Al giorno d'oggi esistono fortunatamente quegli enti che lavorano per raggiungere scopi socialmente utili senza un guadagno: si tratta delle associazioni “no profit”. Ma quali sono e come funzionano? Cerchiamo di capirlo in modo semplice e diretto!
È necessario precisare come prima cosa che gli enti no profit fanno parte del terzo settore, ossia quello al quale fanno parte le istituzioni e le organizzazioni che si pongono a metà fra il mercato e lo Stato.
Essere un'associazione no profit, cioè senza fini di lucro, non vuol dire necessariamente che non vengano in alcun modo prodotti dei “frutti” in termini economici: anche questi enti possono produrre un attivo, con l'importante differenza che il ricavato non verrà tradotto in profitto, cioè, in poche parole, non sarà distribuito fra i membri della stessa associazione.
Ora che abbiamo tracciato un quadro più o meno esaustivo riguardo a cosa sia in generale un'associazione no profit, cerchiamo di andare più nello specifico trattando gli enti sportivi no profit.
Cosa sono le Associazioni Sportive Dilettantistiche?
Conosciute tramite l'acronimo ASD, le Associazioni Sportive Dilettantistiche sono esattamente quelle che si prefiggono finalità a livello sportivo senza fini di lucro. Perché si determini un'associazione di questo tipo, ci deve essere un accordo di più persone le quali perseguiranno in maniera stabile e continuativa la gestione di una o più attività sportive sotto forma dilettantistica.
È importante sapere che un'Associazione Sportiva Dilettantistica può essere costituita sia sotto forma di ente riconosciuto che non riconosciuto e può ottenere la qualifica Onlus.
Ma affinché in una associazione no profit venga riconosciuto il fine sportivo è necessaria l'iscrizione presso il registro gestito dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), grazie al quale vengono trasmesse puntualmente ogni anno all'Agenzia delle Entrate i dati ai fini di verifica dei presupposti per l'ammissione ai benefici di carattere fiscale.
In genere le ASD sono amministrate da un organo direttivo che viene appositamente eletto da un'assemblea e risponde direttamente ad esso.
Gestire le spese e i pagamenti per la propria associazione no profit in maniera intelligente
Come è già stato precisato prima, gestire un'associazione no profit non significa non “maneggiare” denaro: è per questo che la cosa più conveniente e saggia da fare è affidarsi ad una carta prepagata che consenta di controllare spese e pagamenti, non smettendo di concentrarsi sulla propria missione no profit.
Ogni denaro risparmiato può essere investito per promuovere la propria causa, tuttavia dover sempre controllare e tenere traccia di ogni entrata e uscita, utilizzando rimborsi, anticipi di cassa e carte di credito può rivelarsi davvero complesso e “distraente” nei confronti del proprio scopo primario.
Carta Soldo
Fortunatamente esistono carte prepagate, quali ad esempio Soldo, che permettono di continuare a fare tutto questo sia in modo smart sia nella più totale tranquillità e chiarezza. Basterà mettere a disposizione al personale e ai volontari le carte prepagate Soldo, senza alcuna necessità di verifiche di solvibilità individuali. Per i dipendenti dell'associazione sarà possibile spendere per conto di quest'ultima sin dal primo giorno.