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Redazione TirrenoNews

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Il "caso Fincalabra" Ora tocca a Scopelliti e Talarico

Sabato, 20 Aprile 2013 16:44 Pubblicato in Calabria

Non demorde Aurelio Chizzoniti presidente della commissione speciale di Vigilanza e Controllo del consiglio regionale della Calabria.

 

E lo fa con una nota che dice: «Il caso Fincalabra è politicamente chiuso. Mentre residuano le indagini sul versante della rilevanza sia penale che contabile. Con una relazione rimessa al presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti e al presidente del Consiglio Francesco Talarico ho informato, con dovizia di particolari, i vertici della Regione Calabria circa le iniziative assunte. Proponendo, sarcasticamente, l’immediato scioglimento della inutile commissione Speciale, visto che Fincalabra, attraverso un singolare concetto paragiuridico, riconosce generosamente alla stessa soltanto un asettico potere di convocazione. E non altro. Ho invitato, altresì, Scopelliti e Talarico a valutare responsabilmente l’opportunità di commissariare la Finanziaria regionale».

Poi il presidente della commissione speciale di Vigilanza, informa di avere «comunicato alle autorità giudiziarie adite, a integrazione dell’esposto presentato lo scorso 3 aprile, le ulteriori e-mail pervenute. Particolarmente eloquente è quella di un candidato che conferma che il relativo bando non indicasse gli argomenti da trattare», puntualizzando altresì che "gli stessi non furono mai pubblicati".

Prosegue Chizzoniti – dopo aver notato che "altri concorrenti facevano la spola dalle stanze dei dirigenti alle aule d’esame", venne interrogato dalla commissione sul microcredito. Così incalza – sottolinea Chizzoniti – il deluso partecipante: "Quando i commissari videro che sull’argomento ero abbastanza ferrato, si affrettarono a cambiarlo… con domande sul significato di taluni acronimi"… "Il colloquio si concluse quando il presidente della commissione, con malagrazia, mi tacciò di disattenzione perché non avevo neanche letto il bando…..!!!"».

La risposta della politica viene data dalla seduta dell’Ufficio di Presidenza del consiglio regionale( presidente Francesco Talarico, i vicepresidenti Alessandro Nicolò e Pietro Amato ed i segretari-questori Giovanni Nucera e Francesco Sulla) che ha deliberato la pubblicazione dei bandi per la nomina dei cinque membri - di cui tre nominati dal Consiglio (tra cui il presidente) e due dalla giunta regionale - nel consiglio di amministrazione di Fincalabra spa (gli incarichi attuali sono scaduti lo scorso dicembre).

Presidente della repubblica: si sceglie l'usato sicuro.

Sabato, 20 Aprile 2013 16:39 Pubblicato in Italia

Napolitano ad 88 anni ha accettato la ricandidatura al Quirinale.

Dopo lo sgambetto a Romano Prodi ecco la carta vincente per dare al paese un Presidente della repubblica condiviso ed autorevole.Meglio del NUOVO è l'USATO SICURO!

Stamattina il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto in mattinata, su loro richiesta, i rappresentanti del Partito Democratico, del Popolo della Libertà e della Lega Nord che gli hanno rivolto “un caldo appello a riconsiderare le ragioni da lui più volte indicate di indisponibilità a una ricandidatura».

E così il presidente ha dichiarato: "Non posso sottrarmi a un'assunzione di responsabilità verso la nazione. Confido che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità"

E poi continuando, nella nota ha aggiunto:"Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta. Naturalmente nei colloqui di questa mattina, non si è discusso di argomenti estranei al tema dell'elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un'assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità".

Ora aspettiamo il voto che è in corso.

Solo la temperatura differenzia l’Italia. Sotto il profilo del rimborso ai consiglieri regionali non sembra, infatti, che ci sia differenza.

Lazio, Calabria e Piemonte , bene o male, possono vicendevolmente scambiarsi il posto.

E non c’è limite alla fantasia. Tra gli altri ecco alcuni dei rimborsi : Briglie per il cavallo, un cambio di pneumatici per l’auto, una fornitura di panettoni e spumante per le festività natalizie, sottofiletti per pranzo, buoni benzina per la partecipazione alle manifestazioni del movimento No Tav , borse Louis Vuitton e gioielli di Cartier, spese per una massaggiatrice,per il solarium, per il catering per un battesimo, per un trasloco, per generatori di corrente, per mobili per la casa e per un frigorifero.

L’unica differenza è che in Calabria ancora i nomi non sono stati fatti

In Piemonte, invece, la GdF avrebbe notificato 52 avvisi di garanzia e si aggiungerebbero ai 4 del mesi scorsi. Gli indagati nei prossimi giorni saranno sentiti in Procura.

Il procuratore capo della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli ha dichiarato che: “I consiglieri interessati sono 52 variamente distribuiti tra i gruppi rappresentati in regione. Vi sono differenze anche rilevanti tra le varie posizioni individuali, sia per la causale dei rimborsi, sia per l’ammontare complessivo dei medesimi. Pertanto solo lo sviluppo e la conclusione dell’inchiesta, a partire dagli interrogatori di garanzia che si svolgeranno nei prossimi giorni, potranno consentire una più precisa e completa definizione di tali posizioni”.

Le accuse ipotizzate sono peculato, finanziamento illecito dei partiti e truffa.

Tutti i gruppi politici del Consiglio regionale del Piemonte sarebbero interessati, compresi i “grillini” e perfino il Presidente della regione Roberto Cota.

L’inchiesta della Procura di Torino è coordinata dal procuratore aggiunto Andrea Beconi ed è condotta dai sostituti procuratore Giancarlo Avenati Bassi e Enrica Gabetta.

E’ indagato anche il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota.

I rimborsi contestati, da maggio 2010 a settembre 2012),ammontano circa a 900 mila euro.

 

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