A partire dal 2014, con il boom mediatico dei droni, le immagini di edifici e paesaggi ripresi dall’alto non sono mai state così sensazionali. Sarà capitato quasi a tutti di vedere un drone volare nel cielo, intento a svolgere il suo lavoro. Come, allo stesso tempo, sarà capitato quasi a tutti di vedere video e immagini di paesaggi mozzafiato ricostruite anche in 3D. Ma pochi sanno come siano state realizzate realmente. È vero, sono state fatte da un drone ma con quale tecnica? Eccola qui spiegata.
Fotogrammetria con drone, anche detta aerofotogrammetria
Che cos’è: La fotogrammetria con drone è una tecnica che consiste nel far volare un drone attorno a un paesaggio o un edificio interessato, a cui scatterà una serie di foto che verranno successivamente rielaborate attraverso un software. Questo software (e di questo tipo ce ne sono tanti) sarà in grado di trarre da queste immagini una serie di punti, che andranno, poi, a formare una nuvola di punti, ovvero un gruppo di punti posizionati secondo coordinate ben precise. In questo modo si otterrà l’immagine 3D desiderata e il gioco sarà ormai fatto.
Rilievi con il drone: perché farli: La fotogrammetria con drone è un modo semplice ma, soprattutto, economico per svolgere lavori di questo tipo. Infatti, è ormai diventato un bene essenziale, utilizzato nei più svariati ambiti: dalla pianificazione urbana alle riprese archeologiche, nonché dalla semplice cartografia tecnica fino ad arrivare alle esplorazioni di cave e riprese per l’attività di sicurezza urbana. È davvero sensazionale! La tecnologia semplice e innovativa che ci piace!
La fotogrammetria con drone può sostituire un satellite?
Bisogna dire che c’è una bella differenza tra il lavoro che può svolgere un drone e quello che può svolgere un satellite. Sostanzialmente il lavoro che svolgono è quasi identico – pensiamo alle immagini in 3D di Google Maps che sono ottenute proprio grazie a un satellite. Tuttavia, ognuno di loro è in grado di fornire dei benefici e degli svantaggi a seconda del fine per cui verrebbero utilizzati. Ad esempio, un agricoltore che avrebbe voglia di monitorare i suoi campi coltivati potrebbe fare affidamento tanto a un drone quanto a un satellite. Per lui non farebbe tanta differenza usare uno piuttosto che l’altro. Mentre, per un ingegnere o un architetto che avrebbe intenzione, invece, di ristrutturare o costruire dal nulla un edificio, per cui avrebbe necessariamente bisogno di avere una vista più puntuale del luogo in cui andrà a lavorare, sarebbe più opportuno usare un drone. Per quale motivo? Il drone può fornire delle immagini più nitide e soprattutto può essere usato quando lo si voglia, mentre il satellite passa una volta ogni 3-4 anni sulla stessa area.
Conclusioni
L’aerofotogrammetria è una tecnologia del tutto nuova e rivoluzionaria. Può essere usata nei più svariati ambiti ed è in grado di rispondere a tutte le esigenze di cui abbiamo bisogno. Ecco spiegato come la fotogrammetria con drone sia l’innovazione per un primo passo verso il futuro.