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La storia è maestra. Per formare il Governo basta chiudere a chiave le porte del Parlamento.

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Il 4 marzo u.s. gli italiani sono stati chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento Italiano.

Nessun partito o schieramento politico ha ottenuto la maggioranza per poter formare il nuovo governo.

 

Dal 4 marzo sono passati più di due mesi ed ancora i partiti politici non hanno trovato nessun accordo.

Tutti dicono di aver vinto e tutti vogliono diventare Presidente del Consiglio, ma non avendo la maggioranza in Parlamento, il Presidente della Repubblica ancora non ha dato mandato né a Salvini, né a Di Maio a formare il nuovo Governo della XVIII Legislatura.

Dovrebbero mettersi insieme i due contendenti che hanno ottenuto più voti, però ancora litigano fra di loro e il tempo passa inesorabilmente.

Io, mettendo da parte la Costituzione, ce lo avrei un bel rimedio.

Sono sicuro che in sole due ore troverebbero l’accordo.

E a questo punto, leggendo un libro di storia, mi sono imbattuto nella elezione a Papa di Gregorio X eletto nel lontano 1271.

Sono passati 8 secoli ma quello che è successo a Viterbo lo trovo di attualità.

Voi, amici lettori, certamente conoscete meglio di me quello che è successo dopo la morte del Papa Clemente IV.

I Cardinali di Santa Romana Chiesa si riunirono nel Palazzo Arcivescovile di Viterbo per eleggere il nuovo Papa.

I Cardinali non trovarono l’accordo perché erano divisi fra di loro.

C’erano due schieramenti contrapposti: da un lato i francesi, dall’altro i tedeschi.

Il che rendeva assolutamente difficile un qualsiasi accordo.

E intanto i giorni passavano.

Quello che si è verificato allora, oggi si sta verificando nel Parlamento Italiano.

Intanto fuori dal Palazzo Arcivescovile la situazione peggiorava di giorno in giorno.

Assassini e rivolte erano all’ordine del giorno.

La folla era inferocita e i Cardinali perdevano tempo in discussioni interminabili e inconcludenti.

I mesi passavano e i Cardinali non si decidevano a eleggere il nuovo Papa.

Allora intervenne il Podestà della cittadina e il Capitano del Popolo , i quali ordinarono la chiusura delle porte della città e chiusero a chiave i Cardinali e ridussero le vettovaglie.

E poi scoperchiarono il tetto dell’edificio.

E così i Cardinali, sfiniti ed affamati, il 1° settembre 1271, dopo 1006 giorni di sede vacante, raggiunsero un accordo ed elessero Papa Gregorio X al secolo Tebaldo Visconti che addirittura si trovava lontano dall’Italia, era in Terra Santa per la Crociata.

Fu incoronato Papa a marzo dell’anno dopo, al suo ritorno a Roma.

Che lezione possiamo trarre da quell’avvenimento famoso?

Anche noi, oggi, stanchi e presi in giro da questo tira e molla tra i vari schieramenti politici, potremmo chiudere a chiave i Deputati e Senatori e ridurre stipendio e vettovagliamento e altri benefizi.

Sono sicuro che in un solo giorno troverebbero un accordo e in fretta e furia avremmo un nuovo Governo. Siete d’accordo con me, amici carissimi?

Francesco Gagliardi

Redazione TirrenoNews

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