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Dalla miniatura di Skylitzes di Madrid dell’assedio di Amantea la occasione unica di conoscenza di una parte della storia poco nota della nostra città

Tra i tanti dominatori del territorio amanteano come dimenticare i Bizantini ed in particolare la storia della “reconquista” della città da parte di Niceforo Foca il vecchio che nell’885-886 espugna la città?.

Hanno fatto bene il dr Aldo Andreani e gli altri amici di “Prospettive” a chiedere a Roberto Musì di ricordare o meglio di far conoscere questa parte di storia locale indagata e conosciuta da pochi.

E questo non soltanto per le qualità storiche del relatore, ma anche per il fatto che Musì sembra un “poeta” della storia, un poeta che incanta le platee, e non fa mai venir meno la sua e la altrui attenzione, che affascina per la vastità del suo discettare su fatti antichi del nostro territorio.

Puntuali i suoi richiami storici, puntuali e completi , organica a sua trattazione.

Tutto inizia con “l’immagine raffigurante Amantea assediata, dipinta a colori e per nulla sbiadita, molto bella artisticamente e ben disegnata ……con a sinistra i bizantini del generale Foca, armati fino a denti con lance e spade e schierati in battaglia contro le mura della città. Più avanti poi un altro gruppo di soldati più audaci sta per scalare le mura fortificate, mentre a destra gli assediati come intimiditi e in preda alla paura, stanno per soccombere”. Una descrizione che permette anche senza vederla di capire la piena e profonda bellezza dell’immagine di Skylitzes .

E via di seguito con una ricchezza di informazioni come la probabile costruzione del primo approdo e delle prime robuste fortificazioni proprio a cura dei bizantini che in questa collina invasa dalle acque del tirreno videro “un luogo , posto nelle estreme vicinanze dei Longobardi (vedi Tarife di Longobardi) , che aveva la possibilità ed opportunità di essere un avamposto.

E poi di seguito l’epoca dell’arrivo 535-553 quando Narsete caccia i Goti, poi la elevazione di Amantea a sede vescovile ( 730) come consta dalla lista delle diocesi nota come Diatyposis dell’imperatore Leone VI° composta al principio del X secolo.

Ed ancora l’arrivo dei saraceni che dall’839 si assicurano la conquista della Sicilia e che sotto la guida di Al-Abbas Ibn-al-fad si lanciano alla conquista del continente fino a che nell’846 sembra prendano la città di Amantea riconoscendone la sua importanza quale approdo ed avamposto insediandovisi ed elevandola ad emirato.

E di seguito nell’885-866 dopo 40 anni, e successivamente al fallimento dell’assedio da parte delle truppe bizantine guidate dal generale Massenzio, la riconquista a cura di Foca.

Non finisce qui perché sembra che intorno al mille , 970-1020, le truppe dell’emiro Ibrahim Ibn Amhed rioccupano Amantea e vi si insediano per altri 50 anni

Ed infine ancora una volta la loro cacciata da parte delle truppe del generale Thema tra il 1025 ed il 1032.

Date, nomi, richiami di storici locali (tra tutti Cenzino Segreti , Enzo Fera e Gabriele Turchi) e non(tra tutti Giosuè Musca, Angelo Arioli, Al-Idrisi, Michele Amari, Cristina Tonghini,Luigi Maria Ugolini, Giovanni Battista Moscato, eccetera), una finestra aperta su un pezzo importante della nostra storia locale e regionale, una opportunità per la sua conoscenza.

Pregevole, per concludere , la introduzione della professoressa Pina Ferraro Perciavalle che ringraziamo in uno alla associazione Prospettive, ed all’amico Roberto Musì.

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Ovviamente benvenuta ad Amantea.

Forse lei non lo sa ma era attesa da tempo, perché da tempo mancava un vero segretario

La aspetta un compito invero difficile

Ma ritengo sia possibile aiutarla, sempre che lo voglia..

Cominciamo con il segnalarLe qualcosa.

Partiamo dall’invito a LEGGERE LE DELIBERE del comune prima di firmarle.

In molte di loro ci sono macroscopici errori di italiano, errori che da quando le delibere sono sul web offrono stimoli a riflessioni non felici.

Riflessioni che, ovviamente, non si limitano alla sola amministrazione comunale ma coinvolgono anche la intera città: e non è certamente giusto!

Ma non è questo il problema.

Se vi abituerete a leggere le delibere scoprirete tante altre cose: non belle!

Per esempio, andate a leggervi la delibera di giunta n 15 del 30 gennaio 2014 ad oggetto: Rassegna teatro popolare. Carnevale di Amantea. assegnazione organizzazione e gestione all’associazione piccolo teatro popolare il Coviello. Impegno di spesa.

Vi accorgerete subito che nella prima pagina( copia ed incolla) al Dato atto, lettera b) c’è scritto che nella fattispecie non è richiesto il parere di regolarità contabile in quanto la presente non comporta alcun impegno di spesa.!

Non è certamente un falso, ma solo un errore. Uno dei tanti, certo. Ma inaccettabile. Un po’ di attenzione non guasta.

In seconda pagina alla sezione parere del responsabile del servizio interessato viene “ dato atto dell’avvenuto compimento delle procedure tecnico amministrative previste dalla legge”. Lei ben sa che la qualcosa non si rileva affatto nella delibera! A lei le conclusioni.

Sembra manchi, poi, la terza pagina della delibera che deve iniziare con la voce “Proposta di deliberazione”.

Ed infatti la quarta pagina inizia con un incomprensibile “ promozione dell’immagine turistica”

Incomprensibili sono anche quanto scritto al punto 2) alle voce “fissare” !! ed alla voce “rimborserà”!!!!

Sorvoliamo ( Lei deciderà personalmente) sul resto delle cose che ci sembrano “OLTRE” e che certamente non appaiono giustificate da una possibile dichiarazione “ho trovato una delibera che”. La sua esperienza le sarà da guida.

Che i capigruppo consiliari non abbiano( forse) avanzato osservazioni conferma che pochi (speriamo buoni) ad Amantea leggano le delibere.

Auguri di buon lavoro.

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Riceviamo e pubblichiamo:

“Curioso episodio quello accaduto ad Amantea, sulla costa tirrenica cosentina, lo scorso 8 febbraio.

I cittadini del comune, in estate tra i più frequentati della zona, uscendo presto di casa al mattino per recarsi sul posto di lavoro o per portare i propri figli a scuola, hanno trovato una sorpresa particolare ad attenderli nelle vicinanze di molte edicole locali.

Una locandina, apposta di fianco quelle che riportavano le prime pagine dei maggiori quotidiani locali, diceva: “Speciale elezioni Amantea, anche la lista 21 luglio scende in campo. Finalmente è l’ora della svolta”.

Il titolo era pubblicato sotto il nome dell’inesistente testata Tribuna Sud - Quotidiano d’informazione alternativa.

E se a primo impatto l’inganno può essere sfuggito a qualcuno, c’è chi non ha impiegato troppo tempo a capire di trovarsi di fronte ad una inconsueta presa in giro.

Sì perché ad Amantea il 21 luglio è il cosiddetto “jùornu di’ ciuoti”, il giorno dei pazzi, un tempo giornata goliardica che qualcuno, in paese, amava festeggiare.

La trovata però non ha lasciato indifferente diversi cittadini di Amantea, così come non pochi uomini delle istituzioni locali. Fra questi, Gianfranco Suriano, consigliere comunale e portavoce

dell’Udc di Amantea, che ha prodotto esposto alla Procura della Repubblica in merito all’accaduto.

«Lo scherzo, - ha osservato Suriano - sebbene all’apparenza innocuo, è in realtà di pessimo gusto, e lesivo della reputazione di Amantea; questo per diverse ragioni. Danneggia infatti il diritto dei

cittadini tutti ad avere una corretta e trasparente informazione, un elemento imprescindibile nella società contemporanea, anche per il raccordo fra istituzioni e cittadini, per essere così bassamente svalutata.

Lede, inoltre, l’immagine degli amministratori locali, dei partiti politici, dei movimenti, di tutti quei cittadini che si interessano della “cosa pubblica”, lavorando a fianco alle istituzioni, e contribuendo

ad animare, in modo sano, il dibattito politico, con le proprie proposte e le proprie idee. Negli scorsi anni - ha proseguito il consigliere - la nostra cittadina ha subìto già dei duri colpi: penso

alla questione della nave dei veleni e all’inquinamento del fiume Oliva; penso, ancora, allo scioglimento, a mio avviso ingiusto, del Consiglio comunale. Il messaggio che un fatto del genere vuol fare passare è che è possibile tentare di distruggere il lavoro di quanti sono impegnati a costruire una proposta politica e amministrativa sostenibile per la città, quindi per il bene comune. È ingiusto - ha proseguito - che la rispettabilità di una cittadina fatta di donne e di uomini laboriosi, con forte coscienza civica, venga messa in discussione da una evidente minoranza. Il dibattito politico ed amministrativo ad Amantea non può essere ridotto a barzelletta. Si tratta, invece, di programmare seri interventi per lo sviluppo del comprensorio tutto, specie in una fase di recessione economica, di crisi occupazionale e, purtroppo, anche valoriale, come già molti osservatori della politica e della società hanno avuto modo di affermare a livello nazionale. Credo - ha chiosato Suriano - che se il fatto fosse ascrivibile a una stupida trovata sarebbe certamente condannabile,

ma che sarebbe ben più grave se opera di persone che orbitano attorno al mondo della politica, perché le lotte non si fanno con la codardia di anonime provocazioni, ma mettendoci la faccia.

Auspico che, in ogni caso, i fautori di questo atto irresponsabile e becero prendano coscienza del grave errore fatto e che capiscano che gesti simili possono anche essere l’apripista ad altri di portata

ben peggiore di cui nessuno, presumo, voglia farsi responsabile».

Mezz’euro sabato15 febbraio 2014 X di Francesco Fotia

Fantomatica lista civica “21 luglio” scende in campo nel centro tirrenico.

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