Caro Direttore. Natale a Settembre! Io, però, lo festeggerò il 25 dicembre come ho sempre fatto. Se penso al mese di settembre mi vengono alla mente gli esami di riparazione e i pastori d’Abruzzo che lasciano gli stazzi e vanno verso il mare, scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Per Maduro, il Presidente del Venezuela rieletto con imbrogli, è Natale. Per recuperare consensi, dopo il voto contestato dall’opposizione, cosa si inventa? Anticipiamo le feste natalizie a settembre. Sì, c’è aria di Natale in Venezuela! Non si tratta di uno spot televisivo o dei cine panettoni natalizi. Natale in Venezuela per decreto del Presidente Maduro. Allora è vero, caro direttore, che il mondo è al rovescio! Natale a settembre. Roba da pazzi. Non c’è la neve, non ci sono gli zampognari che scendono dai monti oscuri e col suono delle loro ciaramelle destano tutta la buona povera gente. Dolci ricordi d’infanzia. Una mossa elettorale. Maduro vuole recuperare i consensi persi, vuole trasmettere un po’ di allegria alle fasce più povere del Venezuela che soffrono davvero la fame, distribuendo pacchi alimentarti, beni di consumo e bonus. Non è una novità. Da quando è diventato Presidente ha già sfruttato il Santo Natale in altre due occasioni. Ma Babbo Natale si sveglierà a settembre dal lungo letargo per portare ai bambini buoni del Venezuela giocattoli, dolcetti e pezzetti di carbone? La decisione di Maduro è stata contestata e criticata dalla Conferenza Episcopale del Venezuela: Natale inizia il 25 dicembre con la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo- Questa festività non deve essere utilizzata per scopi propagandistici e politici particolari.