Migliaia di auto Volkswagen parcheggiate all’esterno dello stadio Pontiac Silverdome (non più in uso dal 2013) in Michigan.
Non si tratta di un mega raduno: sono le autovetture che la casa tedesca ha ritirato dopo l’esplosione dello scandalo Dieselgate.
Tutte montano il motore TDI 2.0.
La casa tedesca ha infatti dovuto riacquistare le macchine dai clienti delusi: è quello che gli americani chiamano il “buyback”.
Ora le vetture sono momentaneamente immagazzinate in diversi luoghi negli Stati Uniti (oltre al Pontiac Silverdome, anche nella California Air Force base e nel porto di Baltimora) in attesa che Volkswagen capisca che cosa farne.
La casa tedesca non può esportarle per venderle negli Stati Uniti, né può - come ha fatto in Europa - semplicemente aggiornare i software di gestione del motore. Secondo il sito Jalopnik, o Volkswagen trova una soluzione tecnica accettata dal governo americano, oppure sarà costretta a rendere inutilizzabili i motori (facendo un foro di almeno 3 pollici nel basamento) e a smontare le auto per riciclare materiali e pezzi di ricambio.