La vicenda è complessa e riguarda la SOGEFIL RISCOSSIONE S.P.A. - SOCIETÀ PER LA GESTIONE DELLA FISCALITÀ LOCALE - Via Martin Luther King - Roges - CS - Esattorie imposte e tributi.
Parliamo di quella SOGEFIL che ha operato in tantissimi comuni calabresi , tra cui Amantea.
Quella società per le cui vicende sono stati rinviati a giudizio Mario Lo Po, di 51 anni, Giovanna Trovato, 37, Leonardo Trovato, 34, Giancarlo D’Agni, 54, Mauro Nucaro, 44, Maria Grazia Lo Po, 46, e Antonio Trovato 71.
La delibera n 132 del 2 settembre 2014 evidenzia che la SOGEFIL avrebbe riscosso 43.591.225,90 euro mentre i versamenti sono stati 27.703.698,22 con una differenza di oltre 15.000.000,00 di euro non versati.
Ed ancora che “il procedimento accerterà anche quali siano stati gli enti pubblici a cui le somme non sono state riversate”
E per questo il comune di Amantea” ha tutto l’interesse a stare in giudizio costituendosi quale parte civile nel procedimento”
Conseguente a questa opportunistica valutazione la decisione di costituirsi parte civile dando mandato all’avvocato Carbone Giacomo del foro di Catanzaro
In sostanza se il Tribunale di Cosenza scoprirà che il comune di Amantea ha crediti nei confronti della SOGEFIL dalla costituzione di parte civile la speranza dell’incasso dei crediti stabiliti dal giudice , sempre che la società o gli indagati abbino da qualche parte i 15 milioni non pagati ai comuni
Oltre gli interessi, ovviamente
Ma potrebbe anche darsi, come sostenuto in passato con la nota pubblicata da questo sito, che il comune non abbia alcun credito nei confronti della Sogefil e che in dati pubblicati dalla stampa siano non veritieri atteso che :” In realtà il nostro comune, non rientra nella casistica delle indagini a carico della Società in questione. Non sarebbe, infatti, stato possibile praticare il trattamento indebito delle somme introitate poiché gli incassi conseguiti per riscossione coattiva durante il contratto di gestione transitavano direttamente su conti dedicati a tale attività ed intestati allo stesso ente .
E’ assai probabile, perciò, che sia verificata una interpretazione distorta dei documenti contabili (rendiconto finale di gestione) laddove quel milione e mezzo circa di euro, restituito dalla So.Ge.Fi.L Riscossioni S.p.A all’Ente, è riferito alle somme non incassate per fine contratto e non, evidentemente, introitate e non versate ovvero trattenute indebitamente dalla stessa. Peraltro, tale importo è stato affidato successivamente ad uno studio legale per la riscossione in via stragiudiziale, tuttora in corso”.
Ora non resta che aspettare vigilando
Da qui la costituzione di parte civile
Al più ove il comune non risulti avere crediti verso la Sogefil avremmo semplicemente applicato il principio di cautela.