Redazione TirrenoNews
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Ricordate il mare di migranti che salpò dalla Libia per le coste Italiane? Furono migliaia e migliaia. Alcune centinaia di loro vennero anche ad Amantea, altri a Cetraro, altri, ancora, a Rogliano, altri, infine, a Falerna.
Poi lo Stato decise di non poter sopportare ancora i costi del loro mantenimento. E così vennero dotati di una piccola dote destinata al rientro nelle loro città di provenienza.
Una scelta indolore. Simile a quella che dice “Tolto il dente, tolto il dolore”.
I migranti scomparvero. O meglio non vederli tutti nello stesso Cara( centro di accoglienza per richiedenti Asilo) sembrò farci credere che il problema dei migranti libici fosse risolto.
La verità è che la loro gestione era passata dalla Prociv al ministero dell’interno, che agì con le Prefetture, cioè con la forza dello stato.
Ma non fu dappertutto così.
Oggi scopriamo che in effetti i centri di Amantea , Cetraro , Rogliano sono chiusi fisicamente, mentre quello di Falerna è aperto, cioè formalmente chiuso ma in realtà abitato.
Abitato nientemeno che da almeno 200 persone, alcune originariamente ospiti del Cara, altre provenienti da altri cara chiusi.
Nessun problema però. Nessuna protesta, nessuno sciopero, nessuna occupazione di strade o ferrovie.
200 migranti che non si fanno sentire e che sono stati dimenticati.
Tutto a posto. Hanno un vero e proprio villaggio nel quale vivono senza problemi. Salvo uno. Il sindaco di Falerna che si lamenta del fatto che nessuno paga l’acqua. (nella foto il sindaco di Falerna)
Da qui le proteste verso la Prefettura di Catanzaro.
La sorpresa è stata quando il neo Prefetto Cannizzaro ha risposto dicendo che "non ci risultano migranti in carico a questa prefettura".
Insomma la Prefettura sa bene la situazione che si è creata ( o meglio che è rimasta) a Falerna, ma ribadisce che il piano ENA (piano Emergenza Nord Africa) è concluso. Almeno sulla carta.
Nessuno oggi è in grado di dire dove siano finiti e cosa stanno facendo quelli che sono stati mandati fuori dai Cara.
Ne riparliamo perché stanno arrivando altre migliaia di migranti che devono essere sistemati da qualche parte . Dove? Visto che ora si scopre che in fondo a Falerna od altrove molti non sono mai andati via?
Via il bonus per l’ammissione al numero chiuso: c’è chi grida «Vittoria» e chi «Scandalo»
Lunedì, 09 Settembre 2013 21:08 Pubblicato in MondoUna Italia che cambia è una «Vittoria» od uno «Scandalo»?
Ognuno la vede dalla parte che gli interessa.
Chi poteva vantare migliori voti al diploma di laurea e se li vede tolti dichiara che si tratta di uno «Scandalo», anche perché si tratta di punteggi tolti proprio il giorno degli esami. E non sono improbabili ricorsi.
Chi invece ritiene che valutare punteggi espressi al di fuori delle prove concorsuali sia una aberrazione giuridica, dichiara che si tratta di una «Vittoria».
Già ma le prove d’esame sono di per sè utili o no a determinare i migliori ai quali offrire la opportunità dell’università ?
SI! Ed allora perché il bonus? NO! Ed allora perché il Bonus?
Il bonus è stato eliminato dal Consiglio dei Ministri di oggi, stante la minaccia dalla UDU che aveva preparato un ricorso con il patrocinio dello studio Michele Bonetti avvocati&Partners ed al prezzo simbolico di 10 euro di partecipazione.
Un ricorso che poteva fermare tutto.
Ora appaiono probabili altri ricorsi proposti da chi magari con il bonus sarebbe entrato in posizione utile.
Davvero forse è il caso di scendere!!
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IMPORTANTE PER I LAUREATI DISOCCUPATI. 3000 borse di studio. Ecco come fare
Lunedì, 09 Settembre 2013 21:04 Pubblicato in Primo PianoSi tratta di una iniziativa del ministero del Lavoro e attuata da Italia Lavoro - nell’ambito del programma Amva (Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale).
Dieci milioni di euro per tremila tirocini rivolti a giovani laureati residenti in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, tutte regioni a Obiettivo convergenza.
Il progetto mira a promuovere tirocini in azienda, retribuiti con compenso mensile, a favore dei Neet, acronimo di “Not in Education, Employment or Training”, ossia giovani non più inseriti in un percorso scolastico-formativo, ma neppure impegnati in un’attività lavorativa.
Si tratta di un’occasione di sviluppo professionale che offre la possibilità di maturare un’esperienza basata sulla logica dell’ “imparare facendo”, oltre a favorire concreti sbocchi occupazionali. I percorsi di tirocinio, della durata di 6 mesi, vedono il coinvolgimento di giovani laureati, in età compresa tra i 24 anni compiuti fino ai 35 anni non compiuti, residenti nelle quattro regioni. Alla Calabria sono riservati 459 tirocini, alla Campania 1071, alla Sicilia 814 mentre alla Puglia 656. Il ministero del Lavoro, con il supporto di Italia Lavoro, punta dunque a riscoprire e valorizzare gli antichi mestieri, un tempo traino dell’economia italiana e meridionale soprattutto. In particolare il progetto focalizza l’attenzione sui laureati in quegli ambiti disciplinari che comportano particolari difficoltà per l’inserimento nel mercato del lavoro. Sulla base dei dati Istat, si tratta dei seguenti gruppi: Geo-biologico, Letterario, Psicologico, Giuridico, Linguistico, Agrario, Politico-sociale. I partecipanti riceveranno una borsa mensile di 500 euro lordi per quelli che si svolgeranno in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. Nell’ottica di favorire la mobilità territoriale, 200 tirocini si terranno invece nelle altre regioni, e in questo caso la borsa mensile sarà pari a 1.300 euro lordi. Il panorama delle unità idonee ad ospitare i tirocinanti è ampio: qualunque settore di appartenenza, purché la natura rientri tra le forme giuridiche disciplinate dal diritto privato economico, così come nel dettaglio evidenziato sul Bando pubblico. Le aziende che desiderano ospitare un tirocinante nell’ambito del “Progetto Neet”, possono candidarsi a partire da oggi 9 settembre 2013, iscrivendosi al portale Cliclavoro, nell’apposita sezione riservata al progetto, inserendo le informazioni relative al tirocinio offerto (vacancy), mentre i giovani per aderire al progetto e candidarsi ad una vacancy, a partire dal 23 settembre 2013, devono iscriversi al sito www.cliclavoro.gov.it , aderire al “Progetto Neet” e candidarsi per i posti resi disponibili dalle aziende partecipanti. A partire dall’inserimento delle rispettive candidature, i giovani e le unità ospitanti il tirocinio potranno contattarsi reciprocamente attraverso le modalità messe a disposizione da Cliclavoro (mail, servizio “Cerca lavoro “ e/o “Cerca curriculum”, ecc.) e avviare in via autonoma il processo di selezione.
Per ulteriori informazioni e per accedere alla modulistica si può consultare la pagina apposita dal sito di Italia Lavoro o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
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