Il termine deriva dal latino «obesitas», che indica la condizione di chi è «grasso, grosso o paffuto», a sua volta derivato da «esum», participio passato di «ĕdere» («mangiare»), con l'aggiunta del prefisso «ob» («per, a causa di»). L'uso del vocabolo «obesity» è documentato nella lingua inglese a partire dal 1611.
I Greci furono i primi a riconoscere l'obesità come un disturbo medico.
Ippocrate scrisse che «la corpulenza non è solo una malattia in sé, ma il presagio di altre».
Il chirurgo indiano Susruta collegò l'obesità alle malattie cardiache e al diabete: egli raccomandava il lavoro fisico per curare i suoi effetti collaterali.
Poi l'obesità venne considerata come segno di ricchezza e di prosperità.
Il sovrappeso era comune tra gli alti funzionari europei nel Medioevo e nel Rinascimento, così come nelle antiche civiltà dell'Asia orientale.
A partire dagli anni cinquanta con l'aumento del peso corporeo sono diventate più frequenti le patologie a carico dei reni e del cuore.
I cristiani infine annoverarono il cibo fra le manifestazioni dell'accidia e della lussuria, due dei sette vizi capitali.
Oggi l’obesità è considerata una patologia tipica, anche se non esclusiva, delle società dette "del benessere".
Nel 1997 l’Oms cominciò a riconoscere ufficialmente la natura epidemica globale dell’obesità.
Un americano su tre è obeso. Per questo l'American Medical Association ha inserito l'obesità fra le patologie vere e proprie (e dunque obbligando i medici a considerarne la diagnosi).
Il problema dell'obesità ovviamente non riguarda solo gli americani, ma è diffuso ampiamente in tutto il mondo occidentale: in Italia gli obesi sono sei milioni di persone, il 10% della popolazione, in Francia essi rappresentano l'11,2% della popolazione, in Belgio il 13,5%, in Svezia l'11%. .
Dieta alimentare corretta, esercizio fisico e approccio psicologico sono le basi per la terapia preventiva e curativa dell'obesità; per favorire il trattamento possono essere prescritti farmaci dimagranti che agiscono riducendo l'appetito o inibendo l'assorbimento del grasso.
Ed oggi si ricorre alla chirurgia bariatrica, per esempio introducendo un palloncino intragastrico.
E così oggi il Rotary di Amantea giorno 29 gennaio organizza il convegno pubblico su “Il sovrappeso e l’obesità in Italia, una epidemia iniziata da più di 40 anni”.
Ne parlano presso il Mediterraneo Palace hotel con inizio alle ore 17.30 Salvatore Basso, Giampaolo De Luca “L’obesità come malattia ambientale”, Nicola Perrotta “Il trattamento chirurgico mini invasivo della grave obesità”.