Maledetti, maledetti, maledetti piromani.
Malati ,ignoranti, imbecilli, che, magari, per pulire un pezzo di terreno infestato dalle erbacce danno ad esse fuoco mettendo a repentaglio i beni e la stessa nostra storia.
Nel caso, la chiesetta di San Giuseppe sulle pendici della collina di Camoli.
In tanti a guardare il lavoro dei Canadair che per spegnere il fuoco e salvare dalle fiamme la storica chiesetta di San Giuseppe imbiancavano la collina con i loro lanci di acqua salata.
L’acqua , infatti, vaporizza e lascia sulle rocce e sull’erba bruciata uno strato avvertibile di sali bianchi che cambiano il colore, come fa il pittore sulla tavolozza del proprio disegno.
Un po’ di paura, man mano che le fiamme si muovevano nella direzione del vento, da sud verso nord, fino ad interessare la chiesetta.
Un lancio appropriato e tempestivo ha spento le fiamme proprio quando stavano per attingere la chiesa.
Ma ancora più paura quando sono scoppiati i fari che la illuminavano emettendo un forte botto ed una intesa luce blu.
Per fortuna e per abilità uno dopo l’altro i lanci d’acqua del canadair sono riusciti ad avere ragione del fuoco.
È rimasta una brutta macchia nera, là dove prima dominava il colore dell’erba secca.
E tanta amarezza.
Troppi piromani.
Leggiamo che “…., nel caso specifico il fuoco è partito da un campo (orto) incolto sotto la chiesetta di S. Giuseppe e poi il vento ha contribuito alla propagazione delle fiamme”.
Se non vengono fermati Amantea rischia di essere distrutta
Ma la guerra ai piromani è anche competenza di noi cittadini.
Ognuno di noi ha un cellulare! .
Forza basta una foto da inviare alle Forze dell’ordine per fare cessare queste inaccettabili violenze.
Anche anonimamente.