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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo

Nei giorni scorsi sono stati consegnati, alle famiglie assegnatarie, sei alloggi di edilizia residenziale pubblica (case popolari) che vanno ad aggiungersi agli altri undici alloggi già consegnati nella primavera del 2012.

Grazie, soprattutto, al lavoro svolto dagli uffici comunali - di cui è responsabile la Dottoressa Anna Concetta Trafficante - è stato quindi possibile, nonostante il complesso iter procedurale previsto dalla legge, giungere in pochi anni alla consegna complessiva di diciassette alloggi ad altrettante famiglie della nostra città che così vedono alleviata la loro condizione di disagio. Ovviamente, tutto ciò è frutto anche della grande disponibilità e collaborazione prestata dall’ATERP di Cosenza attraverso il Commissario straordinario Dott. Gagliardi e il funzionario delegato Silvestro Passarelli. Un ringraziamento va anche all’Assessorato ai lavori pubblici della regione Calabria per la concessione delle risorse finanziarie che hanno consentito il completamento degli ultimi alloggi.

I principali passaggi dell’iter amministrativo, che si sono resi necessari per arrivare alla consegna degli alloggi, sono stati: l’indizione del bando di concorso pubblico e la relativa stesura della graduatoria provvisoria da parte del comune; la verifica e l’approvazione della stessa graduatoria, eseguite dall’apposita commissione presso il Tribunale di Paola; l’assegnazione definitiva attraverso i decreti del Sindaco e infine la consegna, agli aventi diritto, da parte dell’ATERP.

In un periodo dove l’economia è in ginocchio e conseguentemente le situazioni di disagio sociale si moltiplicano, aver portato a termine positivamente e anche speditamente la consegna degli alloggi popolari costituisce per l’amministrazione comunale di Amantea - guidata prima dal compianto ed indimenticabile Sindaco Francesco Tonnara e ora dal Sindaco f.f. Michele Vadacchino - un motivo di orgoglio e soddisfazione. Il risultato conseguito ci rincuora e ci ripaga delle non poche amarezze che giorno dopo giorno siamo costretti a registrare proprio per il fatto di non poter dare adeguate risposte a quei nostri concittadini che ci chiedono aiuto. Risposte che, nella fase attuale, non è possibile fornire per le consistenti ristrettezze economiche e di bilancio che interessano, naturalmente, anche il nostro Comune.

L’impegno dell’attuale amministrazione comunale, ad attivare comunque iniziative nella direzione di creare sollievo a chi vive in condizioni di difficoltà, continuerà incessantemente.

Amantea 22 novembre 2013

L’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Amantea     Suriano Gianfranco

Lunga discussione quella relativa al bilancio 2013.

Una discussione preceduta dalla dichiarazione di astensione da parte di Pizzino e di Carratelli, che si sono differenziati da Marcello Socievole dando probabilmente luogo ad una spaccatura od almeno forte frizione del gruppo di centro destra in consiglio. Pizzino ha ribadito che “Il nostro sarà non un voto contro, ma un voto di attenzione; attenzione verso un gruppo di maggioranza che non resta rappresentato nella Giunta”. Pizzino si è riferito alla revoca della delega a Carratelli, ha osservato “lo sbilanciamento tra le diverse forze politiche “ in consiglio comunale, ha ribadito che nella vicenda Carratelli “ non si è utilizzata tutta la dovuta diplomazia politica necessaria” significando che “ Quando due parti litigano entrambi hanno torto”.

Come al solito la presentazione tecnico politica è avvenuta a cura dell’assessore Sergio Tempo che ha evidenziato i parametri di entrata ed uscita del bilancio , sostenendo, in buona sostanza, le qualità gestionali dell’ente comune che pur in un momento di forte contrazione delle rimesse statali è riuscito in buona sostanza a portare avanti l’ente garantendo i servizi generali necessari per la gestione del territorio comunale.

Per la minoranza, prende parola il consigliere Rubino Antonio il quale segnala in primis la enorme quantità di residui attivi ed il forte aumento delle tasse comunali.

In ordine ha richiamato che i residui attivi ammontano ad oltre 20 milioni di euro, così ripartiti:

2.351.271 per ici

393.496 per tassa occupazione suolo ed aree pubbliche

10.281.385 per tassa rifiuti solidi urbani

5.955.000 per proventi acquedotto

Contesta, quindi, il consigliere Rubino che nulla o molto poco si sia fatto per recuperare i crediti vantati anche al fine di alleggerire le tasse che gravano sui soliti noti, cioè su coloro che pagano le tasse ed i tributi, e come , pertanto, si imporrebbe e si impone una forte revisione delle uscite, in particolare delle spese non obbligatorie, al fine di ridurre la impossibile pressione fiscale gravante sugli amante ani.

A tal proposito ricorda che nel 2012 la Tarsu è stata aumentata del 37,72% ( da 2.198.000 a 3.027.792) per euro 829.000

E ricorda ancora che sempre nel 2012 il comune ha aumentato l’acqua del 45,28% ( da 1.513.000 ad euro 2.197.230) per euro 684.000.

Pronta e stizzita la risposta di Tempo il quale ha osservato che i costi della rete fognaria sono altissimi, gravati come sono delle fortissime spese di energia per sollevare le acque fognarie.

Poi la approvazione con la sola astensione della minoranza ( Rubino, Nesi, Chilelli) e di parte della maggioranza( Pizzino e Carratelli)

Non solo Amantea approva il bilancio “preventivo” a fine 2013 ma anche gran parte degli altri comuni .

Come Paola.

E Paola aspetta che dalle tasse , anche se pagate, come al solito, in un percentuale contenuta, a metà o nei pressi, si riesca a procurare risorse “fresche” per corrispondere almeno 2 delle 4 mensilità di fine 2013.

Insomma una situazione difficile. Al punto che la tarsu è stata già inviata ed il consiglio ha approvato la Tares che a breve sarà inviata ai concittadini di San Francesco

Tasse, tasse, tasse.

La sola Tarsu ammonta a 3.897.422,24 euro.

Anche se fosse pagata al 50% le somme incassate potrebbero viaggiare intorno ad 1.948.711, 12 euro. Non poche.

È la tipica soluzione alla quale gli enti pubblici, dallo Stato ai comuni, si affidano, senza avvertire alcuna vergogna, senza remore, con la presunzione che il cittadino “possa pagare” e/o “voglia pagare”.

Inaccettabile che non si comprenda da parte dei politici che la pressione fiscale è diventata troppo alta per essere ancora rispettata. Assurdo che non si comprenda che ormai è maturato il tempo della resistenza fiscale, dopo la quale potrà essere il tempo anche di reazioni più forti, socialmente improprie ma indotte dalla impossibilità di pagare la politica e la sua sopravvivenza.

Ancora più inaccettabile è che non si comprenda che occorre tagliare, fortemente tagliare, le spese , le troppe spese che la politica pretende per garantirsi agi e comodità che la gran parte della popolazione non si sogna nemmeno

Vergognoso infine che il sistema Stato tolleri vessazioni e sperperi, illiceità e ruberie, senza sospettare che si sta avviando verso la fine della Democrazia e delle sue libertà.

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