
Scrive il sindaco Rocca del comune di Nocera terinese.
“Cari cittadini,
avrete letto che nei giorni scorsi la Guardia di Finanza e la Guardia Forestale della Provincia di Cosenza hanno posto sotto sequestro 3 depuratori del Comune di Scigliano (Cs) che sversavano, senza che le acque venissero depurate, direttamente in alcuni torrenti a loro volta affluenti del fiume Savuto.
Fiume che, dopo pochi chilometri, sfocia nel territorio di Nocera Terinese.
Da qui la presenza, per fortuna saltuaria, di liquami nel nostro tratto di mare.
Lo avevamo affermato anche nei post precedenti e continuiamo a dirlo: purtroppo la sporcizia del mare non dipende dal depuratore di Nocera, attualmente funzionante.
La nostra Amministrazione è nelle condizioni di gestire nel migliore dei modi l’impianto, e col finanziamento ottenuto di recente andrà ancora meglio, ma finché tutti gli altri depuratori, soprattutto quelli collocati nei paesi “interni”, non saranno messi a norma, ci sarà ben poco da fare.
La speranza è che le cose migliorino sia grazie all’assunzione di responsabilità delle altre amministrazioni comunali che hanno il dovere di mettere a norma i loro impianti, sia per merito dell’opera degli inquirenti che spesso silenziosamente riescono a scoperchiare il marcio dei depuratori là dove si annida.
Siamo consapevoli del pessimo momento economico che stanno attraversando gli Enti Locali, ma così come il Comune di Nocera Terinese fa fronte ai suoi doveri pur con enormi sacrifici, così tocca fare anche agli altri.
Non siamo più disponibili a subire le conseguenze della mancata assunzione di responsabilità delle altre Amministrazioni comunali”.
Il sindaco di Nocera Terinese ricorda, giustamente, che l’ambiente deve essere tutelato da tutti , che è inutile gridare se si trova un mare sporco se ancora oggi si scoprono vasche di depurazione che non assolvono ad alcuna funzione.
“Il Governo ha il dovere di aiutare i disoccupati, i precari, i perdenti lavoro con un reddito di cittadinanza ed esonerarli dalle tasse. Il Sole d’Italia”
Così si legge sullo striscione portato da una signora.
E Bruno Mammoliti, rappresentante del movimento "Il sole d’Italia", dice:«Siamo stati abbandonati dal Governo. Da oltre 16 mesi non percepiamo gli ammortizzatori sociali e nessuno muove un dito per aiutarci. Noi chiediamo di poter lavorare ed in assenza di occupazioni vorremmo che ci venissero pagate le indennità che ci sono dovute per gli ammortizzatori sociali. Viviamo un forte disagio ed una situazione di disperazione. Chiediamo al Governo di intervenire per risolvere questa situazione. In tutta la Calabria siamo circa 40 mila e non possiamo essere abbandonati a noi stessi»
I rappresentanti sindacali in una nota precisano “ Dopo il pagamento della mensilità di gennaio 2014 tutto si è inspiegabilmente bloccato. Infatti, nonostante la disponibilità di ben 55 milioni, i lavoratori dovranno ancora attendere non si sa ancora per quanto tempo.
La nota inviata nei giorni scorsi dal ministero del Lavoro contempla alcune restrizioni retroattive che impediranno il percepimento della mobilità in deroga a migliaia e migliaia di lavoratori.
Mentre c’è chi quasi plaude a queste scelte scellerate, Cgil-Cisl-Uil Calabria esprimono la più ferma condanna di scelte incomprensibili fatte sulla pelle dei lavoratori.
Al Governo Regionale chiediamo di aprire subito il cantiere del Piano per il Lavoro e l’Occupazione che, integrando risorse comunitarie e regionali, realizzi un sistema di vere politiche attive finalizzate al reinserimento occupazionale, perché la Calabria, dopo le tante evanescenti promesse del Governo, deve trovare la forza di rialzare la testa”
Una parte di questi 40 mila , circa mille, da stamattina stanno manifestando presso l’aeroporto di Lamezia terme.
Rivendicano il pagamento degli ammortizzatori sociali.
I manifestanti hanno cercato di invadere le piste ed è intervenuta la Polizia
Stamattina sono stati chiamati a rinforzare il presidio di Polizia anche carabinieri, finanzieri e Guardie Forestali dei comuni prossimi a Lamezia terme.
Ovvie le difficoltà intorno all’aerostazione ma nessuno stop ai voli
Danni agli schermi dell’aerostazione
La protesta all'interno dello scalo di Lamezia Terme
E’ un sindaco felice Gaspare Rocca mentre annuncia il finanziamento di 480 mila euro per la manutenzione dell’impianto di depurazione di Nocera Terinese. Ecco cosa scrive:
Cari cittadini, è con grande soddisfazione che, a nome dell'intera Giunta comunale, comunico l’ottenimento del finanziamento regionale di oltre 480 mila euro destinato alla depurazione.
Una boccata di ossigeno che permetterà al Comune di Nocera Terinese e agli altri Comuni consorziati di smaltire tutto il fango accumulatosi nel corso degli anni nelle quattro linee presenti nell'impianto posto sul nostro territorio.
Un impianto che ha visto, nell'ultimo anno, un investimento da parte del nostro Comune e di quelli di Amantea, Belmonte e Falerna, di diverse centinaia di migliaia di euro, impiegati allo scopo di renderlo perfettamente funzionante ultimando dei lavori che sin dall'anno della sua costruzione non erano mai stati completati.
Basti pensare, per fare solo un esempio, che quando questo impianto venne realizzato, e nonostante il notevole importo dell’investimento, non era dotato neppure di autorizzazione allo scarico.
Problema al quale abbiamo posto rimedio, non senza difficoltà, evitando così di incorrere in altre sanzioni.
Il finanziamento, dunque, rendendo possibile lo svuotamento completo del fango accumulato, consentirà l’utilizzo di una sola linea per almeno nove mesi l’anno e non, come attualmente accade, di quattro linee per tutto l’anno.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili: meno usura dell'impianto, meno consumo di energia elettrica, meno manutenzione.
In definitiva meno costi per la nostra comunità.
Volendo quantificare, possiamo ipotizzare una riduzione di quasi due terzi dei costi attuali.
Il finanziamento proveniente dall'Assessorato all'Ambiente e Territorio della Regione Calabria, deriva dall'impegno costante del Sindaco, della Giunta comunale e del responsabile di area.
Con questo intervento e con quello relativo al collettamento di Amantea e Belmonte direttamente al depuratore, come avevo annunciato nel precedente post, contiamo di risolvere molti dei problemi connessi della depurazione, come ad esempio l'uscita del liquame dai tombini.
Inoltre, una volta ultimati i lavori della nuova condotta, si potranno effettuare altri interventi che porteranno all'eliminazione di due stazioni di sollevamento e quindi ad ulteriori risparmi.
Ciò non significa, riteniamo giusto dirlo, che tutto sia risolto per quanto riguarda la balneazione, per due ordini di motivi.
Il primo, perché la scellerata progettazione del depuratore rende alcuni aspetti quasi irrisolvibili; il secondo, perché è indispensabile intervenire anche sui Comuni interni che ricadono nel bacino del fiume Savuto, affinché le acque di questo importante corridoio fluviale arrivino cristalline alla foce che ricade, per l’appunto, nel territorio di Nocera Terinese.
Un intervento senza il quale gli sforzi finora compiuti rischiano di essere in parte vanificati.
Il 25 aprile scorso, durante la festa della Liberazione svoltasi a San Mango d’Aquino con la partecipazione di tutti i Sindaci dell’Unione dei Comuni “Monti MA.RE. Da Temesa a Terina”, avevo personalmente esortato il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, e il Presidente del Consiglio Regionale, Tonino Scalzo, a supportare i Comuni attraverso finanziamenti di un certo rilievo per smaltire i quantitativi di fango accumulati nell'impianto di Nocera.
Oliverio e Scalzo avevano dato la loro totale disponibilità e oggi possiamo dire che hanno mantenuto la promessa.
Non è cosa da poco e di questo li ringraziamo. Così come ringraziamo i dirigenti regionali che non hanno mai fatto mancare il loro costante impegno.
Un ringraziamento a parte va a S.E. il Prefetto di Catanzaro, Dr.ssa Luisa Latella, per la disponibilità e la sensibilità dimostrate nell'ascoltare i problemi posti dall'Amministrazione comunale, contribuendo così al raggiungimento dell'obiettivo finale.
Ottenere questo finanziamento non era scontato, ci siamo riusciti lavorando con serietà e caparbietà. Queste sono le cose che contano, questo è ciò che interessa alla comunità.
Il resto sono solo polemiche, spesso inutili, che lasciano il tempo che trovano.
Ad ogni modo, per fare chiarezza e chiudere definitivamente la polemica in atto, a breve verranno pubblicati tutti gli atti che dimostrano chi porta la responsabilità dell’esistenza sul nostro territorio di un depuratore che, nei modi in cui è stato progettato, non sarebbe mai dovuto sorgere.