Tutti sappiamo che quando muore una persona cara nel necrologio vengono riportati il nome, il cognome, la data di nascita, il nome del marito, il nome dei figli, dei nipoti, la chiesa dove si svolge il funerale e l’ora.
Alcuni aggiungono se è stata una persona esemplare, buona, dotta, amata da parenti ed amici.
Oggi, però, sfogliando i giornali internazionali mi sono imbattuto in un necrologio davvero diverso dagli altri che mi ha lasciato sbigottito, forse il peggiore necrologio che io abbia mai letto in vita mia.
I figli della signora deceduta, Gina e Jay, nell’annunciare la morta della mamma agli amici e parenti così hanno scritto alla fine:- Non ci mancherai, mamma!-
La signora si chiamava Kathleen Schunk in Dehmlow ed era nata il 19 marzo del 1938 in Wabasso.
Si era sposata con Dennis Dehmlow nel 1957 ed ebbe due figli Gina e Jay.
Nel 1962 rimase incinta ad opera del fratello del marito e si trasferì in California abbandonando il marito e i figli, quest’ultimi furono cresciuti dai suoi genitori.
E’ morta il 31 maggio 2018 in Springfield e ora sarà sottoposta al giudizio divino.
La foto della signora e il necrologio così assurdo è stato pubblicato da un giornale locale e poi ha fatto il giro del web, provocando critiche e reazioni pro e contro.
Perché i due figli hanno voluto far sapere a tutto il mondo quel grave peccato che la madre aveva commesso in gioventù?
Ma davvero una madre, anche se qualche volta sbaglia, merita di essere trattata in questo modo?
Perché hanno voluto annunciare la sua morte con parole così brutali?
Ha commesso un grave errore 60 anni fa, è vero. Ma poi forse si è pentita.
Aver voluto ricordare e far sapere al mondo intero una mamma dopo la sua dipartita come una donna che ha abbandonato i propri figli per andare a vivere con un altro uomo non mi pare la cosa più giusta.
E voi, amici di Tirreno News, come la pensate?
Tutte le mamme meritano dignità e rispetto.
I figli della signora Kathleen potevano e dovevano evitare questo messaggio.
Sarebbe stato meglio astenersi dal pubblicare il necrologio.
La morte avrebbe cancellato ogni cosa.