Pasqua 2021 come la Pasqua del 2020. E sì, amici miei carissimi, anche la Pasqua e la Pasquetta di quest’anno le dovremo trascorrere chiusi in casa come lo scorso anno. Le scampagnate, le gite fuori porta, le abbuffate all’aria aperta in campagna o al mare ce le dobbiamo dimenticare. Sono trascorsi 365 lunghi giorni e nulla è cambiato. Le scuole sono chiuse, i negozi hanno abbassato le saracinesche, i cinema e i teatri sono chiusi, i tavolini dei ristoranti sono vuoti, le corsie degli ospedali sono piene di persone che colpite da questo maledetto virus soffrono e muoiono. Oltre centomila nostri cari ci hanno lasciato e molti di loro non hanno potuto nemmeno stringere la mano dei loro congiunti. Nulla è dunque cambiato, malgrado ce l’abbiamo messa tutta. Solo al Governo a Roma c’è stato un cambiamento. Solo al vertice, però. Al posto di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi ora siede Mario Draghi. Il Consiglio dei Ministri, però, è formato per due terzi dalle solite persone. Al Ministero della Salute c’è sempre Speranza. Però le restrizioni, i divieti, le chiusure, gli spostamenti, le gite, le scorribande alle seconde case, le visite ai parenti e agli amici, sono rimaste. Nulla è cambiato, Un’altra Pasqua blindata e resta pure il coprifuoco delle ore 22,00. Tutta l’Italia, come se fossimo in guerra, è in zona rossa. Un solo colore in base all’ordinanza firmata dal Ministro Roberto Speranza. E che vuol dire? Vuol dire che non ci possiamo muovere dalle nostre case, solo in caso di assoluta necessità, e che non avremo le visite di parenti e amici, non più di due. Ho due nipotini, potrò vederli una sola volta, ma uno per volta. E se abitano fuori Regione? Niente da fare. I passaggi da una Regione all’altra sono severamente vietati. E quanto dureranno queste restrizioni? Per molto tempo ancora perché questo maledetto virus avanza all’impazzata e la gente ancora non si è vaccinata. I ricoverati aumentano giorno per giorno e la curva dei morti, purtroppo, continua a salire inesorabilmente. Saranno blindati pure i weekend del 25 Aprile e del Primo Maggio. Niente concertone a Roma dei Sindacati CGlL, CISL e Uil a Piazza San Giovanni con la partecipazione di cantanti famosi e di migliaia e migliaia di persone. Anche i Riti della Settimana Santa subiranno dei cambiamenti. Abbiamo celebrato la Domenica delle Palme senza la consueta processione. La benedizione è avvenuta all’interno della chiesa. Per il Giovedì Santo si è già stabilito come lo scorso anno l’omissione della lavanda dei piedi, la distribuzione del pane e dei panini. Anche il bacio della Croce il Venerdì Santo è limitato al solo celebrante. Non ci saranno processioni e riti secolari per le vie dei paesi. come la processione delle Varette, l’Affruntata, i Vattienti, etc. Anche quest’anno, purtroppo la famosa e molto sentita processione del Venerdì Santo di Amantea non ci sarà. Lo scorso anno era stata rinviata a settembre, poi non si è fatta. Niente processione delle Varette per le vie del paese, del grande Cristo Crocifisso, del Cristo morto e della Statua dell’Addolorata. Anche questa abolita. Certamente anche quest’anno la consueta benedizione delle famiglie nelle case non ci sarà. La Congregazione dei Vescovi Italiani ha fatto sapere che il dramma della pandemia ha portato molti cambiamenti e che le decisioni prese non sono sempre state facili da accettare da parte dei pastori e fedeli laici A causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, il Santo Padre Papa Francesco, celebrerà i Riti della Settimana Santa all’interno della Basilica di San Pietro all’Altare della Cattedra con la partecipazione dei Cardinali e alla presenza di pochissimi fedeli. La via Crucis al Colosseo abolita anche quella.