Liberateci dagli urlatori e dagli opinionisti
Tutte le 64 partite di calcio che si giocano in Qatar per la conquista della Coppa del Mondo sono trasmesse esclusivamente sui canali RAI. A raccontare i matches sono validi telecronisti coadiuvati, almeno così dovrebbero essere, da esperti opinionisti e commentatori tecnici. L’Italia è stata esclusa dai mondiali, umiliata dalla Macedonia del Nord grazie al Commissario Tecnico Roberto Mancini, il quale, ancora una volta, ha voluto inserire nella squadra azzurra giocatori non all’altezza di vestire la gloriosa maglia azzurra e che all’occorrenza sbagliano pure tre rigori di fila decisivi. Ma per gli opinionisti questo non conta. Mancini ha vinto tanto, ha superato Vittorio Pozzo, ha fatto esordire in nazionale tanti giovani, porterà la nazionale italiana molto lontano. L’ha portata così lontano che oggi le partite di calcio che vengono disputate in Qatar Mancini e i suoi giocatori tanto decantati le guarderanno comodamente seduti nelle poltrone delle loro abitazioni. Ma questi tecnici logorroici sono davvero competenti? Sono stati grandi giocatori di calcio? Roberto Baggio, che di calcio giocato se ne intende, così ha detto:- Opinionisti incompetenti. Professori in TV incapaci di fare tre palleggi con le mani-. Baggio vive lontanissimo dal mondo del calcio, però non ha peli sulla lingua nel dire cosa pensa di certi opinionisti che pontificano sugli schermi televisivi. La maggior parte di loro o sono allenatori falliti o giocatori che pur avendo indossato casacche prestigiose non hanno lasciato il segno e non sono indimenticabili. Però ora pontificano sulle reti Rai, Mediaset e Sky. Veniamo inondati da commenti inutili, pettegolezzi, opinioni e chiacchere da bar e in tanti siamo costretti a togliere l’audio. Nessuno sopporta più la logorrea e le presunzioni da parte di certi commentatori tecnici. Sollevai il caso, ma nessuno osò intervenire. Ora, però, dopo le urla di Lele Adani al vantaggio dell’Argentina contro il Messico, che non sono piaciute ai telespettatori Rai, molti hanno protestato. E’ anche arrivato l’appello dell’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi che ha chiesto la sospensione di Adani. Finalmente qualcuno è intervenuto per mettere fine a queste esagerazioni. Ha capito, era ora, troppo tardi, che gli sportivi si mettono davanti alla TV per vedere le partite, non per sentire le voci dei commentatori che ti riversano nelle orecchie “ Una valanga di dati sulle loro opinioni tattiche o sui giocatori più strani e sui campionati più lontani, ti sanno dire quanti retropassaggi ha fatto tizio o quante volte ha crossato caio (Elia Pagnani). Liberatici, dunque, da questi urlatori e fateci godere le partite in santa pace, come una volta ai tempi di Carosio, Martellini ed altri.