Un'epidemia di polmonite è stata accertata nel Bresciano, con oltre 150 casi rilevati negli ultimi giorni nella zona tra Montichiari e Calvisano.
L'Agenzia di tutela della salute di Brescia sta indagando per capire le cause, e non è escluso che il responsabile sia un batterio presente nell'acqua.
Per questo si è tenuto anche un vertice tra i gestori degli acquedotti e l'Ats, ed è in programma un incontro con i sindaci della Bassa bresciana Orientale.
Vista l'alta incidenza di casi, anche la Regione Lombardia ha avviato un'indagine epidemiologica: "Negli ultimi giorni - ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera - presso alcuni Comuni della bassa bresciana orientale si è registrato un numero di casi di polmonite superiore a quello atteso nello stesso periodo.
A fronte di questo incremento, abbiamo tempestivamente attivato, tramite l'Agenzia di tutela della salute di Brescia, un'indagine epidemiologica e ambientale per individuare possibili collegamenti tra i casi".
L'età media delle persone visitate ai pronto soccorso o ricoverate nei i presidi ospedalieri del territorio risulta superiore ai 60 anni e, in molti casi, si tratta di soggetti con uno stato di salute già compromesso antecedente alla manifestazione della polmonite, specifica inoltre l'assessore.
"Le Asst che hanno preso in carico i pazienti - ha sottolineato Gallera - hanno ricercato, in tutti i casi, la presenza di legionella: al momento 2 sono i casi risultati positivi e ricoverati presso l'Asst Spedali Civili", mentre "Ats Brescia ha contattato i sindaci dei Comuni interessati per un primo aggiornamento" e "sono in corso interventi per l'analisi della rete di distribuzione dell'acqua potabile e delle torri di raffreddamento".