Il vecchio “Carnevale”, malato e ormai alla fine dei suoi giorni, è un usuraio della peggiore risma, più che avido, dal quale viene fuori tutta la cattiveria di chi, in modo ben evidente, ha “l’interesse per i soldi”, quei “ denari dati con l’interesse”.
L’azione si svolge nel Vico della Concordia dove, in un malandato, ma non trascurato, basso, abita Pasquale Capuozzi detto “Carnevale”.
Insieme con Pasquale Capuozzi, la sua concubina ‘Ntunetta.
Antonietta è entrata come serva ma ora è diventata “padrona”.
Così ha voluto il popolo di carnevale .
Antonietta é entrata nelle grazie di carnevale che nel mentre era diventato vedovo.
Non manca lo squattrinato nipote unico “Rafele”.
Squattrinato e scansafatiche che tenta di ingraziarsi prima lo zio “Carnevale” e poi anche la “zia” ‘Ntunetta eventualmente a ereditare fosse lei..
Rafele vuole rimanerne unico successore dell’ingente eredità.
Insomma tanti personaggi che, pur fermi, corrono e si affannano per entrare nelle grazie del moribondo Carnevale, per ricevere quella fetta di eredità “perché gli spetta”, millantando parentele più o meno strette, accompagnate da quel fittizio bene “nato spontaneamente” solo per il proprio interesse.
Come in ogni tragedia , commedia, romanzo od articolo che si rispetti occorre avvertire che “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”.
Andrà in onda nei prossimi giorni.