Papa Francesco: Mercoledì 7 febbraio nell’Aula Paolo VI nella città del Vaticano si è tenuta la consueta udienza generale e il Santo Padre, Papa Francesco, ha chiesto ai tantissimi sacerdoti presenti di calibrare le omelie durante la Messa.
Ha dunque incentrato la sua catechesi sul Vangelo e l’omelia.
L’omelia, ha ribadito, non deve essere troppo lunga, ma breve, concisa, ben preparata prima, comprensibile a tutti, con parole semplici ma efficaci altrimenti i fedeli si annoiano, parlottano fra di loro, si addormentano e alcuni addirittura abbandonano la chiesa e vanno a fumare una sigaretta.
Ha dimenticato, però, una cosa che da qualche anno a questa parte sto notando io durante la celebrazione della Santa Messa: uomini e donne giocano col telefonino e mandano messaggini agli amici con l’Iphone.
Ai sacerdoti il Papa ha chiesto di non improvvisare ma di preparare prima le omelie e non andare a braccio come fanno molti sacerdoti e per farlo, secondo il Pontefice, c’è un metodo infallibile: con la preghiera e con lo studio.
Dunque l’omelia per essere ascoltata e capita dovrà essere chiara e breve e non deve superare i dieci minuti altrimenti gli ascoltatori si annoiano, si distraggono, non prestano attenzione.
Il grande Cardinale Lercaro di Bologna raccomandava ai suoi preti della Diocesi omelie brevi, inferiori ai 15 minuti, perché dopo si dicono soltanto cretinate. Questo è vero.
Però alcune volte gli ascoltatori si annoiano e non seguono le parole del sacerdote non perché l’omelia è troppo lunga ma perché i contenuti non lo soddisfano.
Dunque dipende anche per quello che dicono. Infatti mi è capitato chissà quante volte nel corso degli anni ad assistere ad alcune messe nella parrocchia del mio paese e il sacerdote dell’epoca, specialmente quando in chiesa c’era molta gente, faceva comizi elettorali altro che omelie.
Spesso si scagliava contro gli amministratori locali solo perché non erano democristiani.
Non è la prima volta che il Santo Padre invita i sacerdoti a fare prediche brevi, concise, comprensibili a tutti.
Ben 19 pagine su 220 dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, il documento programmatico del pontificato di Francesco, sono dedicate a come si fa una predica.
Siano dunque brevi e non devono sembrare una conferenza o una lezione.
Voglio augurarmi che i sacerdoti dell’Archidiocesi di Cosenza – Bisignano abbiano letto il discorso del Santo Padre e lo mettano in pratica.
Ndr. Leggiamo che il papa avrebbe detto che “al massimo” le omelie devono durare 10 minuti!.