Alla Segreteria del Pd, la corsa è a sei( nella foto un signore che a 105 anni corre i 100 metri)
"Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti: sono questi i candidati che oggi hanno consegnato le firme e che, ultimate le operazioni della Commissione per il Congresso, si contenderanno la leadership del Pd".
E’ quanto si legge in un tweet del Pd.
Il primo a depositare le firme in mattinata nella sede del Nazareno è stato Francesco Boccia.
Il regolamento prevede la presentazione di un numero di firme da 1500 a un massimo di 2000 raccolte in almeno cinque regioni.
Il termine per la presentazione delle firme scadeva alle 18.
Ma è tutto uno scherzo. Una finta gara.
Tutti sappiamo che vincerà Zingaretti.
Zingaretti corre in piano, tutti gli altri ad ostacoli.
In sostanza tutti gli altri sono concorrenti di accompagnamento.
Nobili persone, per carità, che non hanno mai avuto attitudine, voti e nemmeno speranza.
Dopo il gran rifiuto di Minniti, nessun altro grande nome si è fatto avanti.
Nemmeno Magorno ha avuto la possibilità di candidarsi ( o ha voluto) pur essendo scaduto da mesi dal ruolo di segretario regionale e quindi disponibile ad altri incarichi
La cosa più importante è sapere se Renzi sarà ancora della partita, o meglio del PD, o se invece farà un suo partito.