Lo rendo noto l’Azienda Lamezia Multiservizi SpA con una nota inviata al Comune di Amantea, infatti, domani 5/4/2021, sarà effettuata la raccolta della frazione organica su tutto il territorio cittadino, anche se giorno di festa.
Gli operatori ecologici hanno continuato a pulire le nostre strade, a raccogliere i nostri rifiuti, casa per casa, svolgendo un servizio pubblico essenziale, anche in questo anno nefasto della pandemia.
Non sempre è stato possibile svolgere il proprio lavoro proteggendosi adeguatamente, di fatti, molti operatori ecologici, nel esercizio delle funzioni, hanno contratto e portato nelle loro case il virus, a volte, addirittura, completare il proprio turno di lavoro ha significato rischiare la propria salute.
Raccogliere, tra gli altri, i rifiuti di tutti i cittadini contagiati dal virus, ha inciso, profondamente, su una situazione spesso già molto delicata”.
A questi lavoratori, scrive il segretario FP Cgil di Cosenza Francesco Piro, “va tutto il nostro ringraziamento e quello di tutta la comunità”.
Il segretario FP Cgil di Cosenza Piro ha inviato una richiesta urgente indirizzata dall’Asp di Cosenza poiché gli operatori ecologici, pare, non rientrino nelle categorie dei lavoratori che svolgono servizi essenziali e, pertanto, non avrebbero il diritto di aderire in maniera privilegiata alla campagna vaccinale SARS Covid-19, una grossa pecca da parte di chi ha redatto le categorie, poiché non si capiscono alcune gravi esclusioni ed alcuni privilegiati inclusioni.
Auspichiamo che la vaccinazione rappresenti il superamento di una fase difficile per la sicurezza sul lavoro, in un comparto troppo esposto al rischio contagio in questo anno.
Si ritiene che la vaccinazione, sebbene non obbligatoria e libera scelta dell’individuo, rappresenti oltre che una protezione dai rischi del contagio del lavoratore, anche un gesto di rispetto per il prossimo e per la comunità.
Comunque il segretario Piro ha sollecitato tutte le aziende operanti nel settore dell’igiene ambientale, a prendere contatti con l’ASP di competenza, fornendogli gli elenchi di tutti i lavoratori interessati alla vaccinazione, poiché, i sindacati, in maniera unitaria, stanno facendo grosse pressioni a livello ministeriale per sboccare la cosa.
Conclude il segretario FP Cgil di Cosenza Piro: “La salute è un diritto costituzionalmente tutelato, ragion per cui, diventa obbligo morale garantire la sicurezza nei confronti di soggetti che continuano ad offrire i loro servizi alla comunità nonostante l’eccezionalità del momento”.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Nella Banca Popolare di Bari a rischio futuro lavoratori e risparmiatori con chiusura centinaia di sportelli.
Sappiamo bene quanto sia delicata la vicenda della Banca Popolare di Bari e come il suo futuro sia legato, a doppio filo, a quello della nostra regione visto che interessa migliaia di lavoratori e tantissimi risparmiatori, mentre la pandemia continua a incidere gravemente sull’intero sistema economico e creditizio nazionale e regionale e il destino delle istituzioni finanziarie, nonché quello delle imprese e delle famiglie, è collegato a doppio filo.
Preoccupano, quindi tanti, le notizie relative alla riorganizzazione della Banca Popolare di Bari. Pare, infatti, che la nostra regione sarà fortemente penalizzata dal nuovo assetto.
In particolare la provincia di Cosenza dove saranno chiuse le filiali di Amantea, Casali del Manco, Rende, Scalea e Trebisacce a cui si aggiunge anche quella di Lamezia Terme.
Tenuto conto di questo e delle notizie non proprio rassicuranti riportate dalla stampa nazionale e regionale sul futuro di tante filiali e lavoratori i sindacati bocciano il piano di sviluppo della Banca Popolare di Bari.
Non è stato presentato un piano industriale, tuona la CGIL sulla vicenda della Banca Popolare di Bari, il piano industriale che si aspettavano non è mai arrivato.
Al suo posto, invece, uno che presentava solo tagli lineari di personale e sedi.
Una banca, fanno sapere i sindacati, che in questo momento di emergenza poteva presentarsi sul territorio come punto di riferimento e istituto in grado di avviare un dialogo proficuo con i lavoratori.
I sindacati hanno spiegato in una nota che si aspettavano un piano che delineasse il rilancio dell’ente bancario pugliese.
Pesanti, fanno sapere, gli interventi sul personale: sono stati dichiarati 900 esuberi su 2.642 dipendenti, ma in realtà i lavoratori che potrebbero andar via sono molti di più se si considerano sia le esternalizzazioni di alcune attività e le conseguenze delle chiusure di filiali in regioni lontane con il ricorso a una mobilità territoriale selvaggia, che si tradurrebbero in alcuni casi in ulteriori risoluzioni di rapporti di lavoro.
Delusi quindi i sindacati che si aspettavano delle risposte sul modello di banca, al servizio delle imprese ma anche delle famiglie, e invece non è ancora chiara quale sarà l’offerta di prodotti e le condizioni alla clientela, non è chiaro come si distribuirà nei vari territori in cui dovrebbe continuare ad operare.
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Cronaca
Parla Barbagallo e ne approfittiamo per dare un futuro governo al’Italia.
Cosa dice Barbagallo della UIL ?
1): “Abbiamo 150-160 crisi aziendali che interessano 200000 lavoratori!
Se non si copre questo periodo con gli ammortizzatori sociali ci saranno problemi di tenuta sociale perché saremo costretti a portare in piazza i lavoratori.
In momenti come questi, di crisi economica, non è certo la ricetta ideale.
Ma senza risolvere questi problemi, senza dare risposte sull’ILVA, sul Mercatone Uno, dell’Alitalia, della Blue Tech di Termini Imerese, noi avremo tensioni sociali in tutti i settori produttivi.
Che soffrono per una cosa molto significativa: in questo nostro paese il 75% delle imprese lavorano per il mercato interno.
E a queste aziende possiamo ridurre tutte le tasse a zero, ma se non ci sono lavoratori, pensionati e giovani, che hanno la possibilità di avere un potere d’acquisto per comprare ciò che produciamo per noi stessi, quelle aziende chiuderanno lo stesso.
Per questo assieme agli imprenditori abbiamo detto che bisogna questa volta togliere le tasse ai lavoratori e ai pensionati, che hanno il più alto costo medio come costo del lavoro e i i più bassi salari e le più basse pensioni”.
2) La Confindustria dice che ci sono 111 miliardi di evasione fiscale; “Perche non si attacca l’evasione contributiva e fiscale?”.
3) La Corte dei Conti dice che ci sono 60 miliardi di corruzione e sono in aumento;
4) La ConfCommercio dice che ci sono 27 miliardi di usura e pizzo;
5) l’Istat dice che c’è il 30% di lavoro nero; “Perché non fate emergere il 30% di lavoro nero, per legge?”;
6)“Abbiamo anche un problema demografico: in questi ultimi tre anni si sono persi 700000 cittadini, la differenza tra morti e nascite”. “Ho detto che occorre fare accordi e prepararsi ad andare a prendere gli immigrati. Sennò le nostre aziende non potranno riprendersi economicamente”.
7)”Abbiamo perso 700000 posti di lavoro nel settore edile. Dobbiamo ripartire dall’edilizia, dal proteggere le nostre aziende e i nostri lavoratori, da far aumentare la produttività ma col benessere lavorativo”.
8) “Il paese si sta sbriciolando, perché il 68% del territorio è affetto dai problemi sismici, e il problema più grosso è che gli eventi idrogeologici che derivano dal cambiamento del clima, mettono in ginocchio il paese. Si spendono più soldi per le emergenze che non per mettere in sicurezza il territorio. Poi bisogna riportare il Mezzogiorno ai livelli di quando si stava avvicinando al resto dell’Italia”
9)Eccetera
Ecco , i sindacati conoscono le malattie dell’Italia ed hanno le cure .
Bene! Ed allora perché non si candidano per governare l’Italia? Se non lo fanno loro che hanno milioni di tesserati, allora chi?
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Storia locale della Calabria
Nella riunione con i vertici della Cgil si è parlato di fabbisogno del personale dell'Ente comune (al fine soprattutto della urgente sostituzione delle figure professionali in pensione o prossime a tale soglia) e della situazione delle poche risorse umane impiegate sul territorio amanteano dalla società partecipata pubblica Lamezia Multiservizi.
L'amministrazione Comunale rimane dell'avviso che le società interamente pubbliche, specialmente quelle che si occupano della gestione integrata del ciclo dei rifiuti, vadano tutelate e salvaguardate, ed anche qualora si dovesse verificare una procedura fallimentare bisogna incominciare a pensare alla costituzione di una nuova società in house tra Enti locali contermini, capace di occuparsi di diversi servizi essenziali (raccolta, spazzamento, mense e trasporti scolastici, cimiteri, verde pubblico, manutenzione e verde pubblico).
Il democratico confronto è servito a mettere in evidenza l'impiego sistematico da parte della Lamezia Multiservizi di un numero di lavoratori inferiori a quello previsto dal capitolato contrattuale che si ripercuote sull'efficacia ed efficienza del servizio con forte penalizzazione soprattutto delle periferie e con un carico di lavoro eccessivo sugli stessi lavoratori.
Tutela e dignità delle risorse umane attraverso l'assunzione di altre unità lavorative per garantire standards qualitativi della raccolta differenziata è divenuto l'obiettivo condiviso tra Sindacato ed Amministrazione, attraverso
un accordo comunque da raggiungere con la Lamezia Multiservizi Spa tramite concertazione di un tavolo tecnico presso la Prefettura competente.
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Economia - Ambiente - Eventi
Possibile soluzione per i vertici Cgil.
Durante la notte, infatti, le trattative avrebbero disegnato un possibile accordo: Maurizio Landini segretario generale e Vincenzo Colla vicesegretario generale cui successivamente, è l'ipotesi del momento, potrebbe affiancarsi, sempre come vicesegretario, Gianna Fracassi per una questione di equilibrio di genere.
In segreteria inoltre, a fronte di uscite già programmate di Camusso e Martini, entrerebbero il segretario generale dei chimici Emilio Miceli, colliano, e un altro componente femminile di area landiniana.
La commissione elettorale è ora in procinto di riunirsi.
(Adnkronos)
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Italia
Oggi pomeriggio con inizio alle ore16.00 presso il Campus Temesa l’incontro di Maurizio Landini con Amantea
Interessante il tema dal titolo :
La bonifica del territorio tra sviluppo, diritto alla salute e legalità.
Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che aspettano da anni un alloggio popolare e che contestano le occupazioni abusive da chiunque poste in essere in particolare da coloro che hanno i mezzi finanziari per pagare un fitto ordinario , se non per comprarsi un alloggio proprio.
Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che sono costretti a non curarsi perché non hanno mezzi economici per pagare gli specialisti privati che sostituiscono una sanità pubblica inidonea, inefficiente, incapace o per raggiungere la sanità pubblica là dove funziona nettamente meglio che ad Amantea.
Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che aspettano un lavoro e la dignità che ne deriva.
Ci hanno detto che saranno presenti amanteani che aspettano quella legalità praticata e vissuta quotidianamente indispensabile per garantire ai giovani un futuro.
Ci hanno detto che ci saranno amanteani che vogliono un paese che non nasconda la propria immondizia e poi ne invochi la bonifica
Una occasione imperdibile
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Politica
La bontà della notizia è di per sé nell’altissima qualità culturale ed umana dell’uomo Landini.
Una persona che attira l’attenzione e la simpatia di lavoratori di ogni credo politico.
E poco importa che Maurizio Landini, salvo sorprese, probabilmente, sarà il prossimo segretario della CGIL.
La presenza di Landini è stata chiesta ed ottenuta dalla CGIL della provincia di Cosenza.
Nella occasione sarà tenuto un convegno su tematiche ancora da definire con chiarezza ma che comprenderanno lo sviluppo, il lavoro, l’ambiente.
Il convegno si terrà a metà gennaio 2019 nel Teatro del Campus.
E’ facile immaginare una notevole presenza di Cgiellini, di LSU-LPU, di predenti lavoro, di ambientalisti di tutta la provincia cosentina.
Proprio per questa ragione gli organizzatori stanno valutando una diretta streaming.
Per maggiori informazioni contattare Massimiliano Ianni della CGIL di Amantea.
Comunque noi vi terremo aggiornati.
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Cronaca
Ecco la verità sui migranti:La troviamo su Milanotoday che scrive delle 3.000 persone che hanno partecipato alla manifestazione anti-razzista, organizzata dai Circoli operai di Lotta comunista (con loro diverse sigle sindacali e di sinistra, tra cui Fiom, Cgil e Anpi), che si è svolta domenica a Milano.
Un serpentone del corteo si è snodato dai Bastioni di Porta Venezia, poi San Babila, corso Matteotti e largo Mattioli, fino a piazza della Scala.
Queste le verità emerse:
Viva l’Internazionalismo.
Nessun lavoratore è uno straniero, la nostra patria è il mondo intero.
Prima i proletari, di qualunque condizione e nazionalità.
E’ il momento del coraggio, il momento di scendere in piazza contro l’Europa che li lascia affogare (i migranti) nel Mediterraneo.
E’ il momento del coraggio, il momento di scendere in piazza contro l’Europa che paga gli sgherri in Libia.
Vergogna.
Come è possibile che i Paesi più ricchi del mondo chiudano la porta in faccia alla vita, ai giovani che sognano solo una vita migliore.
Noi diciamo loro benvenuti, non siete soli: siete il nostro presente, sarete il nostro futuro.
Siete i lavoratori d’Europa.
Viva l’accoglienza, l’integrazione.
"Oggi la piazza è nostra, Salvini, Di Maio tornate a casa vostra".
Schierarsi uniti contro questo governo di bulli e tirapiedi.
Unità di classe contro chi ci vuole dividere.
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Italia
Come non cogliere il grido disperato di Angelo Sposato segretario generale della Cgil Calabria ?
Quel grido che dice quanto sia stato “Importante e opportuno l’accesso ispettivo antimafia disposto dal Prefetto di Reggio Calabria nell’Azienda sanitaria provinciale”.
Quel grido pubblicato sul suo profilo facebook diventa una reale invocazione quando dice “Da tempo lo stiamo chiedendo a tutte le prefetture della Calabria per tutte le Asp”.
E poi continua” E’ bene coinvolgere anche le procure distrettuali antimafia”.
Non sappiamo perché la Cgil assuma questa –per noi, innovativa- posizione.
Ma siamo suscettibili di supporre che conoscano meglio di noi l’interno della sanità calabrese ed amando come noi la nostra terra ed i malati calabresi siano giunti alla soluzione finale della denuncia pubblica di uno stato inaccettabile.
Sarebbe un miracolo.
No, anzi, una rivoluzione.
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Calabria
Il silenzio della politica del Tirreno cosentino viene rotto dalla forte voce della CGIL
«Dove c’è reato amministrativo, di qualsiasi entità esso sia, c’è decadimento morale ed etico.
C’è violazione di legge e della buona condotta amministrativa,
c’è ripiegamento e asservimento a interessi criminali mafiosi e massonici, c’è la rottura del patto tra amministratori ed elettori ma pure, c’è la violazione dei diritti del mondo del lavoro, c’è il danno arrecato alle buone imprese rispettose di leggi e Contratti, c’è la violazione dei diritti dei cittadini troppe volte deprivati di servizi pubblici adeguati a standard di qualità ed efficienza ed ai costi sopportati dalla fiscalità locale».
E’ quanto hanno detto Giuseppe Guido, segretario generale Cdlt-Cgil del Pollino, Sibaritide, Tirreno e Mimma Iannello, responsabile Cgil dell'area del Tirreno affermando: «Sosterremo ogni misura tesa ad accrescere la cultura della prevenzione nella Pubblica amministrazione e ogni azione della magistratura finalizzata a perseguire quanti, nel pubblico come nel privato, usano le risorse pubbliche per arricchimento illecito o per oliare la macchina del consenso elettorale o di carriere personali.
Allo stesso tempo, la Cgil incoraggerà e sosterrà le buone pratiche amministrative che sanno fare virtù di ogni risorsa pubblica nell’interesse collettivo del mondo del lavoro, dei cittadini e delle loro comunità».
In sostanza sembra una risposta a chi e quanti stanno scientemente sottovalutando la forte innovazione dell’azione del procuratore Bruni.
Per i sindacalisti della CGIL, invece, occorre aggredire ogni forma di corruzione, ogni potere e interesse mafioso.
«La Cgil, saluta positivamente le ultime dichiarazioni del Procuratore capo, Pierpaolo Bruni, in merito alla volontà della Procura di Paola di contrastare ogni illecito amministrativo affiancando l’azione della magistratura ad un gruppo specializzato di professionisti capace di stanare ogni forma di malaffare e collusione consumato nella lotta contro la pubblica amministrazione».
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Alto Tirreno