Fino ad ieri i migranti che arrivavano con le carrette di mare nelle nostre coste erano scalzi, mal vestiti, laceri, macilenti. Ieri, invece, sono sbarcati a Lampedusa con tanto di barboncino al guinzaglio, bagagli, occhiali da sole e cappellino di paglia alla moda. Ma davvero erano migranti? A me sembravano tanti turisti che venivano in vacanza nella bellissima isola di Lampedusa. Sono stati accolti con tutti gli onori come migranti provenienti da un paese in guerra. Intercettati in mare sono stati subito trasferiti su una imbarcazione della Guardia Costiera Italiana che li ha condotti fino al molo Madonnina a Lampedusa. Il Video dell’arrivo di questi migranti è poi stato postato su una pagina di Facebook. Lo sbarco di questi migranti, in tutto erano otto, ha destato grande scalpore. La situazione sull’isola ora è drammatica. L’hotspot è al collasso e il Sindaco ha chiesto l’intervento del Governo centrale. Alcuni cittadini, stanchi dei continui arrivi, hanno tentato di bloccare il porto. Una donna che si trovava a bordo del gommone ha dichiarato che il nostro paese le piace. Ha soggiornato in Italia 15 anni, ma poi è ritornata nel suo paese, la Tunisia. Ora è tornata di nuovo in Italia, spera di trovare un lavoro. Ma quello che mi ha colpito di più è stata questa dichiarazione:- Spero di trovare la libertà-. Sì, la libertà, perché in molte nazioni africane non c’è libertà. La Tunisia, ha affermato quella donna col cappellino, - è piena di carceri, è piena di schifo-. Signor Sindaco di Lampedusa, signor Presidente della Regione Sicilia, non protestate, non arrabbiatevi se la Sicilia, la bella e nobile regione, oggi è invasa dai migranti. Dovreste, invece, essere contenti, perché dopo il Coronavirus finalmente i turisti stranieri cominciano ad arrivare e gli alberghi saranno tutti occupati. Nessuno perderà il posto di lavoro e gli albergatori non dovranno chiudere o cambiare mestiere come aveva giustamente suggerito il Signor Ministro. Avete visto, a Lampedusa, sono incominciati ad arrivare turisti non più migranti strappalacrime.