La storia di Amantea è ricca di arrivi e di partenze.
Arrivavano i nuovi governatori e la città li accoglieva, se di giorno, stendendo i “tumaschj” ai balconi, se di sera, illuminando la via con le torce.
Tutti si interrogavano “ ma chin’è?”, “ i dduvu vene?”.
Nessuno, invece, a chiedersi cosa avrebbe fatto.
Arrivavano le navi e tutti a chiedersi da dove venissero chi le comandasse.
Nessuno a chiedersi cosa portasse.
E quando ci si avvicina alle elezioni tutti a chiedersi quali sono i candidati a sindaco, quali le liste di cui si avvalgono.
Nessuno a chiedersi quali siano gli obiettivi, i programmi, le idee guida.
Anche adesso, nel 2017 tutti a chiedersi se il sindaco sarà Franco La Rupa, Tommaso Signorelli, Sergio Tempo, Francesca Menichino, Andrea Ianni Palarchio, Concetta Veltri, GB Morelli, eccetera.
Nessuno, invece, che si interroghi di cosa Amantea abbia bisogno per ritornare ad essere importante , ad avere un futuro roseo, ad essere un centro culturale, ad attrarre turisti, a creare lavoro e sviluppo.
Eppure chiunque capiti ad Amantea in qualche modo ne resta affascinato e comincia ad amarla.
Un amore forte intenso che, però, impedisce di essere critici e propositivi.
Che ne dite, allora, di cominciare a cambiare la nostra posizione individuale e sociale, stimolando chi ancora vuole bene a questa terra, a questa città dalla grande storia, a proporre nuovi obiettivi, idee innovative, progetti di sviluppo, programmi di modernizzazione , eccetera?
Tanto cosa costa sognare una città bella, capace di offrire ai suoi cittadini ed ai suoi ospiti i servizi di una città moderna, capace di essere ricordata da chi se ne allontana, amata da chi la ha conosciuta o semplicemente visitata?
Vogliamo tutti insieme esporre le nostre proposte per AMANTEA FUTURA?
E soprattutto vogliamo confrontarle con gli altri che amano questa terra, questa città?
Non liste di persone, non eserciti di uomini, che poi litigano tra di loro e che arrivano al comune con desideri personali, bisogni personali, ma liste di idee, progetti, programmi, obiettivi, soluzioni.
Cominceremo con i primi progetti che vi preghiamo di valutare evidenziandone eventuali limiti e suggerendo miglioramenti.
Poi aspettiamo gli altri, quelli che altri capaci concittadini e non, vogliono inviarci per essere aggiunti ai nostri.
Non ci sono limiti alle idee, ai progetti, ai programmi, agli obiettivi. Resta inteso che le proposte migliorative o quelle nuove saranno postate con il nome di chi le ha formulato.