Ed ora passiamo ai fatti! Scrive il consigliere Sergio Ruggiero:
“Nel corso del Consiglio comunale di Lunedì 23 u.s., ho naturalmente manifestato vicinanza all’ottima Agente s.ra Anna Montemagno per il vile e gravissimo atto intimidatorio che ha subito, e con Essa all’intero Corpo della Polizia Municipale di Amantea.
Ho sottolineato l’importanza dell’attività svolta, del prezioso lavoro sviluppato quotidianamente dal Corpo, presidio di civiltà su cui puntare per l’affermazione della legalità e la tutela dell’ordine pubblico nella nostra città, ed ho ovviamente condannato l’inqualificabile gesto criminoso. Ho anche aderito all’ottima proposta della Consigliera di Minoranza Veltri di rinunciare ai gettoni di presenza in Consiglio a beneficio della costituzione di un risarcimento all’Agente Montemagno.
Nel contempo ho avuto modo di sottolineare la necessità di porre in essere atti concreti che individuino adeguate e possibili misure di tutela della sicurezza personale dei Nostri Agenti.
Parliamo infatti di persone che operano in una realtà, quella di Amantea, in cui purtroppo il comportamento criminale assume rilevanza, tanto in termini di gravità degli episodi, quanto in termini di frequenza. In questo scenario (si rammenta che anche l’ex comandante Angeli aveva subito un analogo danneggiamento), il Datore di lavoro, cioè il Comune, non può non tenere conto dei rischi correlati allo svolgimento del delicato ruolo degli Agenti a fronte della molteplicità dei compiti di Pubblica Sicurezza (mantenimento dell’ordine pubblico, sicurezza dei cittadini, tutela della proprietà, osservanza delle Leggi e dei Regolamenti Generali e Speciali, attuazione delle Ordinanze delle varie Autorità e soccorso in caso di calamità).
In considerazione dei compiti istituzionali, nonché delle attribuzioni di Agente di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza, il vigile urbano, meglio dire l’Agente di Polizia Municipale, è investito della qualità di Pubblico Ufficiale come previsto dall’articolo 357 del Codice Penale. Ci rendiamo conto di che parliamo?
Si tratta di compiti delicatissimi, anche di carattere sanzionatorio, che espongono gli Operatori a rischi di aggressione, ritorsione, vendetta, intimidazione, e per i quali occorre un’adeguata tutela, oltre che di un elevato grado di professionalità.
Sono convinto che ad Amantea si renda necessario rafforzare il Corpo, sia nel Suo complesso che a livello individuale, in modo che gli Operatori possano agire con serenità e possano finalmente sentirsi “Agenti di seria A” al pari degli Agenti degli Altri corpi di Polizia. E questo è possibile nella misura in cui il datore di lavoro, cioè il Comune, persegua l’obiettivo.
Facendo riferimento alle Norme vigenti, ho inteso lavorare alla stesura di un Regolamento comunale per l’istituzione di un’adeguata forma di tutela rispetto ai rischi correlati alla mansione, pur tenendo presente la necessaria sostenibilità economica del provvedimento. L’elaborato è pronto, ed entro il mese di marzo sarà discusso, e spero, approvato e reso operativo.
La retorica della circostanza va bene se è funzionale all’innalzamento del livello di guardia di fronte a fatti che segnano una deriva civile e morale della comunità. Va bene se serve alla presa di coscienza di un problema drammatico che coinvolge tutti.
Ma deve anche essere funzionale all’assunzione delle responsabilità connesse al ruolo di ciascuno. E il mio ruolo di Consigliere comunale, sia pur di Minoranza, mi dice che devo andare dritto in questa direzione. Amantea 27 febbraio 2015 Sergio Ruggiero