Insomma è un po’ come scegliere tra l’uovo oggi e la gallina domani.
La riflessione è imposta dalla lettura che la bella figura di Stefano Rodotà presiede il comitato nazionale “Col pareggio ci perdi” al quale fa riferimento il Comitato delle Associazioni Cosentine Antipareggio che starebbe raccogliendo le firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare volta all’eliminazione dell’obbligo di pareggio in bilancio dall’articolo 81 della Costituzione.
Secondo chi sopra il pareggio obbligatorio è in contrasto con l’ispirazione sociale della Carta del ’48 e impedisce allo Stato di fronteggiare le crisi economiche privandolo degli strumenti per garantire occupazione e diritti sociali.
Insomma la scelta è seria
Ogni italiano , di oggi e di domani, è pieno di debiti.
Debiti fatti dai politici e dai manager in nome dello Stato, debiti fatti dai politici e dai manager in nome delle regioni e delle province, debiti fatti dai politici e dai dirigenti in nome dei comuni, debiti fatti dai potenti per i propri privilegi.
Insomma finora l’Italia ha vissuto ( e vive) al di sopra delle proprie possibilità e si è piena di debiti che , ovviamente, ha trasferito al popolo ed a chi altri, se no?
Questi debiti hanno creato le difficoltà attuali riducendo e dequalificando tutti i servizi.
Una situazione che impedisce di garantire occupazione e diritti sociali
Cosa fare, allora?
Rodotà dice che occorre fare nuovi debiti da trasferire, ovviamente, ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai nostri pronipoti, insomma alle future generazioni che si troveranno con il culo ancora più per terra ed ancora con meno occupazione e diritti sociali
Ci prendono in giro, politicamente e scientificamente.
L’unica soluzione è quella di togliere agli iper ricchi, e tra questi ai politici, ai burocrati , ai grand commis di Stato, fare un fortissima battaglia contro i ladri, soprattutto quelli di Stato, lottare contro la corruzione, lottare contro gli evasori di ogni specie.
Distribuire, in sostanza, le difficoltà tra tutti, livellando stipendi ed indennità, riducendo le differenze, non creando altri debiti che uccideranno i nostri figli ancora prima di nascere!
Diversamente è follia!
E’ tempo anche di doveri e non soltanto di diritti!
Grecia docet!