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La Cisal Fpc Calabria contro la “mala politica”, la finanza “corrotta”,l’affarismo mascherato da associazionismo caritatevole e volontariato

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Si svolgerà domani, lunedì 31 marzo, con inizio alle ore 16,30, presso l’Hotel “il Cridda” di Falerna (Cz), un importante riunione del direttivo regionale Calabria di Cisal FPC. Presenti all’evento, numerosi dirigenti e Responsabili Nazionali del Dipartimento Ministeri, Comparto Sicurezza e Presidenza Consiglio dei Ministri, tra cui il Segretario Nazionale Fabio Schiavone e il vice Segretario Generale, Raffaele Pinto e, a testimoniare ulteriormente l’importanza di un progetto che vuol partire proprio dalla Calabria, non mancherà la presenza del Segretario Generale Paola Saraceni.

I lavori del direttivo saranno preceduti da una breve conferenza stampa – in programma alle ore 12, presso la sede Cisal di Lamezia Terme, sita in piazza d’Armi -- in cui i suindicati dirigenti sindacali renderanno note le proprie osservazioni e si confronteranno sul tema con gli operatori dell’informazione.

Il governo Renzi, sin dal momento del suo insediamento, ha annunciato un importante piano di riforme politico-istituzionali per consentire all’Italia un cambio di marcia, un’inversione di rotta ed una ripresa economica e sociale.

Finora, però, nonostante le tante belle parole ed i proclami dei governi recentemente succedutisi, nonché di quello in carica, l’attuale fase politico-sociale ed amministrativa del Paese non ha lasciato neanche intravedere l’uscita dal tunnel della recessione.

"Del resto - si legge in una nota della Cisal - come potrebbe, la situazione, essere differente con un debito pubblico ancor più alto di quando ha avuto inizio la “cura da cavallo” Monti; con una crescita economica che a stento supera quota zero e con l’Europa che non consentendo assolutamente di superare il fatidico 3%, non sembra voler neanche minimamente invertire la rotta della più rigorosa austerity?

Tante sono le ipotesi ed i progetti al vaglio dell’attuale governo, alcune più credibili e altre alquanto bizzarre e fantasiose.

Non vi è alcun dubbio che solo con una vera e coraggiosa riforma dello Stato in tutte le sue componenti si può far ripartire l’economia del Paese e far scendere l’altissimo tasso di disoccupazione generale e giovanile, oramai giunto al suo record negativo assoluto degli ultimi quarant’anni.

Ma, se è vero, com’è vero, che nessuno mette in dubbio che qualcosa di concreto ed innovativo vada realizzata per rinnovare, rimodernare e rendere al passo coi tempi la pubblica amministrazione, molti sono invece i dubbi sul come quali sia più opportuno e come attuare detti cambiamenti.

Il problema di cui tanto si dibatte è, però, sul come. Su quali passi compiere per raggiungere questo tanto agognato obiettivo. Soprattutto rimane da vedere a scapito e a vantaggio di chi.

Si fa l’ipotesi di favorire i prepensionamenti dei dipendenti pubblici per ringiovanire la pubblica amministrazione e far ripartire l’occupazione dei giovanile ma nulla si dice, neanche un minimo accenno, a proposito delle modalità di attuazione e del reperimento delle necessarie risorse finanziarie.

Si fa un gran parlare di consistenti esuberi nella P.A. da eliminare anche facendo ricorso “ad una sana mobilità obbligatoria”, nonchè della necessità di tagliare sui costi nella P.A. in genere, senza però valutare eventuali ripercussioni negative (vedasi ad esempio tagli ai fondi destinati alle forze dell’ordine) .

Il tutto, almeno nell’apparenza, ostentando sicurezza e certezze di risultato.

Certezze che - stranamente e sospettosamente - invece, non si hanno allorquando si devono affrontare argomenti quali i possibili tagli riguardanti i vertici della PA e la politica. In quei casi, chissà perché, si parla sempre della necessità di studi e valutazioni preliminari da compiere e si tende a rimandare sempre tutto.

Di fronte a questo enorme mutamento che sta per interessare trasversalmente tutta la società italiana, la CISAL è assolutamente convinta della necessità di tutelare --oggi più di ieri, affinché vi sia un domani –- l’’interesse primario ed assoluto dei lavoratori, i loro diritti e i loro bisogni.

Per questo motivo, ma non solo, per restituire dignità alla forza lavoro, anche o soprattutto a quella parte costituita dal pubblico impiego, con l’obiettivo di contrastare l’inefficienza da una parte e il mancato rispetto e tutela dei pubblici dipendenti dall’altra, questa Organizzazione Sindacale ha deciso di cogliere un’altra sfida, l’ennesima: quella di esser pronta a fornire il proprio contributo alla riforma della Pubblica Amministrazione.

Per realizzare questa “mission”, il Dipartimento Ministeri-Comparto Sicurezza e Presidenza Consiglio dei Ministri di Cisal FPC (Cisal Funzioni Pubbliche Centrali), si è posto un obiettivo: contrastare l’adattamento, la soggezione, la rassegnata subordinazione del sindacato – o meglio di una parte di questo – alla “mala politica”, alla finanza “corrotta” all’affarismo mascherato da associazionismo caritatevole e volontariato e, a tutto ciò che trama per accaparrarsi privilegi e prebende a danno della povera gente!

Poiché così come cita un vecchio detto popolare, “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, per discutere di questo ed esporre idee e progetti – molti dei quali già per grandi linee esposti ad alcuni componenti del Parlamento e del Governo – nonchè per ulteriori miglioramenti da apportare alle proposte di rilancio del Pubblico impiego, domani lunedì 31 marzo, come anzidetto si terrà il direttivo Calabria, preceduto in mattinata da una breve conferenza stampa

Redazione TirrenoNews

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