Eh, no! Non ci stiamo. Da Palazzo Senatorio: «Il Governo ci aiuti, altrimenti il Campidoglio fallisce», è il senso dell’appello che trapela, pur senza dichiarazioni ufficiali, da sindaco e giunta, costretti a confrontarsi con una montagna di 800 milioni e passa da recuperare in un bilancio, quello del 2013, che rischia di diventare un ostacolo insormontabile per l’amministrazione. E’ assolutamente ingiustificato e sarebbe vergognoso accordarlo anche se è Roma una città che già gode del lavoro di tantissimi uffici pubblici mentre in gran parte dell’Italia il Governo li chiude i pochi uffici pubblici ancora esistenti come l’Ufficio del Giudice di pace di Amantea, dopo la chiusura della Pretura e quella dell’ufficio del registro.
Martino è preoccupato? E quale sindaco non lo è ? Roma non riesce a chiudere il bilancio 2013? E quanti altri comuni sono nelle stesse condizioni, Amantea compresa,costretti a sospendere o ridurre tantissimi servizi o ad aumentare le tasse comunali e le tariffe dei servizi?
Inaccettabile l’accoglimento e tra l’altro a spese di tutti gli altri comuni ai quali il governo sottrae risorse! Sarebbe una vergogna!!!
Roma trovi da se la soluzione, riduca i servizi, aumenti le tariffe e le tasse.
Inaccettabile anche l’aumento fittizio dell’aliquota Imu sulle prime case, dal 5 al 6 per mille, per ottenere 130 milioni in più di rimborso dal Governo, uno stratagemma che Palazzo Chigi avrebbe già negato alla giunta milanese di Giuliano Pisapia, che voleva spuntare un surplus di 50 milioni. Mezzucci!
Bene invece il pensionamento di 4000 dipendenti che hanno maturato i requisiti pre riforma Fornero: una misura che farebbe risparmiare da sola 160 milioni di euro!