Oggi, cari amici di Tirreno News, vi voglio raccontare una triste e curiosa avventura capitata ad un uomo di 83 anni che pensava di aver vinto al Super Enalotto centinaia di milioni di Euro, e che gli avrebbero cambiato davvero la vita, invece non ha vinto un bel niente, perché i numeri che lui gioca sempre gli stessi da anni non sono davvero usciti. Colpa del giornale che ha pubblicato i numeri sbagliati. Ora è disperato, aveva già fatto tanti castelli in aria, e chiede i danni al giornale perché ha visto sfumare il sogno milionario. Ma andiamo con ordine. Il sig. Francesco Ventresca di anni 83, ambulante di Vallecorvo di Sulmona, vedovo e padre di sei figli e tanti nipoti, aveva giocato i soliti 6 numeri al Super Enalotto e secondo il giornale che aveva comprato la mattina tutti i sei numeri erano regolarmente usciti. Aveva azzeccato il Jackpot. Aveva vinto la bellezza di 163 milioni di Euro. Mamma mia che bella vincita. Gli avrebbe cambiato la vita. Poteva stare a casa e non alzarsi più alle quattro di mattina per andare al mercato a lavorare. Avrebbe potuto sistemare i sei figli e gli innumerevoli nipoti. Ma il bel sogno dura davvero poco. Quando si reca presso il tabacchino dove aveva giocato i numeri apprende con disappunto e con molta rabbia che i suoi numeri giocati non erano usciti. I numeri che lui aveva letto sul giornale, purtroppo, erano errati. Ha fatto e rifatto controllare la schedina dal tabaccaio e da suo genero e i numeri vincenti riportati dal giornale. Gli hanno confermato che i numeri vincenti erano altri e che nessuno quella settimana aveva azzeccato il Jackpot. C’è rimasto malissimo il sig. Francesco, stava per svenire. Ora non riesce più a dormire. Ha subito un danno e ora vuole essere risarcito. Credeva di essere diventato milionario invece si ritrova peggio di prima con tanta rabbia dentro. Gli è andata davvero male. E non è la prima volta. Infatti alcuni anni fa centrò un bel 13 e tanti 12 al Totocalcio, ma la sua giocata non era stata registrata. Anche allora sfumò la vincita di 150 milioni di lire. Si dovette rassegnare, come dovrà fare anche adesso. Ma che scalogna! Il sogno di essere diventato milionario per ben due volte è durato poco. Il risveglio è stato durissimo. Che vada a farsi benedire da un prete o vada a piedi in pellegrinaggio in qualche santuario, il più vicino e il più famoso mi sembra di essere quello di San Gabriele dell’Addolorata.