Una nuova tegola rischia di abbattersi sul Vaticano: un vescovo argentino, che aveva lasciato la sua diocesi ed era stato nominato alla fine del 2017 assessore all'Apsa, l'ente che gestisce gli immobili in Vaticano, è accusato di abusi economici, di potere, e anche sessuali da tre sacerdoti.
Nella sua diocesi di provenienza, quella di Oran, si stanno raccogliendo le testimonianze per l'indagine preliminare del Vaticano. Se dovessero emergere elementi fondati il caso passerà all'apposita Commissione vaticana che giudica i vescovi.
Tutto da verificare, dunque, ma il fatto che mons. Gustavo Zanchetta, il vescovo in questione, occupi un posto importante in Vaticano, su chiamata di Papa Francesco, rende il caso ancora più delicato. Le denunce sono state presentate alla Nunziatura di Buenos Aires e indicano abusi sessuali in seminario; non si sa ancora, considerato che l'indagine preliminare è in corso, se si possa parlare anche di pedofilia. Le accuse di abusi sessuali contro mons. Zanchetta sono giunte mesi dopo la sua nomina, da parte di Papa Francesco, all'Apsa, precisa il neo direttore ad interim della sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. In ogni caso contro di lui erano già state mosse accuse di «autoritarismo».
«Mons. Zanchetta non è stato rimosso dalla diocesi di Oran - precisa Gisotti -. Fu lui a dimettersi. La ragione delle sue dimissioni è legata alla sua difficoltà nel gestire i rapporti con il clero diocesano e in rapporti molto tesi con i sacerdoti della diocesi. Al momento delle sue dimissioni vi erano state contro di lui accuse di autoritarismo, ma non vi era stata nei suoi confronti alcuna accusa di abuso sessuale. Il problema emerso allora era legato alla incapacità di governare il clero».
Dopo quelle dimissioni nell'estate del 2017, che dallo stesso vescovo furono invece giustificate da motivi di salute, Zanchetta ha trascorso un periodo di tempo in Spagna. Dopo, «in considerazione della sua capacità gestionale amministrativa, è stato nominato - ricorda il portavoce vaticano - assessore dell'Apsa, incarico che non prevede comunque responsabilità di governo del Dicastero. Nessuna accusa di abuso sessuale era emersa al momento della nomina ad assessore. Le accuse di abuso sessuale risalgono infatti a questo autunno». In ogni caso, durante l'investigazione previa, mons. Zanchetta, si asterrà dal lavoro in Vaticano
Da Ilmessaggero