Si arrabbia la presidente della Corte di Assise di Taranto, Cesarina Trunfio,quando il pubblico presente nell’aula rumoreggia, applaude, mentre legge la sentenza che commina l’ergastolo a Cosima Serrano e Sabrina Misseri.
E poi otto anni a Michele Misseri per concorso nella soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi e per furto aggravato del telefonino della vittima.
Ed ancora una condanna a sei anni di reclusione ciascuno per concorso in soppressione di cadavere a Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele Misseri.
Due anni di reclusione sono stati inflitti, invece, all’ex difensore di Sabrina, Vito Russo, per intralcio alla giustizia.
Per i tre favoreggiatori, la corte ha inflitto un anno di reclusione ciascuno ad Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano e un anno e 4 mesi a Giuseppe Nigro, con pena sospesa.
Le prime parole dopo la lettura della sentenza sono state:
“Perché piangi? Lo sapevamo“, ha detto Cosima Serrano ha rivolto alla figlia Sabrina al rientro in carcere dopo la lettura della sentenza.
Mentre Concetta Serrano, madre di Sarah, ha detto: “E’ giusto che Sarah riceva giustizia. Speravo in questo, chi uccide merita questa pena”.