Nota stampa del 17 maggio 2022 inviataci stamane a firma di Gianfranco Suriano
Sono passati alcuni giorni dal termine della presentazione delle liste elettorali per il rinnovo del Consiglio comunale della nostra Città. Ritengo giusto comunicare ai miei conterranei di Amantea e Campora San Giovanni i motivi della nostra scelta; lo farò a menta fredda e senza ricercare futili e inutili giustificazioni, in quanto un candidato a Sindaco deve assumersi, nel bene e nel male, tutte le proprie responsabilità.
Ahimè, dunque, la “lista civica – La Mia Città” non concorrerà alle prossime elezioni perché non sono riuscito ad approntare una squadra che racchiudesse in sé affidabilità, esperienza amministrativa e consistenza elettorale, elementi tali da consentire ai miei concittadini di poter esprimere il voto con convinzione e massima partecipazione. Voglio però precisare che la ricerca di tali elementi – fin dai primi giorni del mese di aprile scorso, momento in cui è avvenuta la mia designazione a candidato a Sindaco – è stata perseguita con determinazione da me e da tutte le belle persone che mi hanno affiancato in questa esperienza pre-elettorale.
Non me ne voglia nessuno dei protagonisti di questa fase pre-elettorale, ma probabilmente, nella nostra Città, ha pesato l’assenza totale di qualsivoglia cultura politica, l’unico ingrediente capace di poter avviare proficui dialoghi finalizzati al raggiungimento della migliore sintesi progettuale nell’esclusivo interesse della nostra Comunità.
Il movimento da me rappresentato, frutto della convinta aggregazione di quattro gruppi, aveva probabilmente previsto gli atteggiamenti poco inclini al confronto sui contenuti e sulle idee programmatiche nonché caratterizzati da scarso altruismo verso una Comunità già largamente in sofferenza a causa del dissesto finanziario e dello scioglimento del Consiglio comunale per condizionamenti della criminalità. Due eventi, quest’ultimi, nonostante i conseguenti provvedimenti adottati dalla Corte dei Conti e dal Ministero dell’Interno forse volutamente ignorati nelle discussioni e interlocuzioni avute da nostri rappresentanti nei mesi scorsi con altre realtà associative ed elettorali.
Io stesso, al fine di raggiungere la massima unitarietà di una possibile compagine elettorale, ho proposto a più raggruppamenti di aprire un dialogo tra le delegazioni in assenza dei relativi candidati a Sindaco. Questa auspicabile, quanto necessaria, modalità di aprirsi al dialogo, scevra da condizionamenti degli stessi candidati a Sindaco, non ha trovato alcun accoglimento. Infatti mentre la nostra delegazione si presentava, in mia assenza, ai tavoli per dialogare con le altre forze elettorali, dall’altra parte si è sempre trovata di fronte anche il candidato a Sindaco dell’altro schieramento: un tentativo goffo e politicamente immaturo di far credere all’opinione pubblica che si era aperti al dialogo.
E così, in modo effimero, ha vinto l’individualismo sull’altruismo, ha vinto il dilettantismo politico sulla sana capacità di mediazione (il tempo Gianfrà, il tempo ti è mancato Gianfrà…).
Ora, il 12 giugno ci appresteremo ad affrontare elezioni strane e surreali, lo si percepisce per le vie della Città, dallo sguardo triste di molte persone che incontriamo ma che ci incoraggiano ad andare avanti comunque, a non desistere. Ci piace pensare che questo incoraggiamento sia il frutto di una preliminare condivisione del metodo utilizzato dalla mia lista: il coinvolgimento dal basso delle persone umili e oneste ma capaci, per esperienze e competenze, di dare un grande e disinteressato contributo alla collettività. E allora dobbiamo proseguire nel cammino intrapreso, lo dobbiamo a chi ha lavorato al programma elettorale che non butteremo, comunque, nel cestino. Lo dobbiamo ai nostri candidati che, con coraggio e generosità, si erano resi disponibili ad accogliere questa difficile sfida. Lo dobbiamo anche ad alcuni amici di Campora San Giovanni che mi hanno e ci hanno mostrato vicinanza e stima sino all’ultimo giorno (il tempo Gianfrà, il tempo ti è mancato Gianfrà…).
A questo punto dobbiamo augurarci che chi vincerà le elezioni aiuti la nostra Città a rialzarsi. Un umile consiglio ai futuri amministratori: fatelo con amore e senza supponenza, aprendovi (come avremmo fatto noi) a quanti possono e vogliono dare un contributo!
Uno dei miei cinque maestri in politica, l’unico rimasto in vita, mi ha detto domenica scorsa: il tempo Gianfrà, il tempo ti è mancato Gianfrà… L’ennesimo insegnamento! Grazie maestro e grazie a quanti, tra i quali il mio splendido gruppo della comunicazione, hanno condiviso con me questa breve avventura, forse sfortunata e con qualche errore di valutazione fatto, ma affrontata sempre a testa alta con il solo e unico intento di contribuire a risollevare le sorti della nostra bellissima Città.
Gianfranco Suriano
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Politica
Si è svolta nelle scorse settimane una riunione di alcuni genitori delle scuole primarie e dell’infanzia di Amantea, attraverso piattaforma zoom, per dar vita ad un comitato spontaneo, il quale ha come proprio obiettivo quello di capire la mancata attivazione del servizio mensa nelle scuole aderenti al tempo pieno facenti parte dell’istituto comprensivo Manzoni-Mameli, di Amantea, che ormai dal mese di Dicembre u.s. si sono viste attivare le 40 ore settimanali senza il previsto “ tempo mensa”.
Alla nostra redazione è arrivata la seguente lettera:
"Gent le redazione,
Vorremmo richiamare la vostra attenzione alla lettura di questo racconto che narra della stramberia che la popolazione scolastica è costretta a subire.
Ormai da tempo, va in scena nella mia città, un goffo teatrino tra i commissari prefettizi assegnati al comune di Amantea ed il dirigente a capo dell’ istituto comprensivo “Manzoni- Mameli” tale arc. Prof Francesco Calabria.
La trama della sceneggiatura è sempre la stessa: un continuo tira e molla ed un rimpallo di responsabilità tra le parti, garanti forse inconsapevoli, dei risvolti comici di tutta la vicenda.
Anche se di comico non c’è veramente nulla.
Ne è prova, di quanto appena premesso, lo stato attuale delle direttive, non applicate, che regolano lo svolgimento del tempo pieno per gli alunni delle scuole primaria e dell’infanzia della nostra città.
In soldoni, si è costretti a rispettare la durata delle lezioni fino al pomeridiano, ma senza godere del servizio mensa.
Una condizione inconcepibile sotto tutti gli aspetti in termini di considerazione e rispetto dei diritti dello studente,
di fatto negati.
Uno spettacolo di poco gusto a cui si è costretti ad assistere senza diritto di replica, il tutto a discapito dei nostri figli.
Si perché il ruolo genitoriale in questa spiacevole vicenda ha davvero dell’incredibile: un immobilismo inquadrato al silenzio e alla rassegnazione, costretto a sostenere il peso di una condizione davvero troppo ingiusta da accettare.
Ahinoi, occorre ammettere che questa é una condotta intrinseca che ci appartiene, restiamo “ zitti e buoni” ( tanto per citare una celebre canzone) malgrado le difficoltà e i disagi a cui assistiamo quotidianamente.
Ma quando si tratta dei nostri figli, questo immobilismo non ce lo possiamo proprio permettere !
Ecco perché , senza voler puntare il dito contro nessuno, vi chiediamo l aiuto di portare alla ribalta della cronaca, questa spiacevole situazione.
Immagino, e mi auguro, che non appena si sentiranno bersagliati dall’ opinione pubblica, avvertiranno il dovere di dirci la loro e la smetteranno di trincerarsi nelle loro roccaforti e nelle loro opinioni.
Per il momento regna il silenzio dall’una e dall’altra parte, mentre noi, in cerca delle dovute risposte, chiediamo di far luce su questa spiacevole situazione, auspicando che chi di dovere assuma le sue responsabilità….
Fatelo, facciamolo per i nostri ragazzi!!!!"
A questa lettera è seguita una riunione tenuta in questa settimana presso la sede Comunale del Comune di Amantea, che vi riportiamo come pervenutaci dal Comitato di Genitori per dovere di cronaca:
"Si è tenuto il primo incontro con l'ente comunale nelle persone dell’ingegnere Francesco Stellato, in qualita di responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Ente Comune di Amantea e della Dott.ssa Maria Concetta Zagordo, in qualità di funzionario del ufficio competente a tal proposito.
I due funzionari si sono resi disponibili a consentirci, dopo richiesta di accesso agli atti, la visione dei verbali redatti dall’Ente Comune di Amantea, allo scopo di avere un quadro più chiaro delle comunicazioni intercorse tra il Dirigente Scolastico Dott. Prof. Calabria ed ente locale.
Allo stesso tempo, così come dalla carte in nostro possesso, hanno nuovamente manifestato al Dirigente Scolastico Dott. Prof. Calabria la loro disponibilità affinché le aule individuate dall’Ente Comune di Amantea siano rese idonee a garantire la refezione scolastica, con preventivi interventi di sgombero e manutenzione da parte degli addetti dell'ufficio tecnico.
Nella medesima giornata il gruppo neo costituito si è portato verso uffici della segreteria scolastica dell’Istituto comprensivo “Mameli - Manzoni”, per protocollare una richiesta di un incontro tra dirigente e il neonato Comitato spontaneo di genitori.
Al momento la nostra richiesta è stata bocciata dal dirigente Scolastico Dott. Prof. Calabria, con la motivazione verbale, di aver dato le dovute comunicazioni all’interno del sito istituzionale della scuola.
Questa la cronaca di una mattinata, persa, in cui anche per i più ottimisti il finale era annunciato.
Il successivo passaggio, che verrà intrapreso dal Comitato Spontaneo di Genitori sarà quello di interessare gli uffici dell’Asp di Amantea, competenti in materia di igiene pubblica della città, allo scopo di attenzionare l'Azienda Sanitaria Locale cittadina sulle attuali modalità di erogazione del pasto agli alunni della scuola che, si precisa, avviene all'interno delle stesse aule con organizzazione autonoma da parte delle famiglie, e successivamente il comitato richiederà alla medesima funzione pubblica di igiene cittadina nella persona del dott. Antonio Frangione e del Dott. Egidio Viola di fornire un parere sanitario sull’attuale modalità di consumazione del cibo".
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Il 15 Maggio scorso, un cittadino di Amantea, Alberto Naccarato, di professione falegname, con almeno trent’anni di esperienza, conosciuto in città da tutti per la disponibilità e l’altruismo, nonché per le svariate attività nel Sociale dallo stesso prestate, ha pubblicato un bellissimo post sul suo profilo facebook che vi riportiamo integralmente:
“ Amantea il più bel paese del mondo!
Lo so!
Sono di parte, ma tutti coloro che hanno questo sentimento credo che sia giusto e sacrosanto a sforzarci a mantenere questo paese in maniera dignitoso.
A tal proposito vorrei lanciare, - premesso che non ho nessuna velleità politica né tanto meno lista politica da appoggiare "Dio c'è ne scanza e libera”-, la mia manualità e disponibilità del mio lavoro per sistemare qualsiasi cosa ,dai giochini del lungomare, ai giochini del parco della grotta, invitando allo stesso modo gli amici elettricisti, fabbri e muratori per un servizio di volontariato per un decoro urbano del nostro paese.
Ovviamente nei giorni in cui noi stessi liberamente riusciamo a donare un poco del nostro tempo!
Ricordando che il nostro futuro sono le nuove generazioni!
Aiutiamoli a non farli replicare il nostro passato, ogni bambino e figlio, nipote, cugino nostro”.
Questo post, pare, non sia passato inosservato, diverse le telefonate ricevute da Alberto da parte di volontari e non, con l’entusiasmo di poter portare a nuova vita i beni comunali lasciati all’incuria del tempo e dei vandali.
Avvicinandosi al piccolo magazzino di Alberto si resta impressionati dal fantastico via vai di gente, che passa di lì, si ferma e da una mano, chi con in mano un martello o un cacciavite, un po’ come tornare indietro nel tempo, in quel magazzino si respira quell’aria genuina, ormai rara da trovare.
Sensazione più che confermata non appena lo si conosce, un uomo umile, semplice ed attento ai bisogni della persona che ha avanti: in una parola, genuino.
E genuino – senza pensarci troppo – è stato il gesto fatto nei confronti del suo paese, con le più belle delle intenzioni.
Da noi intervistato ha dichiarato “per me è stata quasi una reazione normale quella di fare il lavoro a titolo gratuito – commenta Alberto – per la mia città, se posso fare una sorta di volontariato e dare una mano bene venga.
Mi capita di farlo anche se vedo una persona in difficoltà, per me è spontaneo - niente di particolare – continua con un bel sorriso – ed è bello vedere apprezzato il proprio lavoro.
L’intento di Alberto è lodevole, noi crediamo che sia possibile creare una associazione di volontariato comunale, magari coordinata da qualche tecnico, che a titolo gratuito potrebbe dare il proprio contributo, in base ad attitudini e competenze.
Al momento il nostro Amico Alberto ha dato la sua disponibilità gratuità per le riparazioni di scivoli e altalene in legno, anche la sola intenzione rimane una azione degna di lode, tutti dovremmo prendere spunto da persone come Alberto, per la sua spontanea solidarietà e desiderio di aiutare.
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Primo Piano
Ci risiamo, continuano i maxi furti notturni di gasolio ad automezzi nel Comune di Amantea.
Triste risveglio, la scorsa mattina, per i conducenti e gli operai Comunali, prosciugati, nella scorsa notte, i serbatoi di 6mezzi comunali, parcheggiati davanti l’ex ufficio del Giudice di Pace di Amantea, divenuto ora parco e magazzino automezzi comunali.
Complessivamente sono stati rubati circa 300 litri di gasolio.
La scoperta è stata fatta solo la scorsa mattina verso le 6 quando gli addetti comunali si sono recati sul posto di lavoro per iniziare la loro attività lavorativa quotidiana.
Sul posto sono arrivati gli agenti della Caserma dei Carabinieri di Amantea che hanno raccolto le denunce e avviato le indagini.
Indaga comunque anche la Procura della Repubblica di Paola e la Polizia Municipale, detentrice quest’ultima pare di filmati di telecamere di sorveglianza che potrebbero portare a nuovi sviluppi.
Pare, inoltre, che la squadra di ladri adoperi un'attrezzatura idonea ad aspirare dai serbatoi il gasolio in maniera professionale.
I Carabinieri della Stazione di Amantea, coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Paola, su autorizzazione del PM. titolare dell’indagine, pare abbiano installato telecamere nascoste all’interno del deposito allo scopo di riprendere con certezza le persone ed il momento esatto di sottrazione del gasolio dai serbatoi.
Certo che il responsabile tecnico del servizio manutentivo del Comune di Amantea dovrebbe far chiudere tutta l’aria di pertinenza dell’ex giudice di pace, che presenta grosse lacune, oltre che dotare l’apposita area di cancello automatico e portone in ferro chiuso con lucchetto di rinforzo al fine di prevenire ulteriori simili eventi.
Gli inquirenti pare comunque siano sulla pista giusta ed abbiano già individuato dei soggetti che hanno una strana disponibilità di carburante atta alla vendita.
Vi faremo sapere su ulteriori sviluppi.
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Cronaca
A seguito del decreto del Ministero dell’Interno con il quale è stato assegnato al Comune di Amantea un contributo di € 70.902,40 per affrontare le spese progettuali dell’intervento denominato “Ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali e quindi il rifacimento muro di contenimento della strada stradale in località Coreca” è notizia di alcuni giorni fa che si è aggiudicato l’affidamento l’ing. D’Ippolito Francesco di Rende.
L’ing. Ippolito, attraverso la piattaforma TuttoGare.it, ha presentato una lettera di offerta per l’incarico professionale, e relativi allegati, dopo essere stato individuato a seguito di apposita ricerca di mercato.
La progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento avrà un compenso professionale stimato, relativo all’oggetto dell’incarico in esame, € 31.960,00, oltre oneri e Iva se dovuti, determinato alla luce del ribasso del 6% sull’importo posto a base d’asta, pari ad € 34.000,00, presentato dal professionista in sede di offerta.
Tanta attesa dunque per un progetto in se forse poco edificante per l'ingegnere D'Ippolito ma che per noi, che viviamo la città, diventa determinate.
Sono trascorsi 15 lunghi mesi, da quando, a seguito di una mareggiata abbattutosi nel dicembre 2019 sulla fascia tirrenica Calabrese, il muro di contenimento della ex strada statale 18, si è pesantemente inclinato con il rischio di cadere.
Più volte e per tutti questi mesi, tutta la città ha sollecitato l’intervento dell’Ente, poiché, con la sola Galleria di Coreca il rischio di rimanere isolati a sud è altissimo, adesso si spera che venga presto realizzato il progetto definitivo dell’intervento che prevede la demolizione e la ricostruzione del muro di sostegno per l’intera lunghezza.
Contestualmente al ripristino del muro dovrà essere realizzata anche la sua protezione, riprendendo magari un progetto già autorizzato in Conferenza dei Servizi nell’anno 2011, e non realizzato, a seguito dei danneggiamenti avvenuti nel frattempo per le mareggiate.
Foto presa in prestito dall'amico Andrea Scala
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Primo Piano
Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco, il proverbio di "Trapattone memoria" si dice nacque durante l'assedio di Chioggia da parte della Repubblica di Genova, ma si presta all’occasione in questo caso anche ad Amantea.
Voci insistenti, all’interno del Comune di Amantea, ci informano che è in dirittura d’arrivo l’approvazione del Rendiconto Finanziario 2017, pare sia stato approvato lo scorso venerdi dai Commissari Straordinari e da oggi sia all’approvazione dei Revisori dei Conti.
Poche settimane fa la stessa Commissione Straordinaria aveva approvato il rendiconto del 2016 con un disavanzo di oltre 26milioni di euro.
Così come più volte rappresentato anche sul nostro sito, la Commissione Straordinaria sin dal suo insediamento ha avuto particolare cura nell’attuare un programma economico finanziario compatibile con la difficilissima realtà del Comune di Amantea.
Basti pensare che la mancata approvazione del Bilancio 2016/2017 fu il nodo cruciale legato soprattutto alle dimissioni della precedente Giunta Pizzino, che aveva visto nella sua approvazione uno scoglio insormontabile, immediatamente dopo il Comune venne sciolto per infiltrazioni mafiose.
Il processo di federalismo fiscale, nato ormai un decennio fa, ha determinato infatti un costante impoverimento degli enti locali, in termini di risorse esogene, che dovevano essere sostituite da un aumento di risorse endogene di tipo tributario ed extra tributario.
Questa realtà è stata ulteriormente appesantita dal fatto che negli esercizi 2015 e 2016 l’ente Comune di Amantea abbia chiuso i rendiconti con risultati di esercizio con un disavanzo spaventoso, determinatisi in buona misura per dare copertura ai debiti maturati.
Si spera che questi ultimi anni 2019/2021 l’Ente Comune di Amantea sia corso ai ripari, determinando un rientro del disavanzo e quindi mettendo in evidenza un risultato della gestione di competenza, ma purtroppo questi dati ancora non sono in nostro possesso.
Quanto mai ad Amantea oggi servono risultati concreti e suffragati dai numeri, sia che si parli di Economia e Finanza sia che si parli di gestione oculata e non dispendiosa.
E’ notizia delle ultime settimane che c’è un’attenzione sul lavoro svolto dall’Ufficio Tributi, in termini di accertamenti emessi per il recupero del tributo imu, con l’emissione di avvisi di accertamento per diverse migliaia di euro.
Tale attività è stata fortemente spinta dall’attuale dirigente dott. Emilio Caruso, con il quale pare sia anche programmata una serie di attività ispettive da parte dell’ente.
Nell’ottica del federalismo fiscale, di cui si è parlato in precedenza, ci auspichiamo che il Comune di Amantea acquisisca quell’autonomia finanziaria per programmare con serietà il futuro di questa collettività.
L’ufficio Tributi medesimo a nostro parere ha ben continuato questo percorso lavorativo nel corso del 2020/2021, sappiamo che verranno avviate ulteriori attività che da un lato determinino una perequazione tributaria e diano continuità ai flussi finanziari al fine di ridurre ulteriormente l’anticipazione di tesoreria.
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Economia - Ambiente - Eventi
La notizia è di qualche giorno fa, anche se non è stata diffusa alla stampa, la Capitaneria di Porto di Amantea ha sequestrato due rinomati lidi, di recente costruzione, in agro di Amantea, e pare che agli stessi proprietari degli stabilimenti balneari siano state notificate salate contravvenzioni.
Da quanto è dato sapere pare che i due lidi non avessero una autorizzazione annuale, ma semestrale, ne diviene di fatto che gli stessi a fine estate avrebbero dovuto smontare tutti i prefabbricati esistenti lasciando l’arenile allo stato naturale.
In altre parole, le due strutture, prettamente estive, oggetto del sequestro, avevano ricevuto il sostanziale parere favorevole della Soprintendenza e l'assenso edilizio del Comune di Amantea a montare lo stabilimento balneare, purché solo per un semestre all’anno, anche se pare che altri lidi, anche di minore metratura, siano stati autorizzati alla annualità, probabilmente diversi anni fa, ed inoltre gli stessi proprietari dei lidi sequestrati pare abbiano più volte richiesto la medesima annualità.
Non conosciamo i percorsi argomentativi e logico giuridici per cui la semestralità dell'installazione era corretta, mentre, non era ammissibile il mantenimento annuale, pare che si era dovuto occupare del provvedimento di diniego di autorizzazione paesaggistica il Comune di Amantea in ordine al permesso di costruire inoltrato dagli stabilimenti balneari per il mantenimento delle stesse per l'intero anno solare.
Per il nostro Comune e per la Capitaneria di Porto deve ritenersi che, laddove gli Enti competenti intendano determinarsi in tal senso, occorre che la irremovibilità dello stabilimento sia supportata da specifiche ragioni di protezione dell'ambiente diverse ed ulteriori rispetto a quelle ritenute compatibili con l'esistenza dell'impianto nel periodo balneare.
La Soprintendenza da quello che sappiamo è tenuta a dar buona contezza, certo fin dalla originaria autorizzazione paesaggistica, per far constare la consustanzialità della temporaneità delle strutture balneari rispetto alla fruizione collettiva del paesaggio e, a più forte ragione, quando si tratta del mantenimento per tutto l'anno delle strutture stesse, delle ragioni specifiche in ordine alla contrarietà della permanenza dello stabilimento coi valori del paesaggio e dell'ambiente costiero, sottesi al vincolo.
Nel momento in cui la normativa comunale e regionale ammette la facoltà dei concessionari di mantenere strutture fino a copertura dell'intero anno solare, pur con caratteristiche di precarietà funzionale, è evidente che la valutazione di compatibilità fra la permanenza annuale e le ragioni di fruizione sono state operate a monte dal legislatore regionale.
In tal senso, solo circostanze del tutto eccezionali possono motivare un diverso e più restrittivo orientamento rispetto a quanto domandato dal balneare interessato e quanto, di regola, concedibile secondo la normativa regionale.
Ne consegue che il tempo massimo di permanenza delle strutture è quello enunciato dalle normative regionali e alimenta una posizione di interesse legittimo degli eventuali interessati, al punto da determinare una potenziale compressione dello stesso solo in caso di superiore e impellenti ragioni di interesse pubblico, diverse dalla mera questione di compatibilità con le permanenti ragioni di fruizione del paesaggio.
Restiamo in attesa comunque di conoscere tutte le motivazioni a favore e contro il sequestro delle strutture, ci auguriamo, dato anche la bellezza delle stesse strutture, che la situazione possa presto definirsi favorevolmente per le parti.
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
La Polizia Municipale mette nel mirino i maleducati del rifiuto e prepara controlli a tappeto su isola ecologica, aree di raccolta e punti critici in città, con fototrappole nascoste ma anche una task-force formata da Vigili Urbani anche in borghese, addetti Lamezia Multiservizi SpA e Carabinieri Forestali.
Sono state acquistate sette fototrappole digitali ad alta tecnologia nelle ultime settimane, particolarmente adatte per fotografare nitidamente le targhe delle auto e cogliere sul fatto coloro che non rispettano le norme lasciando rifiuti e sacchetti sparsi in modo inappropriato, la foto pubblicata sul nostro sito è stata scattata stamane in una zona della città.
La Commissione Straordinaria lo aveva annunciato diverse volte e dopo l’approvazione dei rendiconti finanziari era stato approvato un nuovo regolamento proprio per disciplinare l’utilizzo di tali apparecchiature e favorire il contrasto all’abbandono e allo smaltimento inappropriato dei rifiuti sul territorio comunale.
Avremo finalmente una Polizia Municipale in azione affiancata dai Carabinieri Forestali, già più volte adoperatisi per la salvaguardia degli alvei fluviali e delle zone demaniali.
Inoltre si parla di possibili accertatori della Società che gestisce la raccolta in città la Lamezia Multiservizi SpA che dovranno collaborare insieme agli accertatori per elevare formali verbali ai trasgressori in base alle vigenti normative.
Le multe potrebbero essere da 100,00 a 300,00 euro, o da 500,00 a 1.000,00 in base alla gravità della azione illegale perpetrata.
Si applicheranno, quindi, anche fototrappole in alcuni punti della città, ma poi tali apparecchiature saranno movibili e dunque riutilizzate di volta in volta nei quartieri o zone difficilmente sorvegliabili altrimenti.
Infine crediamo sia necessaria una importante educazione ambientale e una maggiore sensibilizzazione dei ragazzi in età scolare.
Finalmente una importante azione di repressione del mal costume cittadino, l’azione della Polizia Municipale è chiara a tutti, chi intende trasgredire sarà sanzionato.
Per colpa di non pochi sporcaccioni non essere penalizzata un’intera città.
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Economia - Ambiente - Eventi
Tiene ancora banco in città l’articolo scritto alcuni giorni fa sul nostro portale, in merito alla grave situazione dei cani randagi radunatisi in branco lungo tutto il territorio Comunale.
In nostro accorato appello di segnalazione di pericolo, ha seguito una nostra missiva, indirizzata alla Commissione Straordinaria, sulle continue e crescenti lamentele sulla diffusione del fenomeno del randagismo nella nostra città.
Abbiamo stamane ricevuto una nota stampa di una associazione di volontari su Campora San Giovanni che vi riportiamo in toto:
“L’associazionismo e il volontariato nella comunità di Campora San Giovanni sono ormai note, questa volta, da un’idea di una cittadina Camporese, nasce un Giovane Gruppo Animalista.
Il giovane Gruppo di Volontari in collaborazione con le educatrici e collaboratrici della scuola materna comunale, in sintonia con i veterinari della zona e i Pet Store di Campora San Giovanni, ha prodotto una raccolta fondi per tentare di arginare il fenomeno del Randagismo presente in una determinata zona della città, provvedendo non solo all'adozione di ben due cucciolate ma anche alla sterilizzazione delle mamme.
Questa azione in particolare riguarda la storia di Stella, una cagnetta che ormai da circa 3 anni ha trovato rifugio nelle vicinanze della scuola materna, Stella dopo aver dato alla luce i suoi cuccioli, (i quali hanno tutti trovato casa sicura grazie ai nostri volontari) è stata visitata, sterilizzata, toilettata e riportata nella sua “casa” dove verrà coccolata dalla sua “famiglia” ovvero i vicini di quartiere e le stesse collaboratrici scolastiche.
Ci teniamo a precisare che la cagnetta non è stata adottata dall’asilo bensì rimarrà liberamente di girovagare ma sotto il controllo vigile dei volontari stessi!
Lo stesso gruppo di Volontari continuerà il suo operato affinché tutti i randagi trovino una sana vita in sintonia con la popolazione, si ringrazia per tanto tutti coloro hanno donato e continueranno a farlo”.
Bella azione di volontariato a Campora San Giovanni, di cui restiamo favorevolmente sorpresi, per tutti noi si usa il termine volontariato per definire un aiuto, in questo caso i ragazzi di Campora hanno rivolto le loro attenzioni ed il loro tempo libero verso il creato che sia natura o mondo animale sempre in modo totalmente gratuito e spontaneo.
Il volontariato da sempre aiuta lo sviluppo e la salute mentale di chi lo compie, aiutando chi ne ha bisogno, sviluppiamo un senso civico, di appartenenza ed una serenità a livello mentale.
Auguriamo alla nascente azione di volontariato un proseguo attivo e collaborativo, in una città dalle mille difficolta dove c’è bisogno di un impegno forte e costante e di un duro lavoro sempre più impegnativo.
Speriamo che i ragazzi di Campora abbiano abbastanza carburante per spingersi ad andare avanti anche su altre sfide, con la speranza che le vincano tutte.
Ad Majora
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Campora San Giovanni
Abbiamo ricevuto negli scorsi giorni un accorato appello da parte di una cittadina di Amantea, che facciamo nostro, su un attacco subito dal suo cane da un branco di randagi la scorsa settimana.
La stessa ha denunciato l’accaduto alla Procura della Repubblica di Paola, atteso che le responsabilità oltre a quelle da ascrivere alla pubblica amministrazione sono comunque da ricercare nella mancanza di senso di responsabilità e senso civico di ognuno di noi.
Quotidianamente ormai si rileva sul territorio urbano una presenza davvero rilevante di branchi di cani randagi, che rappresentano un costante pericolo per l’incolumità e la salute pubblica dei cittadini;
Le segnalazioni di pericolo e paura da parte di alcuni residenti ad uscire delle proprie abitazioni soprattutto nelle prime ore del mattino e nelle ore notturne continuano ad aumentare, basti pensare che la signora, che ci ha segnalato l’accaduto, ha proibito addirittura al figlio di portare a spasso il cane di sera per paura che potesse accadere qualcosa;
In una società civile come la nostra sono ingiustificabili episodi di questo tipo, se si pensa al numero sempre maggiore di famiglie con un animale domestico ed alle politiche di tutela e benessere degli animali condotte dal Ministero dell’Ambiente.
In Italia ogni anno vengono abbandonati migliaia di cani sulle strade, sulle autostrade, sulle tangenziali e, non fa eccezione la nostra città con gli abbandoni, soprattutto estivi.
Tale è il fenomeno di una illegalità che, dopo alcuni anni che avevano lasciato ben sperare, è tornato a dilagare.
Nell’arco degli ultimi anni sono pervenute segnalazioni di randagi da aiutare, poiché vaganti su strade a scorrimento veloce, come sulla nostra strada statale 18, e per le quali i cittadini avevano cercato invano di allertare istituzioni e vigili urbani.
Randagismo è un fenomeno che non conosce “crisi”, l’osservatorio nazionale ha documentato, da fonti regionali che sono circa 4 mila i cani randagi in Calabria, di cui oltre 2 mila nella sola provincia di Cosenza.
Dall’ultima rendicontazione annuale (riferita all’anno 2016) inviata dalle regioni e dalle province autonome al Ministero della Salute, risultano 6.000.000 cani di proprietà e 590.000 cani randagi di cui solo un terzo ospitati nei canili rifugio.
Una popolazione di cani che, se non sottoposta a controllo demografico attraverso la sterilizzazione, rappresenterà ogni giorno di più un pericolo per la collettività.
Infatti, quando, soprattutto nelle zone ad alta densità di randagismo, i cani si radunano in branchi, questi possono diventare ferali.
Ed è quanto avviene spesso nelle nostre campagne nel sud Italia.
E’ un abominio, non un fenomeno naturale, creato dall’abbandono e dall’ignoranza.
E a farne le spese sono tutti: uomini ed animali.
E’ inutile dire che il controllo dei branchi, rispetto alla presenza del cane solitario e randagio che vive abitualmente in un quartiere, è più problematico.
La loro presenza nelle aree verdi e cittadine, con le frequenti incursioni su strade anche a veloce scorrimento, può rappresentare un grosso pericolo, in particolar modo per gli incidenti stradali causati proprio dall’attraversamento stradale dei randagi.
Infatti ogni anno perdono la vita sulle strade italiane 22.00 cani, di cui più di 4.500 solo nei mesi di Luglio e Agosto e questi dati ci fanno comprendere la grandezza del fenomeno e l’incidenza del fattore di rischio anche per gli utenti della strada.
A seguito della segnalazione pervenuta nella nostra redazione alcuni giorni fa da parte di una cittadina Amanteana, proprietaria di un cane, e delle continue e crescenti lamentele sulla diffusione del fenomeno del randagismo nella nostra città, vorremmo porre al Comune di Amantea una serie di domande che lunedi provvederemo a protocollare, indirizzandole alla nostra Commissione Straordinaria:
- Quante denunce per morsi di cani randagi sul territorio sono state segnalate presso gli Uffici Comunali e presso il Comando dei Vigili Urbani, e quante denunce sono state presentate alla Magistratura?
- Ci sono state, e se si, quante si riferiscono a morsi su persone adulte e quante a morsi su bambini?
- Quali sono gli organi competenti che dovrebbero gestire e far fronte alle denunce dei cittadini in merito?
- Su chi ricade la responsabilità o meglio l’irresponsabilità in caso di non intervento a seguito di segnalazioni?
- Esiste o quando verrà redatto ed approvato il “REGOLAMENTO COMUNALE SUI DIRITTI DEGLI ANIMALI”, proposto dall’Assessorato all’Ambiente Regionale?
- Quali interventi farà il Comune per fronteggiare l’emergenza randagismo?
- È propenso ad avviare, in collaborazione con l’Asp, un’intensa campagna di sterilizzazione e a collocare nei vari quartieri cittadini dei referenti comunali che sorveglino la presenza o meno di randagi?
Vigileremo e vi terremo aggiornati in caso ci fossero novità.
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