I gestori dei circuiti sui quali vanno a funzionare le carte di credito, soprattutto per gli acquisti online, aumentano i livelli di tutela, eppure gli amanti dello shopping online si sentono sempre meno sicuri (dettagli su http://www.migliorcontocorrente.org/carte-di-credito-online.htm). Questo dato è emerso da un sondaggio condotto da MarkMonitor che ha intervistato 3.432 persone provenienti da nove Paesi tra i quali anche l’Italia. Ben il 78% delle persone interpellate hanno esternato preoccupazione per la sicurezza dei propri dati. Quindi se da una parte fa acquisti on line non si sente sufficientemente tutelata.
Quasi il 90% invece ha un’immagine negativa sul rischio di essere vittima di prodotti contraffatti, un problema che sembrerebbe in aumento. Ciò porterebbe a maturare un’immagine negativa non solo nei confronti dello shopping on line, ma anche nei confronti del marchio che non avrebbe vigilato a sufficienza la protezione dei propri marchi.
Insomma pensare che il proprio marchio sia inattaccabile dai contraffattori è un atteggiamento presupponente che rischia di portare a un calo di immagine e di vendite di oltre il 20%. Un problema che invece viene preso ancora con poca serietà come fa notare il Ceo di MarketMonitor Mark Frost, il quale ha voluto sottolineare che nonostante il boom delle vendite online “la maggior parte delle aziende non sta facendo abbastanza per salvaguardare i propri clienti e alleviare le loro preoccupazioni”.
E rincara la dose specificando anche che, visto che è l’85% degli intervistati ad aver esternato la convinzione che i venditori on line dovrebbero adoperarsi maggiormente per garantire più tutela e sicurezza “Questi risultati dovrebbero rappresentare un segnale di avvertimento per tutte le imprese contro la noncuranza nei confronti della sicurezza informatica”. Infatti “Solo perché il numero di consumatori che acquistano prodotti online aumenta, non vuol dire che le aziende possano rilassarsi e supporre che i consumatori si sentano a proprio agio”.