Io non conosco con esattezza la vera origine di questo modo di dire, ma so che è fortemente usato, soprattutto, quando si vuole dare la colpa di ogni cosa al governo in carica. Alcuni dicono che questo colorito modo di dire è toscano, nato quando i Duchi di Toscana misero la tassa sul sale. Quando pioveva e veniva pesato diventava sempre più pesante e quindi i cittadini lo dovevano pagare molto di più. Secondo altri la frase è stata scritta su una rivista satirica nel 1861 quando a Torino i mazziniani avevano preparato una manifestazione, poi annullata per la forte pioggia. In una vignetta compaiono tre mazziniani che si erano riparati sotto i portici e sconsolati affermano: - Governo ladro, piove. – Ma oggi possiamo dire: - Piove, Governo ladro? – Sì, lo possiamo dire. E lo dicono molti che non hanno digerito la batosta del settembre scorso alle elezioni politiche. Per altri, invece, la pioggia fa bene alla campagna. Non quella che sta cadendo copiosa in questi giorni di maggio, però. La pioggia che cade insistentemente e incessantemente tutti i giorni sta provocando danni immensi in tutte le regioni italiane, la più colpita è l’Emilia Romagna. Sono aumentati i nubifragi, gli allagamenti, le esondazioni dei torrenti e dei fiumi, strade autostrade chiuse e diventate letteralmente fiumi in piena, ponti crollati, acqua alta a Venezia, frane e smottamenti, otto morti, centinaia di persone evacuate, case coloniche crollate, massi e detriti che precipitano dalle montagne, Vigili del Fuoco ed elicotteri che prestano soccorso alle persone rifugiate sui tetti delle case. I danni riportati dalle aziende agricole sono ingenti. Sott’acqua sono finiti migliaia ettari di terreno utilizzati per la coltivazione di susine, pere, mele, Kiwi, cereali, ortaggi, vivai, allevamenti e macchinari agricoli. La situazione è apocalittica: i fiumi hanno rotto gli argini, città inondate, macchine che galleggiano, comuni isolati, molti senza energia elettrica. Anche l’autodromo di Imola dove dovrebbe disputarsi il Gran Premio Automobilistico di Formula 1 è sommerso dall’acqua. E’ stato annullato. Cose mai viste prima d’ora. Bambini che nuotano nelle strade allegate come fossero nel lago o nel mare. Gli occhi sono puntati sui corsi dei fiumi che sono esondati e che hanno causato la chiusura di strade, autostrade, morti e feriti, e l’abbandono in via precauzionale delle case della maggior parte degli abitanti che vivono nei primi piani. Scuole e uffici pubblici chiusi. I Sindaci avvertono la popolazione a non uscire di casa e per precauzione salire nei piani alti. Una volta e, non molto tempo fa, questo si faceva anche nel mio paese, tutti i fedeli si recavano nelle chiese e pregavano ardentemente la Vergine Maria per chiedere la pioggia perché non pioveva da tanto tempo e i campi erano arsi. Madre Santa, ascolta le preghiere a te rivolte, esaudisci le nostre suppliche, fai scendere sulla terra arida la pioggia sospirata. La Madonna delle Grazie che si celebra in San Pietro in Amantea portata in processione per le vie delle contrade un 6 maggio di tantissimi anni fa fece il miracolo. Ci fu davvero la pioggia in un giorno sereno e soleggiato. E così ogni anno i sampietresi celebrano questa festa votiva, che però, col passare degli anni sta scomparendo. Non ci sono più contadini, le terre sono tutte incolte e non c’è più la necessità di scomodare la Vergine per fare piovere. Ora, però, si dovrebbe andare lo stesso in chiesa con maggior fervore e pregare la Madonna e i Santi perché questa pioggia battente cessi al più presto perché sta causando gravi danni alle cose e alle persone. Prima si pregava perché la Madonna mandasse la pioggia, ora si dovrebbe pregare perché mandasse giorni sereni e soleggiati. La terra e gli uomini ne hanno davvero bisogno.E quel modo dire: -Piove, governo ladro- lasciamolo che resti nascosto nei libri di storia e nella memoria di qualche vecchio nostalgico ed incallito.