da tutti sprecati, porta le apparecchiature esistenti ad Amantea in quel di Cosenza, trasferisce i medici in quel di cosenza ed ovviamente trasferisce a Cosenza anche le provette di sangue.
E Cosenza non è dietro l’angolo, ma a circa 50 k m di strada piena di curve.
Pratica mente quello che prima si faceva ad Amantea ora sarà fatto a Cosenza!
Perche? Cui prodest?
E dove è il risparmio?
Non si risparmia sulle apparecchiature
Non si risparmia sul personale, e anzi dovranno essere pagati i costi del trasferimento da Amantea a Cosenza , posto che non nevichi eccetera!
A parte i dubbi di spostare il sangue di 50 km
E tutto questo perchè Amantea non abbia nemmeno una Casa della Salute!
Per questo chiederemo alla Magistratura di indagare!
Giuseppe Marchese
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Cronaca
Amantea e il Distretto corrono il terribile rischio che il locale Poliambulatorio perda anche il laboratorio di analisi cliniche.
Una perdita inaccettabile, che mette in discussione il diritto alla salute degli amanteani e dei cittadini del comprensorio.
Continuerebbe, così, la spoliazione del nostro Poliambulatorio; un tempo tra i più qualificati in Calabria, e nell’ultimo periodo area di saccheggio persino di mobilia e di attrezzatura.
Sembrerebbe, addirittura, che si stia ipotizzando che Amantea resti un semplice punto di prelievo, mentre le analisi sarebbero poi eseguite a Paola se non addirittura a Cetraro.
E così, preoccupati per la gente ed in particolare per gli ammalati del nostro comprensorio, abbiamo deciso di dare il segno della nostra vigilanza
Assumiamo, con questo gesto simbolico, l’impegno non solo a tutelare i diritti degli amanteani e dei cittadini dei comuni di Aiello, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro, Lago, Belmonte , Longobardi e Fiumefreddo, ma anche di operare per accrescerli, cominciando ad allineare i tempi di evasione delle richieste di visite specialistiche a quelli minimi della Calabria, quale affermazione della universalità e costituzionalità del rispetto, da parte dell’Asp cosentina, dei diritti degli ammalati.
Con questa consapevole presa di posizione vogliamo dire basta a questa condizione di Amantea “cenerentola” della sanità regionale.
La nostra attenzione sarà costantemente posta alla tutela di Amantea e del suo hinterland, al personale del Poliambulatorio al quale riconosciamo professionalità, impegno e spirito di sacrificio e alle organizzazioni sindacali.
Ringraziamo quanti stamattina, durante il tempo del nostro presidio simbolico, ci sono stati vicini e ci hanno dichiarato la propria disponibilità a concorrere fattivamente, anche e se necessario, a forti azioni di protesta.
A nessuno è consentito di scherzare sulla sanità e sulla salute dei calabresi e degli amanteani in primis
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Politica